PAGINE

domenica 19 febbraio 2023

\\\ RECENSIONE /// UNA DONNA IN FUGA di Linda Castillo



La tranquilla vita in fattoria di una bella famigliola Amish viene travolta dall'incontro con una donna ferita e bisognosa di cure; è una poliziotta e sta fuggendo da qualcosa o da qualcuno che vuol farle del male.
Complice anche una fortissima nevicata, la donna non può che accettare l'accoglienza del capofamiglia e chiedere aiuto all'unica persona in grado di tirarla fuori dai guai: la vecchia amica e poliziotta Kate Burkholder.


UNA DONNA IN FUGA
di Linda Castillo



Ed. Piemme
trad. R. Salerno
315 pp
Painters Mill è una piccola e sonnacchiosa cittadina dell'Ohio dove dimorano molte famiglie Amish, tutti conoscono tutti ed è ancora possibile vivere un'esistenza placida, contrassegnata da un'ordinarietà che rende tranquilli e sereni.

Certo, i dolori e le tribolazioni non mancano e lo sa bene il giovane Amish Adam Lengacher, padre di tre bambini ancora piuttosto piccoli e vedovo da non molto tempo (la sua giovane moglie è morta dando alla luce il quarto figlio, deceduto anch'esso).
Ma la fede è un gran conforto e Adam sa che il buon Dio, che tutto conosce e a cui nulla sfugge, veglia su di lui e sulla sua famiglia; a un devoto fedele quale egli è spetta il compito di obbedire ai Suoi comandamenti e vivere una vita santa, in linea con i principi di fede Amish.
Perciò, quando questo padre di famiglia -  uscito nei boschi per un giro in slitta con i figli - trova un'auto finita fuoristrada nella bufera della notte prima e, non lontano, immersa nella neve, una donna - non ci pensa un secondo ad accorrere per dare aiuto.
La donna è ferita e sul punto di morire assiderata, ma ancora abbastanza lucida, tanto da puntare una pistola in faccia a quell'uomo che le sta offrendo il proprio aiuto. 

Debole e sanguinante, la donna non riesce ad opporre resistenza quando l'Amish la prende e la porta con il carretto a casa propria. L'uomo non sa chi sia costei, potrebbe essere pericolosa e creare problemi a lui, che ha dei bimbi da proteggere, ma la fede in Dio gli impone di prestare soccorso a chi è in difficoltà, offrendo ospitalità e rifugio. 

Fortunatamente, a dargli una mano ci pensa una vecchia conoscenza, una ex-Amish che ha "ripudiato" la propria comunità per uscirne e fare la propria vita "nel mondo": Kate Burkholder.

Kate è il capo della polizia di Painters Mill e ha vissuto parte della propria adolescenza in una comunità Amish; di quel passato ha molti ricordi (purtroppo non tutti piacevoli), che riaffiorano spesso nonostante siano passati non pochi anni da quando abbandonò la comunità; benché ormai non sia più una Amish, dentro di sé si sente legata a quel mondo scandito da una vita semplice, all'insegna della fede e di sentimenti buoni, rassicuranti, e a volte le manca.

Quando Adam la chiama perché lo raggiunga nella propria fattoria, Kate riassapora il tepore di un'esistenza nota e ormai distante, che ancora le smuove qualcosa; ma non c'è spazio né tempo per i sentimentalismi: in casa Lengacher sta accadendo qualcosa che stride con la pace che regna solitamente tra quelle mura.
E quel qualcosa ha un nome che spunta dal passato della stessa Kate: Gina Colarosa.
La donna ferita e soccorsa è lei, Gina, l'ex-compagna di scuola di Kate e anche ex amica, perché le due - entrambe in polizia - hanno avuto, da ragazze, un rapporto molto stretto, che però poi si è spezzato.
Ciascuna, negli anni, ha preso la propria strada e Kate, in particolare, ha lasciato perdere Gina dopo aver appurato come ella avesse scelto di accompagnarsi a poliziotti corrotti e senza scrupoli, finendo per compiere anche lei azioni illecite che, se rese note, avrebbero creato non poco scandalo in polizia.

Decidendo di tacere per non danneggiarla, Kate ha preferito tagliare ogni ponte con Gina... fino a quel giorno, in cui la rivede, dolorante e sfatta, sul letto di una camera della famiglia Lengacher.

Cosa l'è successo? Chi le ha sparato e perché? Gina si è forse cacciata nei guai, come suo solito? Se ne ha combinata un'altra delle sue, forse è ricercata dalla polizia stessa? E se si è messa in un brutto giro e ad inseguirla fossero dei criminali?
Se c'è una cosa che Kate non può permettere è che vengano coinvolti degli innocenti, ed è ciò che purtroppo potrebbe accadere, visto che si trova in casa di un Amish, con figli piccoli al seguito.

Parlando con Gina emerge pian piano la verità (la sua, quantomeno): qualcuno la vuole incastrare e, molto probabilmente, farla fuori in quanto testimone scomoda.

Testimone di cosa? La risposta è presto detta e risiede nel motivo per cui la stessa Kate, tempo addietro, si allontanò da Gina: il concreto rischio di mettersi in combutta con certi poliziotti i quali, avendo scelto la via dei soldi facili e arraffati con mezzi illegali, disonorano il distintivo che portano. Gina sa e ha visto troppe cose che non avrebbe dovuto vedere e sapere o, al massimo, su cui dovrebbe tacere.
Evidentemente il dubbio di questa gente è che Colarosa "canti", che denunci le malefatte dei colleghi, rovinando loro carriera e vita privata.

E questo, tali persone - che si sentono potenti e al sicuro - non possono assolutamente permettere che accada.

Certo, fin quando la neve continua a cadere copiosamente, rendendo impraticabili le strade e, a maggior ragione, quella che conduce alla fattoria dei Lengacher, Gina può dirsi abbastanza al sicuro: a prescindere da chi la stia cercando, è quasi impossibile che immaginino dove sia nascosta!

Ma non c'è da abbassare la guardia, Kate lo capisce benissimo: se ciò che l'amica le ha raccontato di alcune frange di polizia "malate" è vero, questa gente sa ciò che fa e come farlo: commettere crimini e uscirne puliti è roba loro, sanno come fare un "lavoretto" senza rischiare di uscirne colpevoli.

Colarosa è in pericolo e, finché è in casa di Adam, lo è anche lui con i suoi dolcissimi bambini.
Kate lascia intervenire il collega John Tommasetti (con cui c'è del tenero), del cui intuito e, soprattutto, della cui integrità, si fida ciecamente, ed entrambi cercano di trovare una soluzione, tenendo sempre presente, però, che di Gina Colarosa non ci si può fidare al 100%!
E se mentisse per cercare di uscire pulita da una situazione di dubbia moralità in cui finora è stata intenzionalmente coinvolta?

È un dilemma cui Kate, integerrima e professionale, non può sottrarsi, tanto più se tiene conto del passato di Gina e delle sue "cattive compagnie".

Intanto, in casa Lengacher, la vita prova a proseguire come sempre, per amore dei bambini, che non hanno idea del pericolo che può costituire quella forestiera carina e vivace.
Sì, perché Gina entra subito nelle grazie dei piccoli... e anche in quelle di Adam che, sarà pure un vedovo Amish ma resta anche un uomo giovane e sano, che sa riconoscere quando una donna è attraente.
E Gina lo è eccome: bella, seducente, ironica, espansiva, chiacchierona. Insomma, per il povero Adam quella donna è una vera e propria tentazione!

La neve, intanto, scende sempre meno e coloro che stanno dando la caccia alla donna in fuga, sono sempre più vicini.

In uno scontro che rischia di mietere vittime e con un ultimo colpo di scena, Kate farà di tutto per difendere i Lengacher e anche Gina, con la speranza che Gina meriti davvero tutta questa lealtà e amicizia...

Il thriller/poliziesco di Linda Castillo scorre con molta scioltezza, per scrittura, abbondanza di dialoghi, cambi di scena e alcuni flashback utili a chiarire aspetti del passato (in particolare inerenti l'amicizia tra Kate e Gina); ho ascoltato l'audiolibro e la voce della lettrice è stata espressiva e molto piacevole.

Consigliato a chi cerca un thriller sufficientemente avvincente il cui ritmo narrativo non è  sempre veloce e incalzante (più che altro lo diventa verso la fine, quando c'è più azione perché si sta arrivando alla soluzione) ma sa tenere comunque viva l'attenzione del lettore; per me  il contesto delle comunità Amish resta un elemento interessante e mi piace molto anche la protagonista, una poliziotta onesta e coraggiosa. 

2 commenti:

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz