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domenica 4 agosto 2019

Io, noi, gli altri



C’era una volta un vecchio saggio seduto ai bordi di un’oasi all’entrata di una città del Medio Oriente.

Un giovane si avvicinò e gli domandò:
“Non sono mai venuto da queste parti. Come sono gli abitanti di questa città?”
L’uomo rispose a sua volta con una domanda:
“Come erano gli abitanti della città da cui venivi?”
“Egoisti e cattivi. Per questo sono stato contento di partire di là”.
“Così sono gli abitanti di questa città!”, gli rispose il vecchio saggio.

Poco dopo, un altro giovane si
avvicinò all’uomo e gli pose la stessa domanda:
“Sono appena arrivato in questo paese. Come sono gli abitanti di questa città?”
L’uomo rispose di nuovo con la stessa domanda:
“Come erano gli abitanti della città da cui vieni?”.
“Erano buoni, generosi, ospitali, onesti. Avevo tanti amici e ho fatto molta fatica a lasciarli!”.
“Anche gli abitanti di questa città sono così!”, rispose il vecchio saggio.

Un mercante che aveva portato i suoi cammelli all’abbeveraggio aveva udito le conversazioni e quando il secondo giovane si allontanò si rivolse al vecchio in tono di rimprovero: “Come puoi dare due risposte completamente differenti alla stessa domanda posta da due persone?

“Figlio mio”, rispose il saggio, “ciascuno porta nel suo cuore ciò che è. Chi non ha trovato niente di buono in passato, non troverà niente di buono neanche qui.
Al contrario, colui che aveva degli amici leali nell’altra città,troverà anche qui degli amici leali e fedeli.
Perché, vedi, le persone sono ciò che noi troviamo in loro".



4 commenti:

  1. Condivido l'opinione del vecchio saggio, ciò che custodiamo nel cuore è la linfa della nostra vita :)

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    1. Già, ed è per questo che dobbiamo custodire il nostro cuore, perchè da esso provengono le sorgenti della vita (prov. 4:23)

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  2. Bella storia anche se si può essere buoni d'animo ed incontrare egoisti e cialtroni.

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    1. Assolutamente si, ma credo che il fine di questo breve racconto sia intanto quello di far riflettere sull'importanza del proprio atteggiamento di apertura o meno verso l'altro,poi ok che ci capiti di incontrare cialtroni, succede... :-)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz