PAGINE

martedì 27 giugno 2017

Recensione: GLI INCANTEVOLI GIORNI DI SHIRLEY di Elisabetta Gnone



Continuano le avventure delle gemelle Pervinca e Vaniglia che, insieme agli amici della Banda di Grisam e alla potente strega Shirley, si ritrovano a risolvere un altro mistero...


GLI INCANTEVOLI GIORNI DI SHIRLEY
di Elisabetta Gnone



Ed. Salani
Nel precedente romanzo Capitan Grisam e l’amore, la fatina Felì ha cominciato il suo dettagliato racconto del primo dei quattro misteri di Fairy Oak, promettendo una storia per ogni sera: 

"La prima sera parlai d'amore, 
la seconda di mirabolanti incantesimi, 
la terza di amicizia, 
la quarta sera raccontai un addio."

Siamo quindi alla seconda sera e al secondo mirabolante racconto, che ruota attorno al favoloso mondo degli incantesimi!

A Fairy Oak sta per arrivare la primavera, ma nell’aria in realtà non si respira il dolce profumo di questa bella stagione: da giorni, infatti, non fa che piovere e, come se non bastasse, il fiume rischia di straripare e di arrecare notevoli danni al villaggio e al paesaggio circostante.

C’è un modo per fermare tutto questo? Il fiume è sempre stato amico del villaggio…: cosa gli sta accadendo?

Il sindaco vorrebbe che i magici, della Luce e del Buio, mettessero in atto tutte le loro arti e capacità per fermare la furia di una natura che sembra ribellarsi, ma c’è ben poco da fare, se non rimboccarsi le mani per limitare i danni ed arginare il flusso dell’acqua. Del resto…:

“La pioggia cade, la terra s’inzuppa, frana, colma i fiumi, l’acqua straripa e invade la valle. È la Natura! (…) Crea e distrugge, proprio come noi. I suoi poteri sono i nostri poteri, ma lei è sopra di noi e ci comprende. Non possiamo combatterla.”.

Mentre gli adulti sono impegnati con questi problemi, i giovani membri della Banda capeggiata da Grisam, sono alle prese con un altro mistero, che gira attorno alla vivace e incantevole Shirley Poppy, una streghetta che racchiude in sé il cosiddetto Infinito Potere, in grado di assicurare il ciclo della vita, l’equilibrio delle cose e la stessa pace nella Valle e nel villaggio. 
Lei è la magia fatta persona; vive col padre, la zia, un topolino e un cane, ma è anche circondata da numerosi animali, che rallegrano la sua casa.
La rossa e potentissima Shirley ha trovato, nascosto nel laboratorio di sua zia, un ricettario molto, molto strano, in cui si fa cenno a spade di sale, a pezzi di cielo, a cuori di pietra e a un segreto, il Segreto del Bosco.
Cos’è questo segreto? La sola parola basta a raddrizzare le antenne della curiosità delle gemelle, Pervinca e Vaniglia, e dei loro amici della Banda del Capitano, tutti prontissimi ed eccitati all’idea di essere coinvolti in una serie di mirabolanti avventure.
Sarà pericoloso, i ragazzi lo sanno - come lo sa la preoccupata e sempre presente fatina Felì - ma ciò che vedranno e impareranno li ripagherà di ogni ferita e paura.

Ritroviamo Pervinca (Vì), sempre così pragmatica, un po’ maschiaccio, restia ad ogni forma di sdolcinatezza e sentimentalismo (ma un cuoricino ce l’ha anche lei e batte per il bel Grisam!), e la dolce Vaniglia (Babù), una signorina sognante, di buon cuore, romantica e che sospira d’amore aspettando il ritorno del suo Jim.
E poi ci sono gli altri amici, la piccola Sophie, l’intellettuale Acanti con la “eVVe” moscia, la vivace Flox…, insomma il giovane lettore vive con i suoi amici di carta un’altra esperienza magica, tra boschi incantati, topolini curiosi, strani ingredienti da ricercare, frasi misteriose da completare, e piccoli incantesimi che all’occorrenza trasformano tutti loro in animaletti veloci e coraggiosi.

Shirley è un personaggio molto carino: libera, indipendente, sembra una ragazzina ma in realtà ha la saggezza di un’adulta; trasmette sicurezza ai suoi amici, è sempre pronta a proteggerli ma soprattutto ad insegnar loro il rispetto per il mondo che li circonda, per gli animali come per la natura, che va ascoltata, rispettata perché siamo noi ad aver bisogno di lei, non il contrario.

Il mondo di Fairy Oak ha sempre quell’incanto fiabesco che fa sognare, immergendo il lettore in un luogo in cui tutto è magico e colorato, dove le casette sono adorabili e al loro interno si respirano profumi di dolcetti deliziosi dai nomi e dagli ingredienti improbabili ma buonissimi; dove fiori, piante, animali… si animano e vivono di vita propria sotto gli occhi curiosi e stupiti dei giovanissimi personaggi creati da Elisabetta Gnone. L’amicizia è un elemento imprescindibile, che lega Vì e Babù ai loro inseparabili compagni di ventura, tutti caratterialmente differenti, tanto buffi quanto altruisti e generosi.

Adatto soprattutto a lettori molto giovani (dagli 8 anni), con il suo stile piacevolissimo, molto scorrevole, il linguaggio semplice e preciso, l’ambientazione da favola, personaggi giovanissimi pieni di voglia di giocare, divertirsi e scoprire i piccoli grandi misteri che colorano le loro giornate; ad arricchire questa edizioni ci sono le illustrazioni coloratissime, con disegni molto belli e ben fatti. 
Una lettura che riesce a regalare momenti di svago e spensieratezza anche a una lettrice adulta come la sottoscritta ^_-

Ringrazio la C.E. Salani per la copia e presto vi parlerò del seguito…: “Flox sorride in autunno”.

Nessun commento:

Posta un commento

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz