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mercoledì 24 luglio 2019

Recensione: LA BAMBINA CHE ANNUSAVA I LIBRI di Manuela Chiarottino



Stella ama i libri, per tutte le loro caratteristiche: ama le storie che vi sono narrate tra le loro pagine, ama l'odore della carta, dell'inchiostro, ama ogni particolare di ogni volume che le capita sotto mano e anche solo “annusarlo” le reca gioia. Questa passione l'ha ereditata dalla madre e dal nonno, e sarà proprio grazie a una lettera di quest’ultimo che la ragazza si ritroverà coinvolta in una avventurosa caccia al tesoro, al termine della quale scoprirà qualcosa in più sulla sua famiglia, su se stessa... e sull'amore!


LA BAMBINA CHE ANNUSAVA I LIBRI
di Manuela Chiarottino




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262 pp
Stella è cresciuta in mezzo ai libri, li ama, sono un vero e proprio tesoro per lei.
Non potrebbe essere diversamente, essendo la sua una famiglia di antichi tipografi e librai; i libri sono sempre stati come degli amici fedeli e costantemente presenti, sin dall’infanzia.

“Era sempre stato così, per lei i profumi erano scintille che ridestavano emozioni e riportavano a galla ricordi, a volte anche quelli che si credevano dimenticati. Un’altra cosa che aveva ereditato proprio dalla madre. Aurora diceva sempre che un profumo permette di viaggiare nel tempo e sulla sua scia si incontrano suggestioni un tempo rimosse, che siano di tristezza o di felicità.”

Da piccola, la sua adorata mamma - che adesso non c'è più - amava trascorrere del tempo con la figlia per leggerle delle storie bellissime; un giorno, la donna (Aurora) regala alla sua bimba, in occasione del suo decimo compleanno, qualcosa di speciale: un ex libris personalizzato, disegnato da Aurora a posta per la sua amata bambina.

Passano gli anni e arriviamo nel 2018. Siamo a Firenze, dove vive la nostra Stella, che gestisce la libreria di famiglia insieme al padre; prima di lui, se n'era occupato il nonno, ma questi, dopo aver trascorso del tempo in una casa di riposo, muore.
La sua morte riapre la ferita mai chiusa dovuta al dolore della perdita della cara mamma, lutto che ha portato con sé una cappa di tristezza che non se n’è più andata.
Stella non fa che sentire ogni giorno la mancanza di sua madre, e anche suo padre è spento, apatico, senza ambizioni e passioni; è come se si fosse lasciato andare e avesse imparato a “galleggiare” senza pretese piuttosto che a vivere davvero.
Questa sua cupezza si riversa in particolare nel lavoro alla “Libreria Aurora”, che lui non ha mai amato, non ha mai sentito come suo: la libreria era il sogno di Aurora e adesso lo è di Stella; inoltre, fino a quando il suocero è stato bene, ha sempre preso lui ogni decisione, non consultando quasi mai il genero, che ha maturato negli anni, nei confronti dell’anziano, rancori mai risolti.

E adesso che il nonno non c’è più, è davvero necessario e conveniente tenere aperta una libreria che arranca ogni giorno che passa e che non garantisce guadagni tali da far ben sperare per il futuro?

Stella non vuol neanche sentir parlare dell’eventualità di chiudere; nonostante abbia una laurea ed altre specializzazioni, lei è felice di fare la libraia: lavorare circondata dai volumi più disparati e di ogni genere, e poter consigliare ai clienti i libri adatti ad ogni desiderio e circostanza, è per lei il massimo della vita. E poi ha diversi progetti in testa che potrebbero aiutare l’attività a riprendersi.
Certo, il problema fondamentale resta: mancano i soldi.

Ma Stella non immagina quale tipo di sorpresa ha organizzato per lei il suo nonnino simpatico e un po’ burlone!

Dopo la morte dell’anziano, la ragazza viene convocata dal notaio che la informa di essere l’unica erede del nonno; in questa eredità sono compresi un libro molto antico e una strana lettera. In essa si parla di una collezione di volumi preziosi, nascosti in un luogo segreto, e per trovarli la nipote deve imbarcarsi in una sorta di caccia al tesoro, fatta di enigmi e indovinelli da risolvere

“…ricordati sempre che immergersi nella storia di un libro non significa estraniarsi dal mondo, ma piuttosto scoprirne altri mille, compreso quello più difficile da esplorare: il nostro mondo interiore. E sappi anche che non sempre ciò che appare come una fantasia è così lontano dalla realtà.
Fidati del tuo cuore, Stella, so che puoi riuscirci. Ricordi il “mio” ex libris? Dividi e unisci”.


Stella è elettrizzata e curiosa all’idea di dover interpretare gli indizi lasciati dal nonno, che richiedono tanta pazienza e attenzione nel cercare e collegare ex-libris apparentemente scollegati e che invece, se visti e “compresi” nel modo giusto, possono portare a scoprire qualcosa di stupefacente.
A rendere l’avventura e la ricerca, che la giovane sta per intraprendere, più eccitante, ci pensa la compagnia di un giovane restauratore di oggetti e libri antichi, al quale Stella chiede aiuto per scoprire quanti più dettagli e “segreti” possibili sull’antico volume (risalente al 1600) lasciatole dal nonno.
L’uomo ha un negozio in cui esercita con professionalità la propria attività, il suo nome è Manuel ed è uno dei ragazzi più belli e affascinanti che Stella abbia mai incontrato.
Manuel è un Casanova incallito, ha fascino da vendere, ne è conscio e lo usa senza problemi per fare conquiste: ovviamente è un single convinto, le donne sono per lui un piacevolissimo quanto necessario passatempo; il tempo di una notte di fuoco e via, senza impegni, promesse d’amore e tanto meno fidanzamenti.
Stella si rende conto immediatamente della natura da “cascamorto” di Manuel, che chiaramente ci prova pure con lei, la quale, nonostante sia irritata dalla presunzione di lui e dai suoi palesi tentativi di sedurla, prova delle sensazioni molto forti in sua presenza.

A dire il vero, entrambi si sentono attratti reciprocamente e, se Stella non si fida di Manuel perché ritiene voglia solo portarsela a letto e poi mollarla, Manuel è quanto mai stupito di se stesso e di ciò che prova quando è con lei: emozioni sconosciute, che sembrano andare ben oltre la fisicità.

I due hanno modo di conoscersi grazie al tempo trascorso insieme avventurandosi nella ricerca misteriosa che dovrebbe condurre Stella al “tesoro” del nonno.

E così, passando per alcuni paesini della Toscana, immersi nel verde delle colline, i due si addentrano sempre più nei misteri della famiglia di Stella, che imparerà tante cose su di sé e sulla necessità di lasciarsi andare ai sentimenti, pagina dopo pagina, anche imparando a capire il perché dei comportamenti delle persone che ama e a perdonarle…

Suo padre è contrario a che la figlia perda tempo con questi stupidi giochetti del nonno, che sicuramente non porteranno a nulla né aiuteranno la libreria a non chiudere.

E Manuel?
Lui è davvero entusiasta all’idea di accompagnarla in questo viaggio ricco di sorprese e che profuma di libri antichi, di storie passate che narrano di persone che, come loro due, amano questi meravigliosi tesori di carta e inchiostro e hanno cercato di preservarli.
Perché lo fa? È solo un interesse personale e professionale? O magari dietro si nasconde il desiderio di far cadere ogni resistenza di Stella e conquistarla?


Lei vive momenti in cui vorrebbe abbandonarsi alle emozioni intense e al batticuore che le provoca la sola vicinanza di lui, e altri in cui “sente puzza di bruciato”, in cui non riesce a capire chi sia davvero Manuel, che intenzioni abbia con lei… E poi perché a volte sembra così sospetto e troppo coinvolto nella ricerca di Stella? Ci si può fidare davvero di lui?

“La bambina che annusava i libri” è un romanzo pieno di fascino, capace di irretire e ammaliare il lettore-amante di libri perché le vicende ruotano attorno ad essi, e ai mondi e alle storie che si celano dietro preziosi e antichi volumi e dietro gli ex libris.

Ammetto che fino ad oggi non mi ero mai interessata agli ex libris, ne sapevo davvero poco e niente, per cui ringrazio l’Autrice per aver stuzzicato la mia curiosità e la voglia di saperne di più.
È un romanzo che appassiona sotto molti aspetti: oltre a quello già citato, anche per la storia d’amore tra i due protagonisti, che sono ben delineati caratterialmente, e che, nel corso degli eventi che li vedono coinvolti, hanno modo di crescere e acquisire nuove consapevolezze su chi sono e cosa vogliono diventare; ancora, è interessante per il “giro turistico” che il lettore intraprende insieme a Stella e Manuel e che li conduce tra alcuni caratteristici paesi vicino Firenze; e non ultimo, ho trovato coinvolgente l’importanza riconosciuta al passato, alla storia di ciascuno di noi, fatta di rumori, suoni, canzoni, oggetti semplici ma speciali, profumi, parole… che hanno accompagnato la nostra infanzia e ancora lo fanno nel presente, perché sono ricordi che ci hanno formato, fanno parte di noi e ci daranno sempre tante emozioni, anche a distanza di anni.

“L’amore per il passato, poi, è qualcosa di confortante. Bisogna sapere da dove si proviene, per sapere dove andare!”

Un libro davvero bello, dal ritmo sempre vivace, con una prosa chiara, armoniosa, attenta e precisa nei dettagli riguardanti “l’universo libri”, e con una dolce sfumatura rosa che rende la lettura molto piacevole.

8 commenti:

  1. Non lo conoscevo!
    Che belle parole, che bella copertina. :)

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  2. Ciao Angela, avevo già letto un romanzo di Manuela, trovandolo molto carino... anche questo m'ispira molto :-)

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  3. Cover davvero carina e trama che attrae. Mi piacerebbe sapere cosa sono esattamente gli ex libris che io non conosco :)

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  4. L'amore per i libri, un mistero da svelare, una storia d'amore travagliata, ci sono tutti gli elementi per farmi amare questo libro :) grazie Angela!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz