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lunedì 11 settembre 2017

Recensione: E ALLORA BACIAMI di Roberto Emanuelli



"Siamo solo per pochi" è il motto che ricorre costantemente tra le pagine di questo libro squisitamente romantico: non tutti ci capiscono come vorremmo, non tutti ci amano come meritiamo d'essere amati..., ma a volte capita che due anime rare si incontrino, incastrino gli occhi l'uno in quelli dell'altro, e allora scatta la magia, perché l'amore, quello vero, quando arriva te ne accorgi.




E ALLORA BACIAMI

di Roberto Emanuelli


Ed. Rizzoli
308 pp
17.50 euro



Leonardo è un uomo bello e giovanile, che una figlia di quasi diciotto anni, Laura.
Lavora come meccanico, ha pochi ma affezionatissimi amici - il sempre equilibrato Matteo, sua moglie Emanuela, il goliardico e un po' folle Filippo, la sincera e sempre presente Bea.
Questi amici fedeli e affettuosi sono la famiglia di Leo, che è consapevole di quanto sia importante avere attorno persone positive, che ti vogliono bene, ti accettano per quello che sei e ti restano vicini qualunque cosa accada.
Ma, sebbene fondamentale, l'amicizia non basta; Leo ha una gran bisogno d'amore, di quelli che ti prendono dritto al cuore e alla testa, capaci di azzerare il tempo, le distanze, le tempeste piccole e grandi della vita...:

"...senza l’amore, quello con la A maiuscola, quello che ci fa staccare i piedi da terra, ecco, senza quello mancherà sempre un pezzetto per essere felici, un punto per essere completi. Un grado per completare il nostro angolo di bellezza."

E Leo il suo grande amore l'ha avuto, l'ha vissuto con tutto se stesso e, a dire il vero, nel suo cuore vive ancora, inalterato, inossidabile, inaffondabile, e ha un solo nome, un solo amatissimo volto, un solo dolce sorriso: Angela.

Angela è l'unico grande amore della sua vita ed è colei che ha dato all'uomo il dono più meraviglioso di sempre: la loro figlia Laura.
Ma Angela, diciotto anni fa, subito dopo la nascita della bambina, è sparita, senza dare spiegazioni e soprattutto senza dare nel tempo informazioni su di sè, lasciando Leo e Laura soli, senza di lei.

"Il mio ultimo “Dio, che bello!” è stato uno sguardo, tanti anni fa, e dentro quello sguardo c’era tutto ciò di cui avevo bisogno, c’era tutta la mia vita, tutto il mio passato, tutto il mio futuro…"


Dopo Angela, la vita sentimentale di Leo si è inaridita e lui ha cercato di colmare i vuoti con cose fatue che hanno creato ancora più vuoti; essendo lui un bell'uomo, con una bella parlantina e un certo carisma, gli viene facile conquistare le donne ed infatti spesso e volentieri ha degli incontri fugaci con qualche bella ragazza, ma tutto si riduce a una notte di fuoco, che Leo spegne immediatamente perchè sa che non è pronto per lasciar uscire la sua Angela dal cuore per farvi entrare un'altra donna, un nuovo amore.

E allora l’amore, adesso, Leonardo lo cerca nelle cose semplici: nei sorrisi e nei gesti gentili delle persone, ad es. dei clienti quando ripara le loro auto; nella musica che ascolta - da quella più contemporanea ai sempreverdi cantautori italiani - sulla sua Duetto d’epoca o nelle serate con gli amici di sempre.

E poi c’è Laura, la figlia adolescente, sempre più bella come la mamma, ma anche terribilmente distante, con i suoi atteggiamenti ostili e sprezzanti verso questo padre che si ostina a fare il fighetto a tutti i costi collezionando donne ma che, quando si tratta di lei, non la capisce, non vede ciò che davvero c'è nel suo cuore, non sa ciò che la rende felice o triste.
Leo sa che è un'età difficile, fatto sta che rapportarsi con Laura - che si chiude nel suo mutismo, che alza il volume della musica a palla per far capire al padre che non ha voglia di comunicare con lui - è davvero complicato e frustrante, e padre e figlia sembrano appartenere a due universi lontanissimi e inconciliabili.

Ma è davvero così?
Se solo entrambi provassero a dialogare veramente, ascoltandosi con attenzione, aprendo il proprio cuore, forse capirebbero che invece hanno tanto in comune e che entrambi sono due "anime rare", sensibili, perennemente alla ricerca di rapporti veri, di abbracci e sorrisi autentici, di persone che ti facciano sentire importante, speciale, che non vengano da te solo per convenienza o quando gli pare.

Leggendo, notiamo appunto che sia Leo che Laura amano parlare d'amore: Leo, pur potendo sembrare un po' superficiale per via delle sue storie "da una notte e via", in realtà è un uomo dalla rara sensibilità, che ha ben chiaro come va trattata la donna, tanto più quella che un uomo decide di corteggiare; del resto, il cuore di Leo è ancora pieno di amore, che però non riesce a uscir fuori perchè a lui manca l'unica persona al quale vorrebbe donarlo.

Dal canto suo, Laura non è così diversa da suo padre: l’amore è il tema ricorrente dei tanti post che lei stessa scrive sul proprio blog, e di amore si nutre rifugiandosi nelle riflessioni di blogger che sanno sfiorarle il cuore con parole dolci o crude che lei condivide e che le fanno compagnia quando si sente sola e incompresa.

C'è un modo per far sì che padre e figlia si incontrino, che capiscano quanto sono simili, e quanto l'abbandono di Angela abbia ferito in egual misura il loro cuore?

Il destino, zitto zitto, lavora per loro e forse ogni risposta alle tante domande, ai dubbi, alle paure, alle insicurezze..., arriverà, come quei messaggi nelle bottiglie, che in pochi hanno il coraggio di raccogliere per scoprirne il contenuto.
E l'occasione verrà fornita da un viaggio in Grecia di Laura con i suoi amici: un viaggio sorprendente, che per lei significherà trovare il coraggio di amare, per Leonardo la forza di ricominciare a farlo.

"...un gesto d’amore è un seme che prima o poi, da qualche parte nell’universo, farà nascere un fiore. Quello sarà il tuo fiore. Devi solo avere pazienza. Devi solo saperlo vedere."

"E allora baciami", come dicevo, è un romanzo d'amore DOC, a tutti gli effetti, anzi possiamo dire che l'Amore è forse il vero e assoluto protagonista della storia, che chiaramente giunge a noi lettori in tante sue sfaccettature.
Questo romanzo ha una principale caratteristica, a mio avviso: è costellato da tantissime frasi, da parecchi passaggi, in cui si parla d'amore nella maniera più pura, in cui si riflette sulla vita interiore di ciascuno di noi - attraverso il protagonista e sua figlia, con le loro frequenti considerazioni, i loro intimi pensieri, emozioni, sentimenti... -, su quanto sia difficile essere se stessi, sentirsi liberi di esprimere tutto il mondo che è dentro noi in una società che ha troppa fretta, in cui regna troppa superficialità nelle relazioni con gli altri, in cui viene fin troppo facile calpestare i sentimenti altrui, non fermarsi a riflettere, ascoltare, parlare...

La trama si articola su almeno due livelli: il punto di vista di Leo - del quale seguiamo anche i flashback, che ci fanno conoscere com'è nato l'amore con Angela - e quello di Laura attraverso il suo diario; inoltre, tra i capitoli si inseriscono dei messaggi misteriosi di un anonimo che rende nota la propria posizione durante un viaggio.
Lo sviluppo delle vicende di per sè è semplice e lineare, e la narrazione procede con un ritmo pacato, che diventa più dinamico nella seconda metà del libro, quando accade una serie di piccoli eventi che riveleranno man mano particolari importanti, fino ad arrivare ad un finale che soddisfa il lettore.

Ecco, circa il finale forse avrei preferito che ci si fosse soffermati maggiormente per spiegare alcuni aspetti e dare risposta a qualche domanda che, credo, possa sorgere verso le ultime pagine.

Per il resto, il romanzo di Roberto Emanuelli scorre con molta piacevolezza e ha nella ricchezza dei buoni sentimenti espressi il suo punto di forza; c'è molta dolcezza tra queste pagine, traspare tutta la semplicità e l'animo sensibile dell'autore, che - si evince - crede in ciò che scrive e non si limita a esporre banalità sull'amore in stile slogan e "baci perugina", ma scava in profondità con le proprie riflessioni.

Ho molto apprezzato i numerosi libri e scrittori citati e i tanti brani musicali che fanno da sfondo alle vicende e che vanno incontro ai gusti di giovanissimi e non.

E' un libro che può piacere in particolare a quanti posseggono una sviluppata vena romantica; immagino che un lettore poco incline alle romanticherie possa sentirsi risucchiato in un vortice di dolcezza eccessiva, ma eviterei atteggiamenti troppo snob verso un libro che comunque riesce a parlare d'amore con tenerezza, struggimento, bellezza, positività mettendosi anche nei panni "dell'altro sesso", proprio come fa Roberto che, con molta delicatezza, sa parlare di ciò che vi è nel cuore degli uomini come in quello delle donne.

2 commenti:

  1. Ciao Angela, sono sempre belli i libri che parlano dell'amore in generale ;-)

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    1. Si infatti, e qui l'amore è il vero protagonista :)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz