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domenica 11 giugno 2017

Recensione: COME INCIAMPARE NEL PRINCIPE AZZURRO di Anna Premoli



Una giovane donna è costretta a malincuore a lasciare momentaneamente la propria città, Londra, per trasferirsi nella lontana e sconosciuta Seul, per di più in compagnia di un uomo - e non uno qualsiasi: il suo capo! - tanto odioso quanto affascinante, dai magnetici tratti orientali.


COME INCIAMPARE NEL PRINCIPE AZZURRO
di Anna Premoli


Ed. Newton Compton
Maddison ha 28 anni e, dopo aver conseguito una laurea in Economia, ha trovato lavoro presso una Investiment Bank.
Nonostante ciò che si potrebbe ipotizzare - e soprattutto nonostante i desideri materni -, Maddison non ama il proprio lavoro e tra i suoi obiettivi non rientra la carriera; ciò non impedisce al suo capo londinese di sceglierla in vista di un trasferimento di un anno fuori dall'Europa.

Quale ragazza non sogna di sfondare nel proprio lavoro sfruttando la possibilità di trascorrere un anno all’estero?
Beh, anche se non ama alla follia questa professione (anzi, il lavoro in generale, visto che preferirebbe passare il proprio tempo a fare shopping), Maddy in effetti un annetto a New York, ad esempio, se lo farebbe molto volentieri!
E invece, proprio quando si affaccia questa grande opportunità, la nostra protagonista scopre che l’inaspettata promozione arriva effettivamente sotto forma di un trasferimento, ma dall’altra parte del mondo: in Corea del Sud!

Maddison non è per nulla attratta dall’idea di stravolgere la sua vita andando a lavorare in un posto che a malapena saprebbe individuare su una cartina geografica sotto al naso...!
Come è possibile che abbiano pensato proprio a lei, che ha il terrore delle novità, di mettersi alla prova nonchè di fare sacrifici per un ipotetico avanzamento di carriera? 

Ma le cattive notizie non vengono mai da sole: Maddy dovrà partire e sarà seguita da un giovane uomo che le farà da superiore e l'aiuterà ad ambientarsi nella grande Seul: lui è Mark Kim, il suo nuovo capo, occhi a mandorla e passaporto americano (è metà coreano, metà statunitense), e da una prima occhiata i due capiscono di non starsi troppo simpatici.
Lui si mostra subito un tipo arrogante, dispotico, scorbutico, di poche parole e, quando parla, parecchio pungente e sarcastico; ha l'aria del maestrino perfettino che non vede l'ora di dare ordini e di criticare l'operato altrui, facendo sentire il suo interlocutore un perfetto idiota.
E per una pasticciona imbranata e un tantino distratta qual è la nostra Maddison, un tipo così non è proprio il massimo, soprattutto considerando che sarà l'unico (almeno inizialmente) contatto su cui potrà fare affidamento in "territorio nemico".

Come previsto, una volta giunti a destinazione, Mark non le rende facile adattarsi al nuovo ambiente e la stessa Maddison non riesce a trovare il posto degno di attenzioni; in particolare, a mandarla in crisi sono le abitudini alimentari, ma non sarà solo questo: bionda e con gli occhi azzurri, alta e vestita all'occidentale, Maddy è facile preda di sguardi stupiti ed incuriositi, da parte tanto degli uomini quanto delle donne.

Intanto, Mark - che è anche suo vicino di casa - si trasforma necessariamente nel suo punto di riferimento e malgrado l'aria sempre burbera e seccata, i due cominciano a stabilire un rapporto, che però è fatto più che altro di piccoli litigi, battutine ironiche, occhiatacce severe di lui e sospiri scocciati da parte di lei, che lo vorrebbe meno rigido e nervoso.

Maddison è una protagonista e voce narrante divertente, allegra, autoironica ma anche sorprendentemente timida e romantica, e il suo uomo ideale sembra avere tutte quelle caratteristiche che non ha Mark, il quale però le fa comunque un certo effetto...

Sì, è vero, è intrattabile, sa essere poco gentile, prepotente, ma il suo fascino è innegabile! 
I suoi tratti esotici, il fisico perfetto, il modo di vestire sempre così azzeccato per ogni occasione, le sue labbra... e quei suoi sorrisi, che in compagnia della simpatica Maddy man mano diventano sempre meno rari e decisamente più frequenti e spontanei.
Perchè c'è da dire che i due insieme si divertono: lui le fa da guida turistica e le mostra dei posti molto belli della città, la porta a mangiare in posticini deliziosi, addirittura le fa conoscere anche la sua famiglia, e poi sul posto di lavoro è esigente ma Maddison si rende anche conto di come questa esperienza la stia facendo crescere (chissà, forse arriverà anche ad amare un po' la propria professione...?).

Se solo lui non fosse sempre così criticone, supponente, accigliato...! Potrebbe essere il "principe azzurro" ideale?
Chissà....! Certo, caratterialmente i due sono agli antipodi, non fanno che litigare e lasciarsi sempre con uno dei due che va via arrabbiato, ma i loro corpi, di settimana in settimana, tra una frequentazione e l'altra, cominciano a mandare segnali decisamente contrastanti rispetto alle loro reciproche convinzioni, e i due si ritrovano quasi senza volerlo in preda ad un'attrazione che rischia di spingerli l'uno tra le braccia dell'altra.

Sapranno resistervi, consci del fatto che le loro diversità - caratteriali, di abitudini, modi di pensare, nonchè il fatto che vivono in due zone del mondo lontanissime - dovrebbero allontanarli e farli sentire inconciliabili?

La vita prende spesso pieghe inaspettate e non tutto è programmabile, anzi spesso sono proprio gli imprevisti a rendere tutto più bello ed eccitante!
Magari in questa trasferta a Seul Maddison inciamperà in qualcosa (qualcuno...) che le sconvolgerà l'esistenza...?


Una storia romantica raccontata con un tono frizzante, molto allegro, pieno di ironia; Maddison sa essere davvero spassosa, in special modo quando si trova a dover gestire situazioni che richiedono tutta la sua prontezza di spirito e il suo coraggio, proprio da lei che è pigra, antisportiva e la cosa più rischiosa che potrebbe fare è lo shopping!
E' anche solare, gioiosa, non si preoccupa dei pregiudizi della gente, però quando le è davanti il bel Mark le sue certezze vacillano perchè lui le fa uno strano effetto e la fa sentire sempre un po' ansiosa, insicura, ed infatti quando il suo cuore inizia a suggerirle che stanno nascendo certi sentimenti, lei si ritrae e tutte le sue paure - di soffrire, di essere respinta - si fanno avanti, facendola comportare in modo strano e mandando in confusione Mark.
Equivoci e incomprensioni che rendono le vicende più spiritose e vivaci, col risultato che il romanzo della Premoli si rivela una commedia sentimentale davvero molto piacevole, con tante situazioni buffe che ci fanno sorridere e al contempo permettono al lettore di fare un bel giro turistico nell'attraente ed esotica Seul.

Sono contenta di aver letto questo libro di Anna Premoli, autrice che era in lista da un po', e di certo leggerò altro di suo!

2 commenti:

  1. Ciao Angela, questo è uno dei miei romanzi preferiti della Premoli, insieme a "Ti prego lasciati odiare" :-)
    Poi, a mio parere, è diventata un po' ripetitiva con le trame, ma questi due romanzi sono proprio una lettura leggera e divertente!

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    1. lo prendo come un consiglio e il prossimo suo libro credo proprio che sarà TI PREGO LASCIATI ODIARE :)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz