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giovedì 9 maggio 2019

Recensione: STORIA DI UNA SFIGATA QUALSIASI di Valentina Alvisi



Un romanzo breve ma piacevole, con una narrazione fluida e spumeggiante, che presenta tematiche attuali appartenenti alla realtà giovanile contemporanea affrontate con spontaneità e schiettezza.


STORIA DI UNA SFIGATA QUALSIASI
di Valentina Alvisi



Intrecci Edizioni
123 pp
Margherita (che tutti chiamano col nomignolo Meg) è una ragazza all'ultimo anno di liceo, vive a Bologna ed è figlia unica di due genitori premurosi che non le fanno mancar nulla.

In questo breve romanzo conosciamo uno spaccato della sua giovanissima vita, il suo affacciarsi al mondo degli adulti affrontando giorno per giorno le problematiche della propria età, quella fase dell'esistenza in cui sei consapevole di non essere più una ragazzina ma allo stesso tempo non ti senti ancora pronta e matura per determinate scelte e situazioni importanti.

Meg è un tipo vivace, è molto bella, ha un gruppetto di amiche più care che si sostengono a vicenda, e ha anche un amico del cuore, Riccardo, che ascolta con pazienza tutte le paturnie di Meg e le sue vicissitudini sentimentali non sempre fortunatissime.

La giovane protagonista è convinta che non di rado le donne corrano dietro agli uomini che le fanno soffrire e, suo malgrado, sta capitando anche a lei, che da tempo "sbava" dietro a Simone, un ragazzo tanto bello quanto poco serio, che cambia ragazze come fossero calzini; cotta di lui, Meg non può fare a meno di sbattere contro il muro della delusione e dell'umiliazione a causa dell'arroganza del bellimbusto, ma questo l'avvicina ancora di più all'amico Riccardo, che per lei c'è sempre, pronto ogni volta a raccogliere le sue lacrime e a consolarla.

Ma le sue più care amiche vedono oltre quell'amicizia e si accorgono che Riccardo è innamorato di Meg; com'è possibile che lei non se ne sia accorta e sia convinta che le premure di lui siano solo motivate dall'amicizia?

Meg non vuol credere che il suo compagno di banco voglia davvero qualcosa di più dal loro rapporto, così mette la testa sotto la sabbia e intanto continua a divertirsi con le amiche e a conoscere altra gente, tra cui il bellissimo e dolce Stefano.
Il giovanotto - che vive e lavora a Milano - l'attrae immediatamente, nonostante la "scottatura" provocata da Simone ancora le provochi sofferenza; ma la vita è così breve, le occasioni ghiotte non capitano tutti i giorni e, quando accadono, è bene coglierle..., e così tra i due inizia una relazione, fatta in particolare di una grande intesa fisica, intima, alla quale man mano si aggiunge un sentimento d'affetto da ambo le parti.

Stefano sembra quello più coinvolto, convinto ed entusiasta e spingerà la fidanzata a fare scelte che a lei paiono troppo frettolose ma, per non ferire il ragazzo e non sembrare una sciocchina, le asseconderà.

Intanto, attorno a lei, anche i suoi amici vivono ognuno le proprie esperienze: c'è che va a convivere col proprio fidanzato, chi resta incinta, e poi c'è sempre lui, Riccardo, costantemente acquattato in un angolo a "sorvegliare" la sua Meg, innamorato e un po' deluso, ma anche tenace e testardo, e con i suoi atteggiamenti - non sempre coerenti agli occhi della ragazza - la manderà sempre più in confusione...

In un susseguirsi di viaggi, amicizie al femminile che si consolidano sempre più perchè vere e sincere, rapporti di coppia altalenanti, momenti belli e altri difficili, l'Autrice porta il lettore nella vita di tutti i giorni di una ragazza come tante, e lo fa attraverso una narrazione molto briosa, vivace, resa tale dalla scelta di un linguaggio (anche colorito) tipico dei giovani d'oggi, dal racconto di situazioni realistiche (la scuola, le uscite la sera...) proprie di questa fascia d'età, i piccoli e grandi problemi da gestire (dalle interrogazioni a una gravidanza inaspettata, dal trasferimento in un un altro paese all'alcoolismo), il rapporto coi genitori, coi coetanei, e soprattutto la comprensione di se stessi, di ciò che si è e si vuol essere/diventare.

Meg è protagonista e voce narrante, piace perchè è schietta, senza peli sulla lingua, a volte molto decisa ed altre insicura, posata ma anche passionale (non mancano i bollenti momenti d'intimità col fidanzato), insomma una ragazza "normale", un personaggio credibile, in cui il lettore suo coetaneo probabilmente non fatica a ritrovarsi, condividendone i dubbi, le mille domande, le paure, i facili entusiasmi.

Crescere è davvero un'avventura tanto eccitante quanto ardua, ogni giorno porta con sè un carico di sorprese (belle e brutte), di delusioni, di decisioni importanti da prendere, di chiarimenti da fare su se stessi; Meg ha modo di maturare ed evolvere in queste pagine, e le esperienze cui andrà incontro l'aiuteranno a capire molte cose su di sè, su ciò che la rende felice e serena, su quello per cui si sente pronta o ciò che al contrario la spaventa,  sulle persone fondamentali per la sua vita, le amicizie da coltivare e gli amori nascosti dietro l'angolo, che aspettavano solo che lei si fermasse a guardarli davvero e con occhi diversi, più consapevoli. 

Consigliato in particolare a chi è alla ricerca di un romanzo breve ma piacevole, con una narrazione fluida e spumeggiante, che presenti tematiche attuali appartenenti alla realtà giovanile contemporanea, affrontate con spontaneità e schiettezza.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz