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venerdì 17 giugno 2016

Recensione: AMORI POSSIBILI di Maurizio Corrado



Buonasera cari amici e lettori!
Ritorno sul blog per proporvi il mio parere su un'altra delle pubblicazioni che ho ricevuto da parte di Intrecci Edizioni.

Come già è accaduto con il breve romanzo "Vuoto fino all'orlo" di Samuela Pierucci (recensione), anche per questo libro, che è una raccolta di sei racconti, ciò che mi ha favorevolemente colpita da subito è stata l'originalità del soggetto e il modo di raccontarlo a noi lettori.


AMORI POSSIBILI
di Maurizio Corrado


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Maurizio Corrado in questo scritto ci propone sei racconti che, come già il titolo fa presagire, parlano d'amore.

E ne parlano in modo particolare, a cominciare dal tipo di "amanti" scelti, presi in prestito dalla natura, dalla realtà materiale che ci circonda, e che tra queste pagine vengono umanizzati.

Non mancano gli esseri umani veri e propri, in questi racconti, ci mancherebbe: gli umani con i loro amori, i capricci, i desideri, ma essi passano in secondo piano rispetto alle varie forme di vita e d'amore vissuti da ben altri personaggi.

L'amore di cui ci parla l'Autore, e che fa da filo conduttore alle sei storie, è di quelli che giungono inaspettati, all'improvviso; un amore la cui origine si perde "nella notte dei tempi" (quando l'universo era ancora in formazione, o quando i monti dovevano ancora trasformarsi in altro), che non sempre viene subito compreso e accettato, anzi: c'è inizialmente un po' di ritrosia a lasciarsi andare, e così i futuri amanti fingono e ostentano indifferenza reciproca, fino a quando si trovano costretti a cedere e ad ammettere che tra loro è nato un legame ineluttabile che li unisce nonostante la differenza d'età ("La strada e il palazzo"); un legame e un sentimento vicini alla passione incontenibile, ora tenera ora quasi incestuosa ("La città e il bosco"), alla gelosia, al senso di possesso ("Il treno e la galleria"), o alla devozione e alla fusione totali ("Il monte e l'acqua"); sono amori che spesso si scontrano con la diffidenza, l'incomprensione ("Il suono e la materia"), la voglia di prevaricare da parte di uno dei due ("La mente e il cervello").

E nonostante questo tipo di amore coinvolga elementi della natura e di ciò che ci circonda in generale (più che gli esseri umani, come di solito accade nei libri), ne avvertiamo tutta la forza, la "fisicità", l'inevitabilità, grazie alla cura delle parole scelte da parte dell'Autore.

L'amore nasce, esplode in mille frammenti lì dove non credevi fosse possibile: un amore che modella le montagne, che si riflette sulle pietre levigate di una vecchia strada di paese, che vede uniti indissolubilmente  - in un continuo scambio di dare e ricevere - l'ambiente naturale con ciò che è creato dall'uomo.

Quello di "Amori possibili" è un universo in movimento, in cui ogni cosa è in relazione e questa relazione è vissuta nel profondo e richiede una fusione completa, fino all'annullamento, come a ripristinare l'unico vero ordine possbile all'interno della creazione.
Una creazione che assiste silenziosa al fermento della vita degli esseri viventi, sempre alla ricerca di qualcosa che dia senso alle loro esistenze, che li faccia sentire vivi.

Come dicevo, si tratta di sei brevi racconti molto particolari, caratterizzati da un linguaggio efficace, suggestivo, quasi ipnotico, capace di immergere totalmente e quasi "fisicamente" il lettore nei rapporti tra gli elementi della natura, ascoltandone la voce silenziosa, dando loro un'anima, come se fossero persone che desiderano, sospirano, odiano, si indispettiscono, con le quali sentiamo di avere tanto in comune.

L'Autore ha scelto di mostrarci questi singolari e immaginari aspetti del mondo naturale - del quale facciamo parte più di quanto spesso ci rendiamo conto - con uno stile di narrazione in cui parole e frasi (alcune molto lunghe con poca punteggiatura, altre brevi/brevissime) giungono a noi in un ritmo frenetico, concitato, come un flusso di coscienza, un fiume inarrestabile di voci e pensieri che provengono da universi e mondi misteriosi più grandi di noi, che si intrecciano e che ci ricordano come ciascun uomo si sentirebbe se si ponesse davvero all'ascolto della voce della natura: infinitamente piccolo.

Lettura consigliata, anche a chi di solito non predilige i racconti, ma questa potrebbe essere una piacevolissima scoperta!


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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz