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domenica 19 giugno 2016

Autori che... hanno odiato le proprie opere o il loro capolavoro letterario



Non molte settimane fa, scrivendo il post in cui anticipavo che ci sarà la serie tv sulla Rai tratta dal famoso romanzo di Umberto Eco, Il nome della rosa, avevo letto che l'autore ha sempre considerato questo suo capolavoro, un prodotto scadente.
Ho pensato allora al fatto che diversi scrittori hanno finito spesso per odiare una propria opera in particolare, cercando, alcune volte, anche di distruggerla o di evitarne la diffusione.

Si è quindi insinuata nella mia testolina la voglia di fare una ricerca in merito, e man man mi saltavano in mente altre curiosità letterarie su questa lunghezza d'onda che ho racchiuso nel titolo...




Autori che hanno parlato male di altri esimi colleghi, che non hanno apprezzato le trasposizioni cinematografiche dei propri libri, ecc... Curiosità che condividerò con voi ^_^


Il primo autore che mi è venuto in mente spontaneamente è stato Virgilio.
Infatti, ricordavo dai tempi delle superiori che  il poeta romano Publio Virgilio Marone (vissuto nel I sec. d.C.) prima di morire, avesse raccomandato agli amici Plozio Tucca e Vario Rufo di distruggere il manoscritto dell’Eneide, perché, per quanto l'avesse terminata, non aveva fatto in tempo a rivederla.
Ma i due consegnarono i manoscritti all'imperatore Augusto, che ben pensò di non darlo alle fiamme, nonostante le evidenti tracce di incompiutezza.


Ma se a Virgilio è andata bene perchè, morto lui, a nessuno è venuto in mente di esaudire le sue richieste, altri autori invece hanno fatto delle proprie opere ciò che volevano.
Ad es., un autore che pare abbia avuto la mania di scrivere e poi distruggere i propri scritti sia stato Franz Kafka, e questo a fronte anche di critiche positive ai suoi romanzi; qualche anno prima di morire, ha cercato di convincere il suo amico, Max Brod, a distruggere tutto ciò che avesse mai scritto, fatta eccezione per quello che Franz stesso aveva selezionato.
Kafka non finì nessuno dei suoi romanzi e bruciò circa il 90% del suo lavoro ma, come con Virgilio, l'amico preposto al folle compito di bruciare tutto, non ha obbedito, anzi, ha pubblicato eccome.

Nel 1960 Stephen King scrisse un romanzo su uno studente che portava una pistola a scuola, uccideva i suoi maestri e teneva in ostaggio la sua classe, e lo pubblicò sotto lo pseudonimo Richard Bachman; quest'opera non fu pubblicata fino al 1977, quando è apparso in stampa con il titolo di Rage .
Dopo una serie di sparatorie nelle scuole negli anni 1988-1997, King chiese al suo editore di ritirare Rage dalla stampa. La polizia aveva tra l'altro scoperto che gli autori dei crimini possedevano copie del libro. 
Lo scrittore si convinse che togliere di mezzo il libro incriminato - che tra l'altro non era qualitativamente chissà che capolavoro - fosse la cosa più giusta da fare, visto che sembrava essere di cattivo esempio per tante persone.

Diverso fu il caso di Peter Bechley, lo scrittore del famoso Jaws, da cui è stata tratta la serie di film Lo squalo, di Spielberg, che negli anni '80 ha spopolato segnando un  momento di svolta nella storia del cinema.
L'autore non arrivò ad odiare Jaws perchè era scritto male o perchè la critica non lo accolse bene, tutt'altro; ciò che detestò fu la "sharkphobia", il terrore irrazionale verso gli squali che fu indotto nella gente proprio dopo l'uscita dell'adattamento cinematografico di grande successo di Steven Spielberg; dopo aver scritto Jaws, Benchley ha dedicato la sua vita a proteggere gli squali, in particolare le specie in via di estinzione dei grandi squali bianchi, il temibile antagonista del suo libro.


Ultimo autore di oggi è colui che scrisse il celebre e discusso Arancia Meccanica: Anthony Burgess.

Dopo l'uscita dell'omonimo film di Kubrick, la popolarità del libro salì ancora di più, tanto da eclissare altre sue opere. Peggio ancora, sembrava che le persone avessero iniziato ad emulare i personaggi del romanzo e a commettere crimini basati sul film e sul libro. Tutto questo portò Burgess a prendere le distanze dal suo capolavoro, arrivando anche al punto di dichiararla "un'opera minore".


fonte: https://www.grammarly.com
http://www.bustle.com/


SE CONOSCETE ALTRI AUTORI CHE, PER DIVERSE RAGIONI, 
SONO ARRIVATI AD ODIARE UN LORO SCRITTO, 
AGGIUNGETEMELO NEI COMMENTI, 
MI FARA' PIACERE IMPARARE COSE NUOVE!


La prossima volta vedremo qualche autore famoso che ha odiato il protagonista del romanzo/della serie che lo ha portato al successo.


4 commenti:

  1. Ciao Angela, molto originale questo post, e veramente istruttivo! Mi pare di ricordare che Virgilio avesse voluto la distruzione dell'Eneide anche perchè alla fine della sua vita non era più così consenziente verso la politica di Augusto. Sebastiano Vassalli ha scritto un romanzo su questo argomento che s'intitola "Un infinito numero"

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    1. ariel grazie per questa precisazione; non sapevo di questo libro di vassalli!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz