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venerdì 16 dicembre 2016

Recensione: LA SECONDA NOTTE DI NOZZE di Pupi Avati



Piacevole e simpatica commedia ambientata negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, con pochi ma caratteristici personaggi, che ci fanno sorridere per le loro stranezze o per la loro candida ingenuità.


LA SECONDA NOTTE DI NOZZE
di Pupi Avati


Ed. Mondadori
137 pp
"Ve lo ricordate quando venivate giù al mare... venivate... con la vostra famiglia?"
"Allora?""Io ero lì dalla mattina presto... ad aspettarvi.... da presto..."le confidava. "E senza guardare, senza girarmi.. lo sapevo se c'eravate o no... lo sapevo, io...""E come facevate?""Dall'odore del vostro sapone.. aspettavo quello... non c'era bisogno che mi girassi per vedere... sapevo che c'eravate ed ero contento... ero..." farfugliò in un momento di sconquasso sentimentale.Lei lo guardò e, all'improvviso, ebbe paura di quella sconfinata tenerezza".

Giordano Ricci è un uomo che vive a Torre Canne, in Puglia (Brindisi) ed è famoso, nel suo paese, perche è interviene per togliere le mine, evitando che scoppino uccidendo poveri innocenti, come purtroppo è accaduta alla povera piccola Maria, una bimba morta tragicamente proprio a causa di una mina.
Giordano vive con le zie Eugenia e Suntina (sorelle del babbo), che si prendono cura di lui, soprattutto perchè lui è un po' tonto; sì, insomma, Giordano è buono, timido, generoso ma tutti lo trattano per quello che è: lo scemo del villaggio.
Giordano, infatti, è matto e negli anni passati è stato ricoverato in ospedale e gli hanno fatto pure l'elettroshock.

Intanto, a Bologna, vive Liliana, vedova e con un figlio scapestrato e bugiardo, Nino.
I due non se la passano benissimo, fanno la fame e i tentativi di Nino di raccattare soldi finiscono sempre male, a causa delle sue azioni sconsiderate. Disperata, Liliana fa un gesto di cui poi si pente: chiede aiuto a Giordano Ricci, il fratello del marito che vive in Puglia.
Giordano, da ragazzo, è stato innamorato di Liliana, che però è odiatissima dalle zie Eugenia e Suntina, che quando sentono che il nipote desidera ospitare la vedova e il figlio, e offrire loro tetto e cibo, danno di matto, convincendolo a non fare un gesto tanto stupido, che potrebbe solo recargli dolore...

Liliana e Nino arrivano in Puglia e si ritrovano quindi in casa di quest'uomo strano, impacciato ma anche tanto altruista, ingenuo, quasi fanciullesco nei comportamenti e nei modi di parlare e ancora innamorato di Liliana, e dovranno vedersela con le due zie streghe, contrarie alla presenza dei due opportunisti familiari del nord.

Pupi Avati ci racconta una piccola storia buffa, con personaggi strampalati ma simpatici: l'incosciente Nino, le zie zitelle e iperprotettive, la vedova dai sani principi accusata di essere una poco di buono; un uomo innamorato che, nonostante sia "matto", alla fine forse è quello che ragiona meglio di tutti; è una commedia con molti dialoghi vivaci, una trama semplice ma raccontata con ironia e umorismo.
Una lettura veloce e carina.

2 commenti:

  1. Ho visto il film con Albanese e la Ricciarelli. Tanto carino! Se ti manca - so che c'è anche il romanzo, ma non l'ho letto - ti consiglio Il papà di Giovanna. L'ho recuperato di recente e mi ha molto emozionato. Storia splendida. :)

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    1. Ma sai che non ricordavo il film? km cercherò
      e non sapevo del romanzo de Il papà di Giovanna, il cui film mi é piaciuto. grazie x l'info ;)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz