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sabato 13 giugno 2020

Recensione: L'ULTIMO RINTOCCO di Diego Pitea




Molto accurato nello stile, con un ritmo serrato, "L'ultimo rintocco" è un thriller con una trama e uno sviluppo delle vicende davvero avvincente; la ricerca dell'intelligente e spietato serial killer da parte dello psicologo Richard Dale tiene col fiato sospeso il lettore a ogni capitolo, che vive con coinvolgimento, insieme al protagonista, il trascorrere delle ore che li separano dal prossimo omicidio.


L'ULTIMO RINTOCCO
di Diego Pitea



goWare Ed.
424 pp
Quanto sadismo può albergare nella mente e nell'animo di un essere umano? Dietro crimini efferati e sanguinosi si nasconde una mente "semplicemente pazza", disturbata, o una personalità malvagia e diabolica, espressione di un'intelligenza superiore alla media e in grado di partorire abilmente omicidi di difficile soluzione?

Tra le strade della città eterna si aggira un genio del male che ha cominciato a mietere vittime, e queste hanno - come sovente accade - caratteristiche comuni: sono donne in stato di gravidanza (solitamente attorno al quarto/quinto mese), con un altro figlio piccolo, attualmente single e che vivono da sole.

E' il caso cui si sta dedicando Richard Dale, psicologo esperto in criminologia che collabora come consulente nell'Unità Analisi Crimini Violenti.
Al suo fianco c'è l'ispettrice e profiler Doriana Guerrera e i due, supervisionati dal commissario Marani, si ritrovano al cospetto di una prima scena del crimine cruenta e terrificante: a terra giace una donna incinta con un taglio sopra il pube; del feto nessuna traccia e sulla parete una scritta enigmatica: "Rosso".

Inizia da questo momento un vero e proprio incubo che diventerà, coi giorni, una corsa contro il tempo frenetica e drammatica, costellata da altre morti; ogni volta sul luogo del delitto c'è un elemento presente che "stona", un particolare che non tutti riescono a cogliere ma Richard - che tra altre cose è da sempre appassionato di indovinelli - sì; non solo, ma il serial killer lascia questi indizi proprio per lui, per sfidarlo a interpretarli, a sciogliere l'enigma che si nasconde e che, se risolto in tempo, può portare a intuire il posto in cui avverrà il prossimo omicidio e tentare così di salvare la prossima vittima.

Perché la successiva vittima di certo ci sarà; del resto, le azioni di un serial killer sono contrassegnate dalla metodicità e dalla precisione, per cui se costui - denominato l'Escissore per le sue notevoli abilità nel praticare questi tagli alle povere donne incinte, sottraendone il feto - lascia intendere che colpirà in un determinato luogo e a una data ora, è sicuro che ciò accadrà, nei modi e nei tempi da lui stabiliti.

Quando Richard realizza di essere il bersaglio del maledetto gioco-sfida iniziato dall'Escissore ne resta sconvolto, preoccupato ma anche personalmente coinvolto e stimolato: trovare l'assassino diviene una vera e propria missione, che chiama all'appello tutte le sue abilità nel tracciare la personalità del ricercato, provando a prevederne le mosse.

A Dale non resta che analizzare, come in una macabra caccia al tesoro, le tracce lasciate dall'Escissore, personalità edonista, molto intelligente, scaltra e anche colta, per identificare le vittime prima che sia troppo tardi per loro.

Richard è un uomo molto particolare; affetto dalla Sindrome di Asperger, è sfuggente, enigmatico, scontroso, solitario, brusco, si perde spesso nei propri labirintici pensieri e cercare di comprenderlo, di avvicinarglisi, di dimostrargli empatia.. è davvero un'ardua impresa per chiunque, anche per coloro che gli vogliono bene e gli sono vicini, che sia la moglie Monica o la collega Doriana, che tra l'altro è segretamente innamorata di lui, consapevole però di avere ben scarse chance...

Ma al di là dei mille difetti che fanno innervosire Doriana e infuriare il burbero - ma in fondo buono e  generoso, e avrà modo di dimostrarlo nel corso dello sviluppo degli eventi - commissario Marani, Dale è bravo e sa il fatto suo: non sarà facile ma saprà arrivare a fermare l'uomo che sta infestando le periferie romane ma nel momento in cui tutto sembrerà aver fine, in realtà avrà inizio il vero inferno, il countdown più brutto della sua vita, e se prima la corsa contro il tempo era vòlta ad evitare che povere donne innocenti morissero, adesso la tragedia incombe sulla sua vita, sulla sua casa, sui suoi affetti più cari.

Le vicende narrate sono, per questa ragione, divise in due parti: nella prima vediamo Richard e i due poliziotti impegnati nella caccia del sadico Escissore e nella soluzione dei suoi indovinelli; nella seconda apprendiamo che un anno dopo la soluzione del caso, è accaduto qualcosa di drammatico nella vita di Richard, che lo ha reso molto abbattuto, scoraggiato, apatico verso tutto e tutti, compreso il proprio lavoro di psicologo.

Ma Doriana abbatte il muro della sua solitudine e torna all'attacco coinvolgendolo in un altro caso di omicidio (slegato a quelli del serial killer) su cui cominciano ad indagare e al quale a un certo punto  si affianca un'altra indagine che porterà Richard a scontrarsi con le sue paure più profonde e con un nuovo rompicapo all'apparenza insolubile... fino allo scoccare dell'ultimo rintocco.

Ogni capitolo (di questa seconda parte) è introdotto da un'indicazione temporale, una sorta di timer che segna lo scorrere di minuti ed ore, di un lasso di tempo che ha una scadenza stabilita da qualcuno che sta cercando di far del male a Richard (chi è e perché ce l'ha tanto con lui?), di metterlo alla prova, di frustrarlo e fargli capire che questa che sta giocando la partita più importante della sua esistenza e che se non sarà in grado di risolvere tutti gli enigmi e gli indovinelli disseminati lungo il cammino, ad attenderli ci sarà un grande dolore, una grandissima perdita... e la colpa sarà solo sua.

Ho letto con molto interesse questo thriller, l'ho trovato molto accurato nello stile, con un ritmo serrato e una trama e uno sviluppo delle vicende davvero avvincenti, ricche di elementi sorpresa e di risvolti via via sempre più appassionanti, e la ricerca dell'intelligente e spietato serial killer mi ha tenuta col fiato sospeso a ogni capitolo.


Ringrazio la goWare edizioni per la copia omaggio e non posso che consigliare questo romanzo, in special modo a chi apprezza il genere!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz