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martedì 28 febbraio 2017

Recensione: LA RAGAZZA NELL'OMBRA (Le Sette Sorelle, #3) di Lucinda Riley



Un romanzo dalla trama appassionante e originale, una scrittura intensa e capace di emozionare, un contesto storico accurato, personaggi (soprattutto femminili) forti e coraggiosi, un mix tra realtà e fantasia affascinante: anche il terzo libro della saga “Le Sette Sorelle” si rivela ricco di sorprese e svolte che tengono il lettore incollato dalla prima all’ultima pagina.

1. Le Sette Sorelle. Maia (The Seven Sisters)
2. Ally nella tempesta (The Storm Sister)
3. La ragazza nell'ombra (The Shadow Sister)
4. The Pearl Sister 


LA RAGAZZA NELL'OMBRA
(Le Sette Sorelle, #3)
di Lucinda Riley


Ed. Giunti
trad. L. Taiuti
655 pp
14.90 euro
Gennaio 2017
Star, una libreria e il suo proprietario

Star (Asterope D’Aplièse) è la terza delle sette figlie adottive dell’enigmatico Pa’ Salt, che ha preso ciascuna di loro da diverse parti del mondo quando erano piccolissime, crescendole nel mondo dorato e accogliente di Atlantis, la bella dimora in Svizzera, sotto le ali protettive di Ma’.

Star è forse la più solitaria e silenziosa tra le sette, sempre all’ombra della sorella CeCe, con cui da piccola condivide un rapporto simbiotico, fin troppo stretto; infatti le due sono indivisibili, ma chiunque le guarda da fuori si accorge che tra loro la dominante è CeCe, la più risoluta ed esuberante, che adesso ha deciso di acquistare un bell’appartamento a Londra per andare a viverci insieme a Star.

Quest’ultima è abituata ad assecondare CeCe, ad andare incontro ai suoi capricci, perché l’affetto che le lega è molto grande: sin da bambine, le due sorelle hanno sempre comunicato con un linguaggio segreto tutto loro, proprio per andare incontro alla timidezza e alla difficoltà di parlare di Star.

Ma il rapporto viscerale ed intimo tra le due sta per subire un brutto colpo.


La morte di Pa’ Salt sta cambiando la vita di tutte e sette, come già ha stravolto quelle di Maia ed Ally, che – ripercorrendo il passato, alla ricerca delle proprie origini – hanno posto importanti mattoncini per costruire il proprio futuro.

Adesso che si ritrovano sole nella nuova casa, sulle rive del Tamigi, dopo anni trascorsi a viaggiare per il mondo, CeCe e Star potrebbero iniziare una nuova vita. Ma è ciò che entrambe vogliono?
CeCe sta portando avanti i propri studi artistici, e Star?

Dieci anni prima ha rinunciato ad andare a Cambridge per non abbandonare la sorella; e adesso cosa le rimane? È appassionata di cucina e letteratura, ma non ha idea di cosa voglia fare nella vita.

Tra le mani, per ora, ha soltanto i tre indizi lasciati dal padre e che dovrebbero aiutarla a cercare informazioni su di sé, sulla propria storia personale: una statuetta rappresentante un gatto nero; il nome di una donna (Flora MacNichol) e il nome di una libreria londinese, la Arthur Morston Books.

Dove la condurranno questi indizi?

Emozionata e incerta, Star si fa coraggio e va a visitare la libreria, scoprendo un mondo incantevole che le è congeniale, amante, com’è lei, della letteratura: la libreria gestita dal suo strambo proprietario, Orlando Forbes, è un “piccolo mondo antico”, il regno dei libri antichi, di copie introvabili di grandi classici, il luogo perfetto in cui perdersi tra le pagine di grandi autori, ma per Star diventerà anche il punto di partenza per conoscere meglio se stessa e quel passato ignoto di cui è alla ricerca.

Orlando è un uomo chiacchierone, stravagante, un topo da biblioteca innamorato dei suoi libri, e tutta la sua vita è lì tra le vecchie e impolverate mura della sua amata libreria; con molta curiosità e fanciullesco entusiasmo accoglie questa singolare e riservata visitatrice e l’aiuterà pian piano a scoprire cosa c’entra quel posto con lei.

Tra i due scatta una certa affinità – anche in virtù del comune amore per i libri – tanto che Orlando l’assume come assistente personale. Non solo, ma lascerà entrare Star nella propria famiglia, portandola nella bella e bucolica tenuta di High Weald, appartenente ai propri avi.

Qui Star conosce il fratello di Orlando, Mouse, un tipo brusco, burbero e scontroso, che però sembra
sapere qualcosa di utile su Flora MacNichol.

Attraverso la lettura dei diari personali di questa donna, vissuta nella prima metà del ‘900, Star viene immersa totalmente nella storia di una giovane e della sua famiglia, alla quale lei è evidentemente legata, anche se ancora non sa come.

Flora

Dal 2007 (il tempo presente) veniamo quindi catapultati nel 1909, quando Flora MacNichol ha 19 anni, vive con la sua famiglia nel Lakeland, insieme ai genitori e alla sorella minore Aurelia.

Flora è una ragazza piena di vita ed energie, ama la natura e gli animali; trascorre il suo tempo interessandosi di piante e fiori, disegnandoli, ed è convinta che proprio la natura le dia tutto ciò di cui ha bisogno; il suo modello di vita è rappresentato dalla scrittrice e illustratrice Beatrix Potter, una donna intelligente, colta, che vive da sola, circondata dalla natura, dalla compagnia dei suoi fedeli animali, impegnata a coltivare le proprie passioni e i propri talenti nella pace più assoluta.

Ma davvero Flora non contempla l’amore nella propria vita?

Certo è che la sua stessa madre sembra non aver intenzione di presentare la figlia maggiore nell’alta società, anzi ogni suo sforzo ed interesse son rivolti verso la minore, Aurelia, bella e incantevole come una bambola di porcellana.
Ma il destino ci mette lo zampino e Flora si ritrova ben presto innamorata dell’unico uomo che le sarebbe proibito amare, perché è lo stesso amato da Aurelia e tutti, in famiglia, si aspettano che ne diventi anche lo sposo: Archie Vaughan.

Archie è un giovanotto bello ed estroverso, anch’egli amante della natura e della botanica, che sfortunatamente si è innamorato di Flora, pur sentendosi obbligato dalla famiglia a chiedere in sposa la sorella di lei.

Questo triangolo amoroso avrà inevitabilmente le sue conseguenze, rendendo infelici tutti , cosa inevitabile quando si fanno delle scelte per dovere e non per amore.

Nella vita di Flora fanno man mano il loro ingresso altre persone, in particolare l'affascinante e benestante Alice Keppel, che l'accoglie in casa facendole credere inizialmente di volerla assumere come istitutrice delle figlie, Violet e Sonia.

Alice è una donna dal carattere deciso, è anticonformista, gentile ma ferma, che non bada alle tantissime dicerie che circolano sul suo conto, presa com’è dalla propria clandestina (ma neanche tanto) relazione con un personaggio tutt’altro che comune, nell’Inghilterra di quegli anni: un certo “Bertie”, che anche Flora avrà modo di conoscere, al quale la sua vita è profondamente legata (ma lei lo saprà quando sarà troppo tardi).

Molti eventi si susseguono a complicare la vita di Flora, che scoprirà di essere solo una mera pedina nelle mani di persone decide a raggiiungere i propri obiettivi a qualsiasi costo, e si ritroverà sola ad affrontare il proprio futuro, ma ne uscirà più forte, costruendosi faticosamente quell’esistenza solitaria ma serena e pacifica (nonostante le due guerre mondiali) cui ha sempre anelato.

Ma l’assenza dell’amore rischia di renderla arida e vuota: c’è ancora spazio per lei per una vita piena di felicità, in compagnia di un uomo che la ami e le dia conforto e sicurezza?

La vita come toglie, così dà e per Flora ci sono tante sorprese liete dietro l’angolo.
A darle coraggio intanto c’è la cara amica Beatrix Potter…

Considerazioni.

L’Autrice alterna con maestria i due piani temporali, così seguiamo parallelamente le vicende di Flora e quelle attuali di Star, che giorno per giorno assume un ruolo importante per la famiglia di Orlando, diventando un punto di riferimento per lui, per il suo ombroso fratello Mouse – che non le è indifferente, anche se Star non lo ammetterà mai – e per la loro cugina allegra e solare, Marguerite, che ha un bambino dolcissimo, Rory, che è sordo e col quale la sensibile Star stabilirà un rapporto tenero, di fiducia e complicità.

Nonostante il suo carattere schivo e la sua presenza tutt’altro che invadente, Star entra nella vita di queste persone, riuscendo a dar loro l’aiuto di cui hanno bisogno per trovare stabilità.
Ma la stessa protagonista ne verrà arricchita, trovando le risposte che cerca e quella serenità che sembrava non voler arrivare, e con esse, chissà, forse anche l’amore…

Certo, a risentirne sarà il suo rapporto con CeCe, da cui inevitabilmente si allontanerà.

Che dire se non che questo romanzo è me-ra-vi-glio-so?

Scritto magistralmente, gli intrecci creati dalla Riley sono avvincenti, pensati con cura, rivelati al momento giusto, solleticando via via la curiosità del lettore, che sa che lo aspettano diversi colpi di scena e fino alla fine c’è sempre qualche sorpresa da scoprire.

Le donne protagoniste dei suoi romanzi sono sempre dei bellissimi personaggi, che conosciamo a tutto tondo e apprezziamo per la loro “onestà”: non sono donne perfette, fanno errori e scelte discutibili ma ci colpiscono per la loro forza d’animo, per la capacità di prendere in mano la propria vita nonostante i brutti scherzi che essa purtroppo non di rado riserva.

Mi affascinano e catturano totalmente i riferimenti storici reali, ai personaggi realmente esistiti che entrano nell’intreccio in modo naturale, mescolandosi a ciò che è immaginario.

Amo Lucinda Riley, crea storie, ambientazioni, personaggi indimenticabili, che ti coinvolgono, fanno sognare, emozionare; mi è piaciuto tutto di questo romanzo, a partire dal ruolo non marginale che hanno i libri e la letteratura, e ancora il presentarci donne che con la loro tenacia hanno vissuto andando al di là dei pregiudizi (sociali, sessuali…), le ambientazioni piene di fascino e così ben descritte che ci sembra di essere lì, la base di partenza "mitologica", e infine l’amore e il concetto che la vita di ogni persona dev’essere sempre guidata da esso perché abbia davvero senso.

Come potrei non consigliarvi questo libro, o meglio questa saga?

Aspetto con ansia “The Pearl Sister", che ci permetterà di conoscere in profondità CeCe, che finora ci è apparsa dura e fredda, ma che di certo ci riserva tante emozioni.

4 commenti:

  1. Wow... non conoscevo questa saga ma dopo questa recensione così entusiasta, devo assolutamente procurarmela! :)

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    1. si, la consiglio, è bella davvero e scritta meravigliosamente!

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  2. Ciao Angela, conosco la saga ma non l'ho letta, sembra molto bella, mi piacciono le storia che alternano presente e passato :-)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz