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sabato 27 novembre 2021

Libri in lettura (novembre 2021)



Cari lettori, cosa state leggendo di bello in questi giorni di fine novembre?

Io ho in lettura IL KILLER DEL LOTO (M. De Fazi), che ho presentato in QUESTO POST e altri due romanzi.

Uno appartiene al genere western ed è per me una sorta di "coccola letteraria autunnale"; non chiedetemi perché, è una cosa che dico andando "a sentimento" :-D 


IL GRANDE CIELO di Alfred Bertram Guthrie (Ed. Mattioli, trad. N. Manuppelli, 452 pp)


Boone è un ragazzo che vive nel Kentucky con la famiglia in un momento in cui tutti si stanno 
dirigendo a ovest per trovare fortuna. 
Vittima, con la madre e il fratello, delle violenze del padre, una sera reagisce e colpisce il padre alla testa. 
Consapevole di averlo ferito e forse ucciso, decide di scappare per raggiungere lo zio cacciatore. 
Lungo la strada verso St. Louis incontra Jim Deakins e insieme iniziano un lungo viaggio-odissea, alla ricerca della nuova frontiera ma anche del significato stesso di libertà. 

Il romanzo esce in libreria nella primavera del 1947. 
È il primo di una saga di sei volumi.




I RAGAZZI DELLA NICKEL di Colson Whitehead (Mondadori, trad. S. Pareschi, 216 pp).


Il movimento per i diritti civili sta prendendo piede anche nell’enclave nera di Frenchtown (Tallahassee) ed Elwood Curtis, un ragazzino abbandonato dai genitori e cresciuto dalla nonna, assimila tutte le massime e gli insegnamenti di Martin Luther King. 
Pieno di talento e molto coscienzioso, sta per iniziare a frequentare il college del posto, quando incautamente accetta un passaggio in auto. Ma per un ragazzo nero dei primi anni Sessanta, anche l’errore più innocente può rivelarsi fatale. Elwood viene spedito in un riformatorio chiamato Nickel Academy, la cui missione è provvedere a un’educazione fisica, intellettuale e morale così che il piccolo delinquente possa diventare un uomo onesto e rispettabile. Questo sulla carta. 
Perché nei fatti la Nickel Academy è un vero e proprio labirinto degli orrori. 

2 commenti:

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz