Ecco i libri in lettura in questo periodo.
E i vostri? 😊
IL CASO DEMICHELLIS
di Francisco Marìn
self publishing trad. A. Vacca 273 pp |
Eduardo Ribas viene processato e condannato per l’omicidio di un’infermiera (Ana López Demichellis).
Né Raúl Ballesteros, un prestigioso avvocato politicamente scorretto, né la sorella della vittima, Raquel, una giovane ragazza bella e sensuale, sono pienamente convinti della colpevolezza dell’uomo appena condannato.
Di comune accordo, per cercare di far maggior chiarezza sulla questione, i due decidono di assumere un detective un po’ stravagante ma dotato di grosse abilità intuitive.
Una volta avviate le indagini, la prima circostanza che richiama l’attenzione del detective (Álex Zarco) è il fatto che l’ultimo paziente di Ana, infermiera dell’unità di terapia intensiva, sia stato un uomo vittima di una sparatoria.
Due crimini violenti su un’isola tranquilla come Ibiza durante la stagione invernale sembrano essere più di un semplice caso.
Una volta avviate le indagini, la prima circostanza che richiama l’attenzione del detective (Álex Zarco) è il fatto che l’ultimo paziente di Ana, infermiera dell’unità di terapia intensiva, sia stato un uomo vittima di una sparatoria.
Due crimini violenti su un’isola tranquilla come Ibiza durante la stagione invernale sembrano essere più di un semplice caso.
Saranno collegati o si tratterà solo di pura coincidenza?
LITTLE BOY BLUE
di Edward Bunker
Ed. Einaudi trad. E.Turchetti 476 pp 14 euro |
Alex Hammond è un ragazzo in gamba, intelligente e indipendente, ma soggetto a violenti accessi di rabbia. In lui - cresciuto dentro i confini di un mondo che gli ha procurato solo sofferenza e dolore - frustrazione e collera sono del tutto naturali, ma non per questo meno pericolose.
Ribelle fin dal divorzio dei genitori, Alex evade in continuazione da case di accoglienza e collegi, mosso dal desiderio di andare a vivere a tutti i costi col padre, un uomo a pezzi incapace di offrire al figlio il focolare di cui ha disperatamente bisogno. Mentre Alex è sballottato tra assistenti sociali ben intenzionati, ma sconcertati dal suo comportamento, e figure autoritarie perfide e crudeli, le sue emozioni e il suo agire sbandano senza posa tra queste due influenze disparate.
Resta una sola e unica costante: le cattive compagnie, i suoi amici buoni a nulla e ormai votati al crimine, tutti sempre disponibilissimi a instillare idee e propositi ai margini della legalità, o apertamente illegali, nella mente brillante e ancora acerba di Alex, peraltro già avviato sulla strada della devianza e del comportamento antisociale.
In una progressione narrativa avvincente e angosciante insieme, Little boy blue ritrae a tinte forti questa distruzione, intrappolando il lettore tra le macerie di un'infanzia andata in rovina.
L'autore.
Edward Bunker, nato a Hollywood il 31 dicembre 1933, è scomparso a Los Angeles il 19 luglio 2005. Entrato per la prima volta a diciassette anni nel penitenziario di San Quentin, ne ha poi passati diciotto da detenuto. In Einaudi Stile libero ha pubblicato Cane mangia cane (1999, ultima edizione Super ET 2017); Come una bestia feroce (2001), definito da Quentin Tarantino la piú bella «crime story» mai scritta; l'autobiografia Educazione di una canaglia (2002); Little Boy Blue (ultima edizione Super ET 2016); Animal Factory (ultima edizione Super ET 2016) da cui fu tratto l'omonimo film con Steve Buscemi e Willem Dafoe; Stark (2006); la raccolta di racconti Mia è la vendetta (2009). Bunker lavorò molto e con successo per il cinema, ad esempio con lo stesso Tarantino (interpretò tra l'altro il personaggio di Mr Blue nelle Iene) e con Michael Mann come consulente per Heat.
In una progressione narrativa avvincente e angosciante insieme, Little boy blue ritrae a tinte forti questa distruzione, intrappolando il lettore tra le macerie di un'infanzia andata in rovina.
L'autore.
Edward Bunker, nato a Hollywood il 31 dicembre 1933, è scomparso a Los Angeles il 19 luglio 2005. Entrato per la prima volta a diciassette anni nel penitenziario di San Quentin, ne ha poi passati diciotto da detenuto. In Einaudi Stile libero ha pubblicato Cane mangia cane (1999, ultima edizione Super ET 2017); Come una bestia feroce (2001), definito da Quentin Tarantino la piú bella «crime story» mai scritta; l'autobiografia Educazione di una canaglia (2002); Little Boy Blue (ultima edizione Super ET 2016); Animal Factory (ultima edizione Super ET 2016) da cui fu tratto l'omonimo film con Steve Buscemi e Willem Dafoe; Stark (2006); la raccolta di racconti Mia è la vendetta (2009). Bunker lavorò molto e con successo per il cinema, ad esempio con lo stesso Tarantino (interpretò tra l'altro il personaggio di Mr Blue nelle Iene) e con Michael Mann come consulente per Heat.
IL GIOCO DEGLI OCCHI
di Sebastian Fitzek
Elliot Ed. |
Il padre ha quarantacinque ore di tempo a disposizione per scoprire il nascondiglio. Questo è il gioco. Quando l'ultimatum scade, la vittima muore.
Ma l'orrore non finisce qui, perché al cadavere del bambino manca sempre un occhio.
Oltre che per la squadra omicidi, il Collezionista è anche l'ossessione di Alexander Zorbach, un ex poliziotto diventato cronista di nera, che segue sin dall'inizio per conto del giornale le folli bravate del killer e che ben presto si rende conto di essere diventato una pedina importante in un duello mortale.
Ma il Collezionista di occhi è astuto, non ha mai lasciato tracce fino a quando, improvvisamente, compare una testimone misteriosa: Alina Gregoriev, una giovane fisioterapista cieca che si presenta a Zorbach sostenendo di poter vedere nel passato delle persone attraverso il semplice contatto fisico.
E forse il suo ultimo paziente è stato proprio il Collezionista...
Sebastian Fitzek (1971) è autore di numerosi thriller psicologici: La terapia (2007), Il ladro di anime (2009), Il bambino (2009), Schegge (2010), Il gioco degli occhi (2011) pubblicati da Elliot. Con il romanzo Il cacciatore di occhi (2012) è passato a Einaudi Stile Libero, che nel 2013 ha pubblicato anche Il sonnambulo e nel 2014 Noah.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz