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giovedì 31 marzo 2016

Dal 31 marzo in libreria: "Embassytown" di China Miéville (Fanucci Editore)



Dalla vena immaginifica di uno dei nuovi maestri della fantascienza, un romanzo visionario e suggestivo che indaga il linguaggio e le sue possibilità.

"Un’opera d’arte pienamente riuscita.” - Ursula K. Le Guin

EMBASSYTOWN
di China Miéville

Fanucci Editore
16.90 euro
4.99 euro (ebook)
in libreria
dal 31 MARZO 2016
Trama

In un futuro remoto, gli esseri umani si sono spinti ai confini dell’universo, colonizzando il pianeta Areka. 
Qui, i rapporti tra gli uomini e il misterioso popolo degli Arekei, custode di una lingua misteriosa e inaccessibile, sono possibili solo grazie ai pochi ambasciatori terrestri in grado di comprenderne il linguaggio.
Avice Benner Cho, una colona umana, ha fatto ritorno sul pianeta, nella città di Embassytown, dopo anni di viaggio nello spazio più profondo. Non è in grado di parlare la lingua degli Arekei, eppure in qualche modo ne rappresenta una parte: lei, come altri esseri umani, è utilizzata dagli indigeni come una “similitudine vivente”, necessaria alla formulazione di concetti altrimenti inesprimibili. 
A causa di oscuri intrighi politici, sul pianeta è stato inviato un nuovo ambasciatore e il fragile equilibrio tra umani e alieni subisce una violenta scossa.
Una catastrofe è all’orizzonte, mentre Avice si trova divisa tra un marito che non ama più, un sistema nel quale non ha più fiducia e una lingua che non può parlare ma che parla attraverso di lei, al di fuori della sua volontà.

L'autore.
China Tom Miéville è nato a Londra nel 1972. A diciotto anni è vissuto in Egitto, dove ha insegnato inglese e si è interessato alla cultura araba e alla politica mediorientale.

2 commenti:

  1. Mai letto nulla di Mieville (anche se ho almeno due o tre dei suoi libri editi dalla Fanucci), ma questo titolo mi ispira in modo particolare! *_____*

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    1. eh neanche io ho mai letto nulla!! questo sembra interessante!!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz