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lunedì 6 giugno 2016

Recensione: COME PETALI SULLA NEVE di Antonella Iuliano



Un romanzo ricco di sentimenti, in cui al centro vi è un orfano, con la sua storia e la sua ricerca della verità sul proprio passato; una verità dolorosa ma necessaria da conoscere per poter guardare al futuro con fiducia, finalmente accanto alla persona più importante della propria vita.


COME PETALI SULLA NEVE
di Antonella Iuliano


Genesis Publishing
 € 3,99 (e-book)
 € 11,60 (cart.)
PAGINE 200


“Come petali sulla neve
Recisi dallo stesso fiore,
sospinti  da un impetuoso vento
in remoti luoghi,
ad appassir lontani.”


Protagonista e narratore di questo romanzo è Philip Shannon, un giovanotto di 23 anni, orfano di entrambi i genitori (tragicamente deceduti in un incidente stradale quando lui aveva soltanto un anno) che, ormai cresciuto, decide di lasciare l’orfanotrofio in cui ha trascorso finora la sua vita per andare alla ricerca delle proprie origini. A motivare la sua decisione è la certezza di non essere solo al mondo ma di avere un fratello gemello, dal quale è stato separato a un anno di vita.
Il suo gemello, infatti, fu dato in adozione mentre Philip restò tra le tristi mura dell’istituto, consolato unicamente dalla presenza di un dipendente, il buon Loius.

Decide quindi di lasciare Primerose (Irlanda del Nord) per recarsi nella città di New Town, alla ricerca del gemello mai conosciuto, di cui conosce il nome suo e della famiglia che l’ha adottato: i McGregor.

Qui, solo e un po’ confuso, viene immediatamente avvicinato da un ragazzo, che lo scambia evidentemente per qualcun altro. Questo ragazzo è Jerry Davies e i due fanno subito amicizia, tanto che cominciano a parlarsi molto schiettamente: Jerry ammette di averlo confuso per un ragazzo che conosce di vista, un tipo appartenente ad una famiglia altolocata, benestante, tale Leonardo McGregor…, che gli somiglia in modo impressionante. A sua volta, Philip, sconvolto da ciò che gli ha appena detto Jerry, decide di raccontargli il perché della sua venuta a New Town e come sia proprio Leonardo l’oggetto della sua ricerca.
Entusiasmato da questa storia così simile ad un romanzo, Jerry – che il lettore imparerà a conoscere come un tipo allegro, pieno di vita e di idee, pronto a tutto pur di aiutare gli amici in difficoltà – non ci pensa due volte a offrire il proprio aiuto a Philip perchè si ricongiunga col fratello e sciolga tutti gli intricati nodi legati alla sua infanzia.

Risolto il problema del lavoro (grazie a Jerry, Philip trova un impiego presso la libreria del signor Thornfield, il lavoro ideale per un’anima sognatrice come la sua, amante della lettura e anche della scrittura) e di un alloggio in cui vivere, Philip, grazie all’aiuto dell’esuberante nuovo ed unico amico, troverà il coraggio di cercare Leonardo, consapevole di come egli abbia avuto un’infanzia decisamente diversa dalla sua e timoroso che il desiderio di conoscersi possa rivelarsi unilaterale.

E se Leonardo stesse bene com’è e non avesse alcuna intenzione di farsi sconvolgere la vita da un gemello apparso all’improvviso da un oscuro passato?

Ma non serve impantanarsi in dubbi e domande, seppur legittimi: il timido, buono ed esitante Philip deve prendere il coraggio a due mani e decidersi a scrivere il romanzo della sua vita, scoprendo quale sarà il finale che il destino ha riservato per lui e per il gemello ritrovato.
Philip dovrà fare i conti anzitutto con il presente, che è quello di Leonardo e della sua attuale esistenza; con il ragazzo condivide un importantissimo legame di sangue, che da solo potrebbe non bastare ad avvicinarli per recuperare insieme 23 anni di vita, soprattutto quando a mettere i bastoni tra le ruote ci pensano i genitori adottivi di lui, il burbero, arrogante e prepotente John McGregor, e sua moglie Sarah, una donna debole nel corpo e molto fragile nello spirito.
I due non hanno alcuna intenzione di accogliere Philip nella loro famiglia e faranno di tutto per allontanare questo sconosciuto giunto dall’Irlanda ad intaccare la loro felicità famigliare; a questa ostilità, si aggiunge la diffidenza dello stesso Leonardo, interiormente combattuto tra il naturale desiderio di conoscere il gemello e il loro comune passato, e il timore di ferire i genitori adottivi.

Fotografie nascoste negli impolverati archivi di un orfanotrofio e poi rubate, diari segreti chiusi in cassetti mai più aperti, storie di vite spezzate tragicamente, di amori sbagliati, di gelosie, di egoismi che, andando a ritroso di quasi 24 anni, apriranno il velo su una serie di verità che sconvolgeranno i due fratelli, costretti a fare i conti con fatti che li riguardano da vicino e che finora alcune persone a loro note avevano tenuti nascosti, non solo per amore, ma anche per interessi personali.
Philip è un protagonista che fa immediatamente simpatia; racconta la sua avventurosa storia rivolgendosi al direttamente lettore, con uno stile narrativo che ricorda i classici dell’Ottocento (anche per le tematiche, in primis quella dell’essere orfani e delle varie traversie da superare per raggiungere i propri scopi) pur essendo la storia collocata in tempi moderni.
Ci piace il suo amore per i libri e per la scrittura, entrambi vie per sopportare con meno dolore un presente e un mondo che spesso reca con sé poche gioie e troppi dispiaceri, ma anche sorprese e opportunità di felicità, se si sa combattere per esse.
C’è in questo libro una giusta dose di mistero, in merito alla scoperta di tutti gli intrecci legati al momento della separazione dei gemelli; c’è molto sentimento, perché Philip è un narratore sensibile, emotivo, passionale, che non racconta solo fatti ma anche tutti i moti del suo animo, ora scoraggiato ora deciso ad andare a fondo.
“Come petali sulla neve” è il romanzo di un

“viaggio nel passato di un ragazzo che aveva perso tutto e trovando le sue radici, sperava di trovare il suo futuro”

e mi è piaciuto molto perché scorrevole, scritto bene, con una trama interessante e dei personaggi ben delineati che sembrano usciti da un romanzo di Dickens; non per nulla, lo stesso Philip spesse volte, durante la lettura, l’ho spontaneamente accostato a David Copperfield.

Non mi resta che ringraziare l’Autrice per l’opportunità di leggere la sua opera e consigliarvene la lettura.

3 commenti:

  1. Grazie a te! Sono davvero felice che ti sia piaciuto. ^^

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  2. Ciao Angela, mi intriga molto questo romanzo, mi piacciono le storie incentrate su misteri familiari...

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  3. Grazie a te Antonella :)
    Una bella storia,si, ariel ;)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz