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mercoledì 24 aprile 2019

Recensione: FERMO! CHE LA SCIMMIA SPARA di David Cintolesi



Storie di uomini e donne alle prese con i loro peggiori incubi, esistenze travolte da vortici di violenza e situazioni grottesche immerse in una cornice che mescola elementi pulp, horror, noir, conditi con una vena di "macabra ironia".


FERMO! CHE LA SCIMMIA SPARA
di David Cintolesi




Porto Seguro E.
209 pp
14.90 euro
Sono dieci i racconti che compongono questa raccolta che, come potete appurare voi stessi, ha un titolo ed una copertina davvero singolari e, di certo, originali, che fanno presagire come ciò che andremo a leggere sia surreale e umoristico insieme.

Due ragazze sotto l'effetto di allucinogeni vivono la notte più brutta della loro vita; dopo aver commesso un omicidio (un uomo voleva violentare una di loro), si recano in un locale per divertirsi e decidono di sballarsi assumendo droga, cadendo in un baratro infernale in pieno stile horror, tra zombi assassini e cantanti che si tramutano in bestie fameliche e spaventose.
Quando la realtà ha ceduto il posto al delirio?

E quando l'incubo arriva in una normalissima giornata in cui l'unico errore che sembra che tu abbia commesso è stato dimenticare chissà dove le chiavi della tua meravigliosa Porsche? E la macchina quella mattina ti serve perchè hai la laurea della tua fidanzata, non puoi mancare..., ma qualcosa va storto, piccoli dubbi malefici si insinuano nella tua testa e ti fanno immaginare cose spiacevoli, il nervosismo sale e mentre sei per strada nell'auto del tuo migliore amico, non sai che il peggio deve ancora arrivare...

E questo "peggio che deve ancora venire" è sempre difficile da immaginare, perchè spesso la realtà supera la fantasia; lo vivrà sulla propria pelle Saverio, sposato con la tranquilla Laura, soddisfatto della propria vita, convinto che nessuno potrebbe spassarsela più e meglio di lui, che ha tempo e spazio pure per l'amante, con cui si diverte dietro le spalle dell'ignara e sciocca mogliettina.
Saverio, Saverio...  E se tua moglie si rivelasse meno ingenua di quanto credessi? E se ti stesse osservando di nascosto dalle telecamere installate dentro casa e la tua sorte dipendesse da un dipinto di Banksy?

E poi c'è il ragazzo imbranato, ritenuto un buono a nulla da tutti, senza arte né parte, ossessionato dal pensiero della sua pornostar preferita, ossessione che lo trascina in situazioni incredibili e un tantino pericolose; c'è la tossica che incontra un giovanotto perbene e lo porta con sè, nel suo piccolo e misero mondo fatto di spacciatori e aghi da infilare nel braccio; ladri strampalati che, alle prese con l'ultimo colpaccio prima di cambiare vita, sbagliano abitazione e rischiano di fare la spiacevole esperienza di incontrare un serial killer che taglia i piedi alle sue vittime...


Questi sono alcuni dei dieci racconti presenti, nei quali incontriamo personaggi che vivono situazioni al limite, alcuni perchè volutamente cercano emozioni forti e si sentono invincibili, o forse sono solo degli sciagurati, altri si ritrovano coinvolti in eventi assurdi che paiono creati ad arte e sapientemente da un burattinaio sadico che si diverte a montare su veri e propri "teatrini dell'orrore".

In tutte le storie narrate  c'è sempre qualcosa che fa esplodere momenti di pura violenza (quella che nasce spesso senza motivo apparente), schizzi di sangue, bestemmie, urla di terrore e rabbia; e ancora sete di vendetta, tradimenti, scariche di pugni e calci, droga, alcool, sesso, cani molto affamati nelle cui fauci bavose è meglio non incappare...

Insomma, gli ingredienti per dar vita a narrazioni bizzarre, pazzesche, ci sono tutti: il lettore si vede sfilare davanti agli occhi scene crude, efferate, descritte in modo vivido (il linguaggio è consono al contenuto, quindi crudo, esplicito), e anche se l'atmosfera che le attraversa è decisamente dark, a tinte forti, ad accomunarle è una vena ironica, che in un certo senso "protegge" il lettore dalle atrocità lette, facendogli prendere le distanze da questo folle universo, per guardarlo con la giusta dose di umorismo.

Consigliato in particolare a quanti amano leggere racconti e, ovviamente, il genere in questione.



2 commenti:

  1. Un mix di generi che ispira, nonostante il poco amore per i racconti.

    PS. Non mi ha convintissimo, ma a te consiglio il romanzo recensito ieri. :)

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    1. Ero passata a leggere la tua recensione, ieri,e infatti mi era sembrato un genere che viene incontro ai miei gusti, benché tu non l'avessi amato alla follia :-D

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz