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giovedì 3 settembre 2020

Recensione: UN'ESTATE A PIEDI NUDI di Carolyn Brown


Kate, Jamie e Amanda non hanno nulla in comune: sono tre donne diverse per personalità, estrazione sociale, professione, età anagrafica, ambizioni e sogni nel cassetto. Eppure hanno qualcosa - anzi, qualcuno! - in comune e scoprirlo stravolgerà le loro esistenza: il defunto marito, che ha lasciato in eredità un cottage in Texas cui nessuna delle tre ha intenzione di rinunciare facilmente. Cosa combineranno queste tre mogli ferite e imbrogliate, che si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto?



UN'ESTATE A PIEDI NUDI
di Carolyn Brown

Amazon Crossing
314 pp
"Che cosa ti ha spinto a dare una svolta così radicale alla tua vita?" (...) "Era solo un esistere. Io invece ho deciso di vivere, ed è molto meglio".


Kate Steele - bella, piena di fascino, molto ricca (è presidente di una importante compagnia petrolifera a Dallas), dai gusti e dai modi raffinati, dall'aspetto serio ed elegante - è appena rimasta vedova di Conrad, sposato quattordici anni prima ma col quale era finita da tredici.
Già, il loro matrimonio felice è durato soltanto un anno, dopodiché si è frantumato in tanti piccoli pezzi: dopo l'aborto spontaneo, in seguito al quale Kate ha appreso di non poter avere figli, suo marito ha chiesto immediatamente il divorzio, che però Kate s'è sempre rifiutata di concedergli.
I due hanno continuato a vedersi ogni tanto solo quando Conrad si fermava a dormire nella loro casa a Dallas, ma la coppia di fatto non esisteva.
Adesso che Conrad è morto, Kate si sente sollevata.
Il suo maritino non era una stinco di santo, anzi! Un truffatore provetto, e prima o poi qualcuno necessariamente gli avrebbe fatto fare una brutta fine!
E infatti non è morto nel sonno o per infarto: è stato ammazzato da dei balordi mentre era da un fioraio ad ordinare un mazzo di fiori per chissà quale delle sue decine di amanti!

Il cuore di Kate ha smesso di sussultare per il coniuge da un sacco di tempo e ora che questo legame tossico è stato reciso definitamente, non vede l'ora di liberarsi del ricordo sgradevole di un marito inutile (o utile solo ad umiliarla) sacrificando un'ora del proprio tempo presenziando al funerale.

Quello che non si aspetta è scoprire che il defunto, oltre lei, aveva altre due mogli!
Il giorno del funerale, infatti, si presentano due donne a reclamare la legittimità del proprio matrimonio (e, con essa, la presunta eredità).

Una è Jamie, una donna di origini latine, dall'aspetto semplice ma forte e volitivo; accanto a lei c'è una bambina di circa 6 anni di nome Gracie, che a quanto pare è figlia di Conrad (i due si sono sposati sette anni prima).
L'altra vedova - la più sinceramente affranta e lacrimosa di tutte - è la giovane e rossa Amanda, vistosamente incinta, che piange calde lacrime per aver perso il marito, sposato solo sei mesi prima.

Kate, Jamie e Amanda non potrebbero essere più diverse e lontane: tutte sembra dividerle, dal carattere al conto in banca, dall'aspetto fisico all'età.
E se Kate desidera togliersi qualsiasi problema e noia legata all'odioso defunto, Jamie - che negli ultimi tempi aveva subodorato qualcosa di sospetto negli atteggiamenti strani e distaccati di Conrad, che però, quando c'era - cioè una settimana al mese - era comunque un buon padre per Gracie, ad essere addolorata è Amanda, che è convinta che le altre due siano ex mogli e che presto o tardi sbucheranno fuori gli atti di divorzio e lei sarà riconosciuta la vedova legittima.
Ma non è così semplice: anzitutto perché, a voler essere fiscali, la vedova vera è Kate, in quanto il suo matrimonio è precedente agli altri due (anche se il dubbio c'è ed è legittimo: e se quel farabutto avesse contratto altri matrimoni prima della stessa Kate?); però c'è la figlia primogenita, Gracie, che qualche diritto ce l'ha per forza, e presto nascerà anche il bimbo di Amanda...

A complicare le cose però è il sospetto che pesa sulle teste delle vedove, in particolare su Kate - che era quella con più motivazione per odiare, in 13 anni di matrimonio fasullo, Conrad - e che spinge lo detective Waylon Kramer a gravitare del continuo attorno a loro per capire se esse - insieme o individualmente - abbiano o meno a che fare con l'omicidio di Conrad Steele.

Intanto, le tre si ritrovano a convivere nel cottage, vicino a Bootleg, paesino agricolo del Texas, di proprietà del defunto.
Ognuna delle tre donne è certa di averlo ora ereditato. 
Ognuna sente di avere le proprie ottime motivazioni per voler trascorrere del tempo lì, in quel posticino tranquillo e immerso nella natura, prima di capire che ne sarà dell'eredità e a chi spetterà di diritto: Kate ha tutta l'intenzione di godersi un po' di riposo prima di succedere a sua madre nella compagnia petrolifera; Jamie vuole che la sua bimba stia qualche giorno in questo cottage in cui venivano entrambe insieme a quello screanzato poligamo di Conrad; Amanda è ancora nella fase in cui non accetta che il suo premuroso maritino fosse davvero un truffatore, e vorrebbe poter restare nel loro "nido d'amore" per ricordare i momenti felici passati insieme, aspettando il nascituro.

Inevitabilmente, le tre mogli si vedono come rivali e ciascuna non sopporta l'altra, per cui all'inizio l'umore si tutte e tre oscilla tra un'ostentata indifferenza a battibecchi e piccole scintille pronte ad esplodere.

Ma in cuor loro, sanno che l'unico da colpevolizzare è Conrad, che le ha usate, manipolate, umiliate, prese in giro: loro sono state le sue inconsapevoli vittime, essendo lui un'anima rozza e prepotente, sempre alla ricerca di qualche donna da spellare, economicamente o anche solo emotivamente, tanto per sentirsi forte e uomo.

Gli iniziali contrasti lasciano, di giorno in giorno, il posto alla voglia di conoscersi meglio e alle serate di chiacchiere e cenette veloci e gustose in veranda. 
In una situazione che ha dell'assurdo e che, in un paesino come Bootleg, è facile che diventi oggetto di pettegolezzi, tra allegre feste di paese e atmosfere country-west, tra le risate allegre e tenerissime della piccola Gracie (che forse è il vero collante tra le tre signore), tutte e tre scopriranno di voler dare una svolta alle loro vite.
Scatterà tra la tre "rivali" una solidarietà sincera e tenera che loro per prime vivranno con stupore, ma che le renderà sempre più unite e pronte a capirsi e a venirsi incontro.
Ognuna di esse vivrà il proprio percorso di crescita e di autoconsapevolezza; accetteranno i propri limiti ma diventeranno coscienti anche delle proprie potenzialità, imparando ad apprezzarsi come donne e ad aprirsi all'eventualità di innamorarsi ancora e, questa volta, di uomini con la U maiuscola, che le amino e le rispettino in toto.
Kate, Amanda e Jamie realizzeranno cosa davvero desiderano dalla vita,  cosa conta per essere serene, appagate e felici, che non è mai troppo tardi o troppo presto per liberarsi di insicurezze e paure, 
che ogni tanto un po' di sano istinto e di follia sono necessari per cogliere gli attimi di felicità che la vita ci offre, e che non c'è nulla di più eccitante che sentirsi libere: libere di flirtare come adolescenti, di sognare un lavoro diverso e più tranquillo, di fare un giro sulla ruota panoramica, di sentire l'erba fresca e soffice sotto i piedi nudi...

"...quest'estate rimarrà per noi l'estate in cui ci siamo liberate dalle nostre paure oltre che dalle nostre scarpe"


"Un'estate a piedi nudi" è una commedia romantica davvero molto gradevole, vivace ed ironica, una lettura fresca capace di donare ore di puro svago; c'è un pizzico di romanticismo, di giallo, di amicizia al femminile, le tre protagoniste sono descritte con sufficiente esaustività (Kate in particolare, essendo la principale protagonista); attraente (io le amo) l'atmosfera country (musica compresa); non manca il bell'uomo muscoloso e sexy che fa salire il sangue al cervello ad una delle tre vedove, cliché che solitamente non amo ma ok, qui ci sta: se porta il trattore e fa lavori di campagna è difficile che un uomo sia mingherlino e senza bicipiti notevoli, no? ^_-

L'unico neo, per quanto mi riguarda, è dato dalla traduzione, che non so... ha qualche difettuccio, a volte pare che le frasi dei dialoghi non abbiano molto senso.
Però a parte questo, mi è piaciuto molto leggere questa storia, lo stile è piacevolmente scorrevole e l'ambientazione texana ha il suo fascino.

Per quante hanno ancora giorni di vacanza e desiderano mettere in valigia letture romantiche ma non stucchevoli e con un dose di ironia e leggerezza, questo romanzo di Carolyn Brown potrebbe fare al caso vostro! 

8 commenti:

  1. Ciao Angela! Questo romanzo mi sembra davvero carino e interessante... nel leggere la recensione mi è venuto in mente il film "Tutte contro di lui", non so se lo conosci :-)

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    1. Sì, Silvia, ho capito a quale film ti riferisci!! Effettivamente... ;-)

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  2. Sembra un bel romanzo da leggere. Non troppo impegnativo e adatto alle vacanze...

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  3. Ciao Angela! Sembra una lettura piacevole! L'ambientazione texana mi sembra perfetta per l'estate! :)

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  4. Lettura di svago per chi ancora respira l'aria della vacanza. Sempre piacevoli da leggere le tue recensioni.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz