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martedì 7 marzo 2017

Recensione: CAPITAN GRISAM E L'AMORE di Elisabetta Gnone



Fairy Oak è un posto speciale ed è in questo magico e vivace villaggio che incontriamo la fatina Felì, le gemelle Vaniglia e Pervinca, il risoluto giovanissimo capitan Grisam e la loro Banda, alle prese con i misteri contenuti in un baule appartenuto al loro amico Talbooth.


CAPITAN GRISAM E L'AMORE
di Elisabetta Gnone




A raccontarci le favolose avventure della Banda di Capitan Grisam è la dolce fatina Felì, che è appena tornata da Fairy Oak dopo avervi trascorso gli ultimi 15 anni, durante i quali ha fatto da tata alle gemelline Periwinkle, su esplicita richiesta della loro zia, la strega Tomalilla.

Ad accoglierla nel suo ritorno a casa, alle Rugiade d'Argento, ci sono le altre fatine sue amiche, che sono curiosissime e la riempiono di domande su tutto ciò che è accaduto al villaggio in quegli anni.

Ed è così che Felì comincia a raccontare quattro storie, quattro misteri, uno per ogni sera:

"La prima sera parlai d'amore,
la seconda di mirabolanti incantesimi,
la terza di amicizia, la quarta sera raccontai un addio."

Ed è così che ci addentriamo nel primo mistero di Fairy Oak!

Nascosta fra le cascate ghiacciate c'è una grotta segreta, in cui trovano rifugio cinque giovani amici, che aprono un antico baule e liberano una storia che per molti anni era stata chiusa e dimenticata, volutamente dimenticata!
Cosa c'è dentro quel baule? Quale passato i ragazzi porteranno alla luce?

Al centro del mistero vi è la figura del loro vecchio amico capitan Talbooth (che purtroppo non c'è più); l'uomo è stato il comandante valoroso di una nave e di lui i ragazzi conservano un tenero ricordo e mai hanno messo in dubbio la sua parola.
Eppure, quando cominciano a scavare tra i cassetti del baule, vengono fuori via via tanti piccoli indizi che lasciano dei dubbi sulla vera identità di Talbooth.

L'esperto conoscitore del mare, amorevolmente adottato da Fairy Oak dopo essere stato ritrovato mezzo morto su una spiaggia, era davvero chi diceva di essere?

Toccherà alla dolce, giudiziosa e solare Vaniglia (chiamata affettuosamente Babù), a sua sorella Pervinca, più ribelle, pratica ma anche molto intelligente, al giovane mago Grisam, alla buffa Flox, e all’intera Banda del Capitano scoprire la verità su William Talbooth. 

Tra lettere, divise, diari di bordo ed altri piccoli ma preziosi indizi, inattese scoperte e laconici ricordi, i ragazzi proveranno a ricomporre i pezzi di un passato sepolto che a tratti appare oscuro e addirittura spaventa.

Ma non è sempre detto che ciò che inizialmente ci sembra oscuro e misterioso si riveli poi sbagliato o negativo, e i ragazzi dovranno stare attenti a non trarre conclusioni affrettate su ciò che man mano scopriranno circa Talbooth ed altri personaggi di cui verranno a conoscenza.

Chi era davvero il Capitano? E da chi stava tornando quando la sua nave ha fatto naufragio davanti alle coste del villaggio fatato? E perché da quando il baule è stato aperto tutti sembrano avere una storia d’amore da raccontare? 

E proprio l'amore fa da padrone in questo primo capitolo della saga: c'è zia Tomalilla che ne ha uno custodito teneramente nel cuore (ma chi sarà mai? Proprio lei che non si è mai voluta sposare?); c'è una simpatia speciale tra la vivace Vì (Pervinca) e il saggio Grisam; e poi un giovanotto sembra aver rapito completamente il cuore della romantica Vaniglia...

I nostri giovanissimi amici, dotati di simpatici poteri magici, cercheranno di arrivare alla verità circa l'identità e il passato di Talbooth e non mancheranno i momenti avventurosi e i piccoli ma superabili ostacoli da parte dell'impicciona moglie del Sindaco.

Ma niente paura, il lieto fine non mancherà, e giungerà dopo sorprese e batticuori, in un'atmosfera magica, allegra, fiabesca, sognante, in cui la magia viene in aiuto ai nostri amici e regala ai giovani lettori momenti decisamente spensierati e divertenti.

Questa recentissima edizione del primo volume di Fairy Oak è molto bella perchè arricchita da meravigliose illustrazioni che di certo stimolano l'immaginazione del lettore e lo aiutano ad immedesimarsi nella narrazione, aiutato anche dal linguaggio semplice, vivace, e dai giovanissimi personaggi, coraggiosi, simpatici, leali e alla ricerca di avventure. 

Ringrazio la C.E. Salani e non posso che consigliare questa bella e deliziosa lettura a lettori dai 9 anni in su.

2 commenti:

  1. La tua intensa recensione è un invito alla lettura del primo dei quattro misteri di Fairy Oak. Ho anch'io questo volume dalla cover molto bella e conto di leggerlo al più presto :)

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    1. Direi che è una serie fantasy per ragazzi molto carina ;-))

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz