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venerdì 13 marzo 2020

Pillole di... narrazione, empatia, simedonia



Il racconto è una narrazione che possiede dettagli che attengono all'universo soggettivo più profondo e  agisce sul fronte delle sensazioni.

Perché sin da piccoli ci affascinano le storie che ci vengono narrate?

Perchè cerchiamo nelle storie un significato, cominciamo a fare riflessioni con la nostra vita personale e scopriamo significati che sono collegati ai nostri.

Ogni volta che gli sarà possibile, il bambino proverà a rielaborare quanto vissuto creando un
racconto, narrato o scritto, al quale aggiungerà significati legati ai propri vissuti emozionali personali.
elaborerà così una propria strategia cognitiva e narrativa, per superare difficoltà quotidiane,  DISAGI EMOTIVI, e imparare a conoscersi, autostimarsi, costruire il proprio sé.
Quando si narrano e si esprimo emozioni, ci si educa anche ad esprimerle in maniera adeguata.

Lo psicologo Bruner si è dedicato al concetto di PENSIERO NARRATIVO, che è una modalità di organizzazione dell'esperienza e legato alle norme sociali e alla cultura.
La narratività è trasversale, è un modo di pensare che attraversa tutti gli emisferi cerebrali; si basa su valori, credenze, coinvolge le parti più umane, le relazioni sociali.
Il pensiero narrativo ci fa entrare in rapporto con l'altro; con le narrazioni i bambini imparano diversi concetti, ad es. la sequenzialità, l'intenzionalità, i ruoli sociali e la sospensione del giudizio, che è un aspetto importante, in grado di favorire l'empatia, l'apertura verso l'altro, diverso da me.


EMPATIA

s. f. dal gr. emp{átheia} ‘passione’, comp. di en ‘in’ e p{áthos} ‘affetto’,
traduce il  ted. Einfühlung.

In psicologia, in generale, è la capacità di comprendere lo stato d’animo e la situazione emotiva di un’altra persona, in modo immediato, prevalentemente
 senza ricorso alla comunicazione verbale. 

Più in partic., il termine indica quei fenomeni di partecipazione intima e di immedesimazione attraverso i quali si realizzerebbe la comprensione estetica.


Solitamente, quando si parla di empatia, è facile associarla a qualcosa di "negativo"; mi spiego: le ricerche sull'empatia nelle scienze sociali e comportamentali si sono maggiormente concentrate sulla condivisione empatica del dolore (empathic sorrow), intesa come uno stato emotivo negativo tendente ad alleviare le disgrazie altrui (Royzman & Rozin, 2006) o come capacità di capire la sofferenza delle altre persone.

Un recente studio condotto da Pittinsky e R. M. Montoya*  ha invece studiato la variante positiva dell'empatia, la gioia empatica (empathic joy). nel contesto delle relazioni tra gruppi.
 
Alla ricerca hanno partecipato 1.216 insegnanti per indagare se i loro atteggiamenti di'empatia verso i propri gli studenti, in particolare di quelli appartenenti a minoranze etniche, influenzassero il loro stile di insegnamento e l'apprendimento degli studenti stessi.

Coerentemente con le aspettative, si è scoperto che l'esperienza di gioia empatica da parte degli insegnanti comportava migliori risultati da parte degli studenti nonché una maggiore allophilia (atteggiamento positivo nei confronti dei membri di un gruppo esterno al proprio, soprattutto dal punto di vista etnico) verso gli studenti stessi.

I ricercatori summenzionati hanno introdotto anche un'altra parola accanto a empatia: simedonia.

Di che si tratta?

E' l’esperienza di chi gioisce per la Felicità altrui. 
Il “prendersi cura” degli altri, produce “imitazione somatica”(una sorta di “contagio emotivo” che porta alla “sincronizzazione emotiva”) e fa sviluppare nei soggetti che la attuano, competenze sociali, emotive, cognitive complesse.



Fonti:

Webinar Pedagogia narrativa e soft skills.
*Empathic Joy in Positive Intergroup Relations, Psychology Faculty Publications, n. 29, 2016

6 commenti:

  1. Non conoscevo il termine simedonia. Molto bello. Grazie per averlo spiegato.

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    1. neanche io prima di ieri; ho trovato così bello il suo significato che ho voluto condividerlo. :)

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  2. Un post bellissimo che spiega in parole semplici le qualità che dovrebbero avere tutti i genitori, educatori e insegnanti. Grazie Angela, grazie di cuore. Buona serata.
    sinforosa

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    1. Assolutamente si,virtù da recuperare ed esercitare in ogni ambito :)

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  3. Nemmeno lo conoscevo il concetto di simedonia ma è un'emozione così vera che ora mi ritrovo a chiedermi come sia possibile che mai abbia sentito la necessità di cercare un termine che descrivesse questo stato d'animo :)

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    1. vero, è bello che ci sia un termine specifico per questo stato emotivo :-)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz