Sir Walter Scott è nato a Edimburgo il 15 agosto 1771, pur avendo studiato come avvocato, è sempre stato attratto dalla scrittura; il suo interesse letterario era inizialmente rivolto alle ballate e infatti la sua prima importante pubblicazione fu The Minstrelsy of the Scottish Border (1802–3), una raccolta in tre volumi di canzoni e poesie tradizionali.
Da bambino Scott contrasse la poliomielite e temporaneamente perse l'uso della gamba destra; trascorse i suoi primi anni di vita nella fattoria paterna di Sandyknowe, villaggio ubicato in una zona chiamata Border, al confine tra Inghilterra e Scozia; era un'area piuttosto isolata, ma ricca di un grande repertorio di leggende e racconti di avventure, che stimolarono moltissimo la fantasia del ragazzino.
Un secondo periodo di cattiva salute, importante per la sua formazione di futuro scrittore, lo vide in convalescenza a Kelso, dove imparò ancora di più sulle vecchie canzoni e sul folklore della regione.
Il titolo di Baronetto lo ricevette dopo aver contribuito al rinvenimento dei gioielli della corona scozzese.
Per 111 anni, infatti, i preziosi gioielli di stato della Scozia (gli Honours of Scoltand) sembravano essere irrimediabilmente perduti. Ma grazie allo studio dettagliato della storia scozzese, Scott aveva intuito che essi potessero essere nascosti in una stanza murata del Castello di Edimburgo.
Quando chiese al principe reggente (il futuro re Giorgio IV) di cercarli lì, il principe acconsentì perché gli piacevano gli scritti di Scott. Nel 1818 abbatterono il muro e trovarono la corona, lo scettro e la spada di stato rinchiusi in una vecchia cassa di quercia. Come ricompensa, Scott fu appunto premiato col titolo di Baronetto.
Sapete a chi dobbiamo la diffusione della parola glamour? Proprio a lui, al romanziere Walter Scott, che per primo la introdusse in letteratura.
Essa è una variante dello scozzese gramarye, cioè 'magia, incantesimo', un'alterazione dell'inglese grammar, 'grammatica'.Quando chiese al principe reggente (il futuro re Giorgio IV) di cercarli lì, il principe acconsentì perché gli piacevano gli scritti di Scott. Nel 1818 abbatterono il muro e trovarono la corona, lo scettro e la spada di stato rinchiusi in una vecchia cassa di quercia. Come ricompensa, Scott fu appunto premiato col titolo di Baronetto.
Sapete a chi dobbiamo la diffusione della parola glamour? Proprio a lui, al romanziere Walter Scott, che per primo la introdusse in letteratura.
A lui dobbiamo anche l'aver coniato la frase "Wars of the Roses", usata da Scott per riferirsi alle guerre dinastiche del XV secolo, tra le case reali di Lancaster e York.
Nel 1814 Scott pubblicò il suo primo romanzo, Waverley, che ebbe un enorme successo Ambientato durante la rivolta giacobita del 1745 , è considerato il primo romanzo storico ed è anche l'unico ad avere una stazione ferroviaria intitolata ad esso!
Waverley fu pubblicato in forma anonima, poiché all'epoca le storie e i romanzi erano considerati inferiori alla poesia, e Scott non voleva danneggiare la propria reputazione.
L'ultimo romanzo di Scott, The Siege of Malta, è stato pubblicato per la prima volta solo nel 2008. Sebbene sia stato scritto nell'ultimo anno di vita di Scott, 1831-32, questo non vide la luce se non 175 anni più tardi. E' un romanzo storico incentrato sugli eventi del Grande Assedio di Malta da parte dei turchi ottomani nel 1565.
Ma sicuramente uno dei suoi romanzi più celebri è IVANHOE (1819), che ha contribuito al mito dell'affascinante fuorilegge "Robin di Locksley", meglio conosciuto come Robin Hood.
Si dice che la prima studentessa universitaria ebrea negli Stati Uniti, Rebecca Graz di Filadelfia, sia stata l'ispirazione per il personaggio di Rebecca, figlia di Issac di York.
Questo bellissimo romanzo racconta l'eroica storia del cavaliere sassone Wilfred di Ivanhoe, che ritorna dalla Terza Crociata con Re Riccardo I e deve cercare di sventare il tentativo di Giovanni, il fratello del re, di usurpare la corona quando Riccardo viene preso in ostaggio.L'ultimo romanzo di Scott, The Siege of Malta, è stato pubblicato per la prima volta solo nel 2008. Sebbene sia stato scritto nell'ultimo anno di vita di Scott, 1831-32, questo non vide la luce se non 175 anni più tardi. E' un romanzo storico incentrato sugli eventi del Grande Assedio di Malta da parte dei turchi ottomani nel 1565.
Ma sicuramente uno dei suoi romanzi più celebri è IVANHOE (1819), che ha contribuito al mito dell'affascinante fuorilegge "Robin di Locksley", meglio conosciuto come Robin Hood.
Si dice che la prima studentessa universitaria ebrea negli Stati Uniti, Rebecca Graz di Filadelfia, sia stata l'ispirazione per il personaggio di Rebecca, figlia di Issac di York.
Lo scrittore comprò la bellissima dimora Abbotsford - situata nella regione scozzese del Borders presso Galashiels, sulla sponda sud del fiume Tweed - nel 1811, impiegò tempo e denaro per abbellirla ma sfortunatamente abitò nella sua residenza solo un anno a causa di una crisi economica che lo colpì nel 1825, quando purtroppo la casa venne ipotecata.
Abbotsford |
Scott morì ad Abbotsford il 21 settembre 1832, all'età di 61 anni. Fu sepolto a Dryburgh Abbey, un'abbazia situata nei pressi del villaggio scozzese di Dryburgh, nell'area di consiglio degli Scottish Borders.
Fonti consultate per il post:
https://interestingliterature.com/
https://airhouses.com/
https://www.nms.ac.uk/
Wikipedia
http://manoflabook.com
Ciao Angela, sono sempre molto interessanti i post di questo genere :-) Non ho mai letto nulla di Scott ma m'incuriosisce ;-)
RispondiEliminaio solo Ivanhoe e mi piacque molto!!
EliminaSempre studiato a scuola, ma mai letto. Mi piacerebbe.
RispondiEliminada provare :)
EliminaCiao Angela! Bell'approfondimento storico :-) Io ho letto vari romanzi sulla Guerra delle Due Rose, è una vicenda storica che mi affascina molto, ma non sapevo che l'invenzione del nome fosse sua!
RispondiEliminaio invece su quell'argomento sono a digiuno! urge rimediare!
EliminaCiao Angela! Grazie per questo post super interessante! E' sempre bello poter approfondire! :)
RispondiEliminavero, è una ricerca stimolante!
EliminaGrazie per l'articolo, davvero interessante scoprire i particolari della vita di molti autori. Dovresti farne una rubrica fissa!
RispondiEliminaUn abbraccio.
ci provo, l'intenzione è quella, speriamo :-D
Elimina