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domenica 4 giugno 2017

Mini-recensione: LA PAZZA GIOIA (Paolo Virzì)



Due donne un po' matte, che scappano dall'istituto di cura in cui sono ricoverate alla ricerca di un po' di felicità in questo mega manicomio che è il mondo...


LA PAZZA GIOIA


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DATA USCITA: 17 maggio 2016
GENERE: Commedia, Drammatico
ANNO: 2016
REGIA: Paolo Virzì
ATTORI: Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti, Tommaso Ragno, Bob Messini, Sergio Albelli, Anna Galiena

"Ma siete matte?"Eh, secondo alcune perizie sembrerebbe di sì"

Beatrice Morandini Valdirana (Valeria Bruni Tedeschi) è una chiacchierona istrionica, sedicente contessa e, a sentir lei, in intimità coi potenti della Terra.

Donatella Morelli (Micaela Ramazzotti) è una giovane donna tatuata, fragile e silenziosa, che custodisce un doloroso segreto.

Le due si conoscono all'interno della comunità terapeutica "Villa Biondi" che ospita donne con disturbi mentali; entrambe sono classificate come socialmente pericolose.

Nonostante l'iniziale ritrosia e diffidenza di Donatella - che è apatica e vorrebbe essere lasciata in pace a struggersi per i propri guai -, con la sua esuberanza ed insistenza Beatrice riesce a fare amicizia con lei e a coinvolgerla in una fuga imprevedibile e strampalata, che le avvicinerà moltissimo.

"Ma dove cavolo stiamo andando? Cosa stiamo cercando?"
"Stiamo cercando un po' di felicità."
"Ma sei scema! 'Ndo si trova?"!
"Nei posti belli, nelle tavole di fiandra, nei vini buoni e nei bicchieri di cristallo. Nelle persone gentili. Ecco dove si trova."


Il rapporto che nasce tra le due ha un che di buffo e drammatico insieme, e non solo perchè entrambe sono "matte" e dovrebbero restare a curarsi nell'istituto, sorvegliate dagli operatori e sotto la guida di comprensivi dottori, ma anche perchè le loro personalità sono agli antipodi: Donatella ha un'aria tormentata, dimessa, non fa che pensare al figlio di cui ha perso la potestà genitoriale (per aver commesso una brutta azione), ha un temperamento più remissivo, non ha voglia di vivere e, se servisse a farla star meglio, si sottoporrebbe pure a un elettroshock; piange, è depressa, "è nata triste", dice di se stessa con un'alzata di spalle e un sorriso tenero e amaro insieme.

Lei costituisce la parte drammatica del film, a differenza di Beatrice che invece ci dà invece momenti che strappano sorrisi divertiti per le sue "comiche pazzie"; è una bipolare euforica, ha la mania di rubare tutto ciò che può, è piena  di energia, parla senza fermarsi, riesce anche ad intortare chi non la conosce con il suo fiume di parole senza senso, insomma niente la ferma e nulla le fa paura.

Entrambe hanno famiglie che, in qualche modo, le hanno lasciate sole e in balia del proprio destino di "pazze da manicomio": Donatella ha una madre più matta di lei e un padre assente e menefreghista; l'altra ha un marito viscidino che s'è risposato, un amante tamarro e una madre che la vuol lontana da sè, dopo tutti i guai che ha portato in famiglia.

Le due amiche se ne vanno quindi in giro per centri commerciali, locali, rubano macchine e queste loro peripezie fanno sorridere e fanno al contempo tenerezza, perche la loro è un'amicizia speciale, che unisce due donne sole, disperate,  ma anche tanto stanche, come dice Beatrice: dovrebbero riposare, o forse morire e far felice chi vorrebbe liberarsi di loro.

E' un'amicizia fatta anche di generosità, perchè a un certo punto Beatrice si mette in testa di aiutare Donatella a rivedere il suo bambino, che negli ultimi anni - e dopo il "fattaccio" - è stato dato in adozione, ed è pronta a combinarne di tutti i colori per riuscirci. 

Un film davvero molto bello, che ruota attorno a questa improbabile e toccante amicizia al femminile nata nell'ambito della malattia psichiatrica, argomento sempre sensibile affrontato con la giusta dose di vivacità e momenti esilaranti alternati all'aspetto drammatico e ai momenti più seri; Virzì diverte e commuove, fa ridere e fa uscire qualche lacrima, soprattutto quando c'è in ballo la storia drammatica della povera Donatella.
Le due attrici protagoniste sono fenomenali, e se la Ramazzotti non è nuova a (e l'ho già personalmente apprezzata in) questi ruoli in cui interpreta giovani donne/mamme con vari problemi e fragilità, la Bruni Tedeschi è davvero esplosiva e mi ha completamente affascinata e travolta con la sua Beatrice.

Consigliatissimo.



8 commenti:

  1. Ne ho sentito parlare benissimo soprattutto per l'interpretazione delle due attrici.
    Non lo perderò
    Grazie amica mia
    Un bacio serale

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  2. Mi hai incuriosita lo vorrei leggere ciao 1 abbraccio

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  3. Ciao Angela! Bellissimo film, l'ho visto l'anno scorso e mi ha veramente colpito!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz