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lunedì 23 maggio 2016

Recensione: I SEGRETI DELLA CASA SUL LAGO di Kate Morton



Il mio amore per Kate Morton viene riconfermato da questa sua recente pubblicazione, "I segreti della casa sul lago", in cui si intrecciano storie di amore, vendetta, sacrifici, speranze, sofferenze e segreti, e il tutto in una cornice sempre ricca di mistero e fascino.


I SEGRETI DELLA CASA SUL LAGO
di Kate Morton


Ed. Sperling&Kupfer
trad. C. Broveli
528 pp
19.90 euro
MAGGIO 2016
L'appassionante storia narrata in questo romanzo si svolge in due diversi piani temporali, separati da ben settant'anni, vale a dire gli Anni Trenta del Novecento e il 2003; la collocazione però è unica: la bella e incantevole Cornovaglia.

Protagonista del primo filone narrativo è la famiglia Edevane, che vive un'esistenza serena nella antica e grande "Casa sul Lago", chiamata Leoanneth.

Gli Edevane sono composti da Anthony e sua moglie Eleanor, le tre figlie femmine - Deborah, Alice, Clementine - e il piccolo Theo, di circa un anno.

Alice, su cui si sofferma in particolare l'Autrice, nel '33 è una vivace ragazza di 16 anni, che sogna di diventare scrittrice; ha una fervida fantasia, una spiccata propensione per il giallo e il mistero, una mente brillante e acuta, ed è innamorata di un ragazzo più grande di lei, l'unico cui riesce a confidare i suoi sogni e le sue mille idee circa le storie che le vengono in mente e che possono diventare potenziali romanzi.
Questo ragazzo è Ben Munro, il giardiniere di casa Edevane, e il suo amore per lui è ancora qualcosa di inconfessato; Alice non si è ancora dichiarata al suo Ben e teme che una loro eventuale storia d'amore potrebbe essere osteggiata dalla famiglia, che essendo di nobili origini, storcerebbe il naso di fronte ai sentimenti di Alice per un semplice dipendente.

Ma il fulcro della narrazione di questo periodo storico non è la storia d'amore fantasticata dall'ingenua  e curiosa Alice; esso si concentra su un giorno specifico di giugno del 1933, quando a Leoanneth, nel corso di una festa (la festa del Solstizio) accade la tragedia che farà da filo conduttore a tutto il romanzo: il piccolo Theo scompare nel nulla, mentre è nella sua culla a fare il riposino.

Cosa gli è accaduto? La vicenda è avvolta dal più completo mistero e, proseguendo nella lettura, comprendiamo che, nonostante le indagini fossero, a quel tempo, iniziate immediatamente, esse non portarono ad alcun risultato...

Settant'anni più tardi, la detective Sadie Sparrow raggiunge il nonno Bertie in Cornovaglia, dopo essere stata allontanata dal posto di lavoro per aver commesso un madornale errore nel caso che stava seguendo.
Un pomeriggio, mentre fa jogging nelle zone vicino casa del nonno, Sadie scopre una casa abbandonata e apprende la storia di un bambino scomparso senza lasciare tracce tanti tanti anni prima.

Abituata com'è, per lavoro, ad occuparsi di scomparse, Sadie si lascia appassionare dalla storia di Theo e delle persone che hanno abitato quella solenne e ormai triste dimora sul lago, piena di polvere e ragnatele ma anche di ricordi.
Quanti segreti e storie hanno visto e udito quelle mura vecchie e desolate? E quanti e quali ricordi sono custoditi in quelle stanze, in quelle cornici che ritraggono una famiglia felice?

Per risolvere il mistero, Sadie si convince ad incontrare l'unica testimone rimasta, una delle più famose autrici inglesi: proprio Alice Edevane, che nel tempo ha sfondato nel campo letterario.

La Morton ci lascia passare dal 1933 al 2003 di capitolo in capitolo, per farci entrare nella vita degli Edevane e di tutto ciò che ha portato alla tragedia di Theo, e per seguire, insieme ad una ostinata e intuitiva Sadie, le indagini vòlte a portare alla luce la soluzione del caso.

Non solo, ma la Morton - attenta com'è alla psicologia dei suoi personaggi - ci fa conoscere anche il "passato del passato", parlandoci di Eleonor Edevane, la mamma di Alice, della sua storia d'amore con Anthony, di come i loro sentimenti siano sempre stati forti ed improntati sulla lealtà e sulla fiducia più assolute.

Conosciamo quindi da vicino gli Edevane, che agli occhi dei più era un modello esemplare di famiglia felice, ma che in realtà la guerra (primo conflitto mondiale, cui Anthony partecipò) aveva sconvolto e stravolto; una famiglia che, quindi, nascondeva segreti, dolori, cose non dette per proteggere e mantenere le promesse fatte, traumi frutto di esperienze crudeli e scioccanti (come la guerra, appunto).
Anthony ed Eleonor, per quanto si amassero davvero e follemente, avevano degli spettri con cui combattere quotidianamente, e se uno dei due non aveva la forza e la lucidità per combattere, allora doveva essere l'altro a farsene carico, costi quel che costi.

Nel 2003 Sadie, pian piano e grazie al contributo prima di un poliziotto (che seguì il caso a quei tempi) e poi soprattutto di Alice e del suo fedele assistente, il giovane studioso Peter, scopre mappe, libri, lettere, cartoline.., utili a mettere insieme i pezzi della storia e scoprirà particolari inquietanti che potrebbero dare una piega diversa a quei tragici eventi.

Le domande e le ipotesi su cosa accadde al bimbo si accavallano nella mente di Sadie, la cui esperienza professionale le ha insegnato più di una cosa:

"Non amava le coincidenze. Per esperienza, erano solo dei collegamenti ancora da dimostrare".

"C’era un momento, nel corso di ogni indagine, in cui un indizio riusciva a fornire una nuova lente attraverso la quale tutti gli altri elementi diventavano improvvisamente più chiari, diversi, connessi tra loro.".

I pezzi del puzzle non sono facili da scovare, perchè i testimoni di quella tragica notte sono tutti morti, fatta eccezione per Alice e per sua sorella maggiore, Deborah.

Leggendo, il lettore si rende conto che entrambe le sorelle hanno custodito ciascuna i loro piccoli segreti in merito alla storia di Theo, qualcosa che ognuna reputava importante ma che ha preferito non rivelare per paura o per non creare ulteriore scompiglio.

Deborah e Alice, a distanza di settant'anni da quell'evento che mandò in frantumi la loro famiglia e che le portò ad abbandonare per sempre l'amata Leoanneth e a non metterci più piede, sono convinte di sapere la verità su cosa accadde a Theo; ma queste "verità" differiscono tra loro, il che non aiuta a far luce su ciò che accadde veramente quella notte.

E cosa sapeva la più giovane di loro tre, Clemmie, morta troppo presto e comunque sicuramente prima di poter dire la sua verità sulla medesima tragedia?

Considerazioni.

La storia creata dalla Morton è ancora una volta molto articolata e complessa, ricca di colpi di scena, di flashback e ritorni al passato, che aggiungono un pezzetto ogni volta per la comprensione dei vari misteri che ruotano attorno a quello principale (dov'è finito Theo?); misteri che mettono in luce la personalità dei vari personaggi coinvolti: il brillante Anthony, aspirante medico; la buona Eleonor, un tempo bimba ribelle e vivace e poi moglie giudiziosa e fedele fino all'estremo alle promesse fatte a chi ama; Alice, che conosciamo sia come una 16enne esuberante e poi come un'anziana sola, che s'è costruita una corazza per difendersi da un passato doloroso; Sadie, poliziotta capace e brava nel proprio lavoro, che però si lascia coinvolgere troppo dai casi che le stanno a cuore, forse perchè anche lei ha a sua volta un segreto e una ferita ancora aperti e dolorosi...

Se avete voglia di sapere se il caso della scomparsa di Theo, avvenuta tanti tanti anni prima, viene lasciato irrisolto o meno, non vi resta che leggere questo romanzo intricato ma assolutamente affascinante, reso tale da diversi fattori e aspetti: la collocazione della casa abbandonata nel 2003, che però decenni prima è stata bella, "un luogo da favola", ameno, le cui mura hanno echeggiato di risate, grida gioiose, ma anche sussurri, sospiri, pianti...; l'attenzione posta sul vissuto dei singoli personaggi, sulle loro emozioni, le pene, i segreti da nascondere per non far soffrire i propri cari; la gradualità nel presentarci le varie tessere che compongono il mosaico, il quale alla fine diventa assolutamente chiaro agli occhi del lettore, che assiste alla chiusura del cerchio di tutti i misteri, restandone - mia valutazione personale - soddisfatto.

La storia costruita dall'Autrice punta molto sulle coincidenze, che però alla fine tali non sono perchè c'è sempre stato qualcuno - una mano sconosciuta, che però viene rivelata man mano che i nodi vengono al pettine - che ha fatto sì che gli eventi prendessero una determinata piega.

Cosa dirvi di più se non consigliarvi la lettura di questo romanzo che mi ha avvinta e ha stimolato la mia curiosità ad ogni pagina?
A me il finale ha emozionato, anche se mi rendo immagino che in tanti potrebbero giudicarlo melenso e un po' "scontato". Io invece ho apprezzato tutto di questo libro: l'ambientazione, la scrittura fluida e ricca di dettagli, la creatività dell'Autrice, il suo saper "complicare le cose" di proposito, accendendo così la curiosità del lettore, il dar voce ai sentimenti dei vari protagonisti, in una parola tutto.

Io ne consiglio la lettura, soprattutto a quanti amano le storie intrise di misteri, nostalgia, ricordi, in cui viene fuori tutta la complessità dell'animo umano e delle donne in special modo, confermando quel che disse Rose di Titanic: "il cuore di una donna è un profondo oceano di segreti".

2 commenti:

  1. Ciao Angela, che storia affascinante! Non conoscevo questo romanzo, me lo sono segnata perchè prima o poi mi piacerebbe leggerlo!

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    1. Prova a leggere la Morton, è una scrittrice che merita!! :)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz