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sabato 9 luglio 2016

Dietro le pagine di "La casa per bambini speciali di Miss Peregrine" di Ransom Riggs



Se c'è un elemento che rende assolutamente accattivante la storia fantasy narrata da Ransom Riggs in "La casa per bambini speciali di Miss Peregrine" è l'introduzione, sin dalle prime pagine, delle fotografie in bianco e nero, che ritraggono soggetti bizzarri e, in un certo qual modo, anche un tantino inquietanti.

Ed infatti la domanda che preme a noi lettori è fondamentalmente questa: come è nata l'idea di costruire un romanzo intorno a queste fotografie trovate?


Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?".


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Quest'idea base del romanzo è frutto della personale passione dell'Autore per le foto "vecchie" scoperte durante gli anni, anzi sin da ragazzino quando visitava assieme alla nonna i mercatini di cose usate.

La collezione di fotografie di Ransom comprendeva essenzialmente due categorie: le foto leggermente raccapriccianti che gli ricordavano le illustrazioni di Edward Gorey, e foto con didascalie interessanti. 
Ma l'Autore ha cominciato a collezionare seriamente pochi anni fa (nel 2009), visitando i mercatini delle pulci e i grandi raduni di scambio di Los Angeles, nonché i negozi di articoli fotografici d'epoca. 
Si incantava a guardare le foto che avevano didascalie interessanti scritte davanti o dietro (nel parla nel libro Talking Pictures), foto di cose inspiegabili e strane (presenti appunto nel romanzo Miss Peregrine's Home for Peculiar Children), foto di paesaggi e scene d'azione aventi una certa qualità cinematografica, e foto di persone molto, molto interessanti per determinate caratteristiche. 

Un giorno si decise a portare le foto "particolari" al suo editore e gli ha chiesto cosa ne pensasse.
Inizialmente non era sicuro se si sarebbe dedicato ad un libro di racconti o poesie ma di certo non era sua intenzione scrivere un romanzo.
L'idea iniziale del signor Riggs, infatti, era quella di fare un libro di foto su Halloween, accompagnate da rime baciate, salvo poi accettare il suggerimento del suo editore di scrivere un romanzo basandosi su queste foto strane.
Idea che entusiasmò Riggs, convinto com'era che certe foto risultavano talmente espressive che sembravano voler dire tante cose e anche meglio di quanto le parole stesse siano spesso  in grado di fare.

Ma la sua personale collezione era fin tropo modesta, c'era bisogno di molte altre foto tra cui scegliere durante la scrittura, così ha iniziato a contattare e incontrare altri collezionisti, tutte persone con collezioni belle e ben curate, molti dei quali gli hanno gentilmente permesso di spulciare le loro foto da usare poi nei suoi libri. Ha anche speso del tempo online sul sito Flickr, dove ci sono tanti collezionisti che hanno messo le scansioni delle loro scoperte visibili a tutti, e ha comprato foto attraverso eBay e Etsy. 

Quindi, alcune delle istantanee in bianco e nero che popolano le pagine del romanzo sono del signor Riggs; altre sono state prese in prestito da collezionisti come Robert E. Jackson, e altre ancora sono state esposte nel “The Art of the American Snapshot, 1888-1978, un'esposizione del 2007 presso la National Gallery of Art di Washington.

"Miss Peregrine home for Peculiar Children" ha al centro un ragazzo che viaggia nel tempo in una realtà
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alternativa riccamente immaginata e nella sua idea originaria non è stato concepito o composto per un pubblico  necessariamente giovanissimo, anche se il fatto stesso di utilizzare lo stratagemma delle foto "raccapriccianti" attraeva inevitabilmente adulti e ragazzi; si è deciso, con l'editore, di inserire il romanzo nella categoria young Adult perchè la storia è narrata dal punto di vista di un adolescente di 16 anni.


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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz