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martedì 21 aprile 2020

Letture... da Far West



Pochi giorni fa mi è balzato davanti agli occhi un autore di cui ho letto moooooolti anni fa un romanzo sentimentale che non mi aveva entusiasmato (ero adolescente, c'è da dire questo):  Larry McMurtry, di cui lessi Voglia di tenerezza (acquistato, tra l'altro, perché mi era piaciuta la copertina, tutta a fiori e romanticissima).


Ad ogni modo, i due romanzi che hanno attirato la mia attenzione appartengono ad una saga western, genere che dal punto di vista cinematografico non calcolo nemmeno di striscio (anzi, quando vedo un film western in tv, cambio canale alla velocità della luce!) ma, per motivi a me ignoti, quando si tratta di romanzi, ne sono oltremodo affascinata.


In ordine di pubblicazione:

Lonesome Dove (1985) - pubblicato in Italia da Einaudi nel 2019
Le strade di Laredo (1993) - pubblicato in Italia da Einaudi nel 2018
Dead Man's Walk (1995) - non ancora pubblicato in Italia
Comanche Moon (1997) - non ancora pubblicato in Italia

Seguendo la cronologia interna delle vicende:
Dead Man's Walk - ambientata nei primi anni del 1840
Comanche Moon - ambientata negli anni 1850-1860
Lonesome Dove - ambientata nella metà degli anni 1870
Streets of Laredo - ambientata all'inizio del 1890



LONESOME DOVE (Ed. Einaudi, trad. M. Emo, 992 pp, 16 euro).

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In uno sputo di paese al confine fra il Texas e il Messico, Augustus McCrae e Woodrow Call, due dei piú grandi e scapestrati ranger che il West abbia conosciuto, hanno cambiato vita: convertiti al commercio di bestiame, ammazzano il tempo come possono. 
Augustus beve whiskey e gioca a carte, mentre Call lavora sodo dall’alba al tramonto. 
L’equilibrio si spezza quando, dopo una lunga assenza, torna in cerca d’aiuto un vecchio compagno d’armi, il seducente e irresponsabile Jake Spoon, che descrive agli amici i pascoli lussureggianti del Montana, dando fuoco alla miccia dell’irrequietezza di Call: raduneranno una mandria di bovini, li guideranno fin lassú e saranno i primi a fondare un ranch oltre lo Yellowstone. 

Eroi e fuorilegge, indiani e pionieri, la malinconia di un’epoca al tramonto e l’eccitazione di una cavalcata selvaggia. 
L’avventura che non finirà mai: questo è il West.




Con Le strade di Laredo (trad. M. Emo, C. Mennella, 504 pp, 22 euro) Larry McMurtry ci riporta sui sentieri di Lonesome Dove.

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Texas, fine di un’epoca. Gli infiniti spazi aperti su cui scorrazzavano le grandi mandrie del West sono ora solcati dai binari dei treni, e su quei treni viaggiano merci preziose che i banditi possono rubare. Per fermarne uno astuto e spietato come Joey Garza serve «il piú famoso Texas Ranger di tutti i tempi». Il capitano Woodrow Call è di nuovo in sella e, affiancato da compagni vecchi e nuovi, deve affrontare la piú insidiosa delle sfide: quella contro il tempo.

Texas, ultimo scampolo dell’Ottocento. Il mondo è cambiato, ma la storia continua. Niente piú mandrie di bestiame che percorrono praterie immense, ma treni che tagliano l’orizzonte.
Tutto riprende da dove era iniziato, però con un salto di una ventina d’anni: Woodrow Call è di nuovo nella terra da cui si era allontanato per un’ormai leggendaria spedizione nel Montana. Tanti suoi amici di un tempo non ci sono piú, come non ci sono piú i nemici che conosceva bene, gli indiani e i messicani. 
I nuovi nemici sono i fuorilegge, che imperversano su entrambe le sponde del Rio Grande. Il capitano Call, «il piú famoso Texas Ranger di tutti i tempi», è ormai un cacciatore di taglie. 
La sua fama lo precede e proprio per questo viene ingaggiato da un magnate delle ferrovie yankee per scovare un giovane bandito messicano che rapina i suoi treni e uccide i passeggeri. Sembrerebbe una faccenda di ordinaria amministrazione, ma Call è un eroe al tramonto, pieno di acciacchi e prigioniero dei ricordi, e ha bisogno di un compagno fedele per condurre la caccia. Come sempre convoca Pea Eye, suo caporale ai tempi dei ranger. 
Ma il mite Pea Eye ora è sposato con Lorena, l’ex bellissima prostituta dai tempi di Lonesome Dove, ha cinque figli e una fattoria da mandare avanti: la sua fedeltà va soprattutto alla famiglia. 
Call scopre di colpo che il suo rassicurante passato lo respinge, proprio mentre un irriconoscibile presente gli si para davanti sotto le sembianze di Ned Brookshire, un timoroso ragioniere di Brooklyn che gli viene messo alle costole dalla compagnia ferroviaria per tenere i conti della missione, ma soprattutto del terribile Joey Garza, un imberbe messicano gelido e individualista che colpisce con metodi inediti e imprevedibili. 

Carico di azione, violenza, umorismo e malinconia, Le strade di Laredo prosegue e completa la storia dei personaggi già cari ai lettori di Lonesome Dove e la intreccia con quella dei suoi nuovi, memorabili protagonisti – tra i quali giganteggia Maria, l’indomita madre di Joey Garza. Tutti saranno riuniti in una mirabile resa dei conti che, nello stile di Larry McMurtry, smonta qualsiasi stereotipo western. 
Le strade di Laredo non è un semplice sequel né soltanto la storia di un’estenuante caccia all’uomo, ma racconta un mondo brutale, in rapido cambiamento, dove i valori tradizionali quali l’amore, l’amicizia, la fedeltà e la solidarietà verranno rifondati alla luce della nuova era che sta per nascere.


Larry McMurtry è nato nel 1936 a Archer City, nel Texas. Romanziere e sceneggiatore, nel 1986 ha vinto il premio Pulitzer per la narrativa con Lonesome Dove e nel 2006 l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale con I segreti di Brokeback Mountain. Da molti dei suoi romanzi sono stati tratti film di grande successo come Hud il selvaggio, L'ultimo spettacolo e Voglia di tenerezza. Per Einaudi è uscito Lonesome Dove (2017 e 2019), prima parte della saga che con Le strade di Laredo (2018) si conclude.

8 commenti:

  1. Ciao Angela, confesso di non aver mai letto questo genere ma se l'autore ha vinto il premio Pulitzer deve essere in gamba... i vecchi film western non piacciono neanche a me, però quelli più recenti, che hanno un'ottica diversa sui pellirosse, tipo Balla coi lupi, sono molto interessanti. :)

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    1. si, erielle, quelli più recenti sì, hai ragione; io associo purtroppo il western a john wayne, l'idolo di mio padre :-D

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  2. Voglio leggerlo, le atmosfere sono molto nelle mie corde. :)

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    1. mi spaventa un po' la lunghezza: oltre 900 pp!!
      se prolungano la quarantena, forse forse... :-D

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  3. I film western no per carità ma i libri anch'io si ahahahahaa questo è in wish list in attesa di trovarli a dei prezzi decentemente ragionevoli ;)

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    1. Si, concordo su ambo gli aspetti: no film western, sì libri. Prezzi abbassati 😀

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  4. Sempre interessanti le tue recensioni anche se questo non è il mio genere. Complimenti cmq, leggerti è sempre un piacere.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz