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giovedì 20 aprile 2023

Segnalazioni e nuove uscite editoriali

 

Cari lettori,  buon giovedì!

Le segnalazioni editoriali di oggi sono in particolare per gli amanti dei gialli... ma non solo!

Il primo romanzo che vi presento è un “fantasy thriller", l'esordio letterario di Attilio De Pascalis, incentrato sui misteri della genetica e i prodigi della tecnologia. 



LONGEVITÀ FATALE
di Attilio De Pascalis



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Cosa pensereste se un uomo d’affari vi confidasse di aver scoperto l'elisir di lunga vita, che vi darebbe la possibilità di arrivare fino a 150 anni? E non arrivarci arrancando e vegetando, bensì in perfetta forma fisica e mentale e tutto questo grazie a una pianta rarissima. 

Intanto, la morte continua a mietere quotidianamente le sue vittime e cinque personaggi, all’apice del successo, muoiono in modo inspiegabile in diverse parti del mondo nell'arco di alcuni mesi: un imprenditore tedesco, una stilista belga, un avvocato inglese, un impresario italiano e una ricercatrice francese. 
Gli episodi si succedono da Portofino a Singapore, da Santorini a Capri, fino ai Caraibi. 
Queste morti viene archiviate come “decessi per cause naturali”, ma qualcuno non è d'accordo.
Un brillante analista dei servizi segreti, David, e una intraprendente giornalista televisiva, Liz, sospettano qualcosa e cominceranno a seguire un’ambigua pista fatta di singolari coincidenze, che li condurrà verso scoperte sempre più sconvolgenti.
Del resto, la longevità è un traguardo ambizioso, che affascina il ristretto club dei miliardari planetari, ma può risvegliare istinti.

"Longevità fatale" di Attilio De Pascalis, in tutte le librerie e sui portali online a € 18,50 e in ebook a € 9,99, Mind Edizioni, 240 pagine. Il libro sarà presentato al Salone del Libro di Torino, dal 18 al 22 maggio 2023.

L'autore.
Attilio De Pascalis abita a Milano. È un consulente di marketing e comunicazione.
Laureato in Scienze Politiche, ha iniziato la carriera come giornalista economico per "Il Sole 24 Ore". È stato direttore comunicazione in prestigiose imprese, a livello italiano e internazionale.
Autore di libri di management, è docente in seminari aziendali e in corsi di scrittura creativa. “Longevità fatale” è il suo primo romanzo giallo. Presto ne seguiranno altri.
"Scrivere è da sempre la base della mia attività professionale, presentando fatti e dati in maniera interessante", spiega Attilio De Pascalis, "Poi ho intuito che potevo creare intriganti trame per thriller. "Longevità fatale" è il primo di una serie di storie alle quali sto lavorando. In tutte c'è un cocktail di eventi reali o verosimili, con un pizzico di fantasia".

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Seconda uscita: una raccolta del maestro Camilleri (pubblicata per la prima volta nel 2002 ), abilissimo nel condurre l’intreccio, nello sviarci dalla strada principale per poi farci arrivare da un viottolo secondario alla soluzione che qui, a volte, ha un finale dolce-amaro.


LA PAURA DI MONTALBANO
di Andrea Camilleri

Sellerio Ed.
336 pp
15 euro
Fa da preludio Giorno di febbre. Un Montalbano febbricitante assiste a uno scippo e al ferimento di una bambina; un barbone corre a dare soccorso: nasconde un segreto ed è lì che risiede l’inabissamento di un giallo. 
La ricerca investigativa irrompe nel romanzo breve Ferito a morte: Montalbano  indaga sull'assassinio di uno spurcissimo strozzino, che tiene in casa come serva una nipote diciottenne e ha come esattore un pregiudicato. 
Si insinua veloce, nella trama del libro, Un cappello pieno di pioggia: è proprio un cappello a consentire allo sbigottito Montalbano, in trasferta a Roma, di favorire la cattura di uno spacciatore. 
Il quarto segreto vede in azione un Montalbano che segretamente collabora con i carabinieri; e, senza la sua squadra, ma con l’aiuto esclusivo di un Catarella «affelicitato», porta a termine l’indagine sulla morte di un misterioso muratore e sulle attività di un costruttore mafioso. 
Segue, con La paura di Montalbano:  il commissario salva una donna sospesa su uno «sbalanco». 
Davanti alle provocazione di Livia, che lo accusa di non spingersi oltre le «prove» nelle sue investigazioni, proibendosi di scendere negli «abissi dell’animo»,  
Montalbano confessa di avere «scanto». Sapeva che, «raggiunto il fondo di uno qualsiasi di questi strapiombi, ci avrebbe immancabilmente trovato uno specchio». 
Conclude il libro Meglio lo scuro. Sulle prime un iluttante Montalbano non vuole affrontare il caso: è un caso del 1950, c’è una confessione in punto di morte, un veleno che non è veleno; un omicidio che non è omicidio. La verità che scopre, dopo tanti anni dai fatti, è diventata superflua. Anzi, la sua «luce» può risultare inutilmente ustionante.


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L'ultimo libro di cui vi faccio la segnalazione non appartiene al genere giallo-thriller, ma è un libro che parla di donne:


MONICA E LE AL...3
di Ernesto Gallarato 



TraccePerLaMeta edizioni
 Anna Maria Folchini Stabile
(p
refazione e curatore)
260 pp
€ 20
 Un libro intrigante, con due titoli, due impaginazioni uguali e contrapposte: "Monica e le al...3", ma anche "Altre donne", in cui l’autore, basandosi su storie vere, confidenze ricevute ed esperienze personali, raccoglie racconti sul tempo che viviamo, senza sconti, indagando sul mondo femminile composto da donne moderne in bilico tra il demone e l'angelo e per ogni racconto il limite di demarcazione è sottile. 

Afferma l’autore: “è un po’ il report incuriosito e divertito di ciò che ho osservato, un po’ il diario di un viaggiatore (non di un turista!) che sta esplorando un territorio per lui sconosciuto, un po’, anzi soprattutto, la mia dichiarazione d’amore al “femminile “, di cui le donne sono le principali, ma non le uniche, portatrici. Secondo me, è l’unica cosa che potrà salvarci dall’autodistruzione.”


2 commenti:

  1. Il primo libro "Longevità fatale" sembra spiccare sugli altri almeno per i miei gusti. Anche perchè Montalbano proprio non mi va.

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    1. Ciao Daniele! vero, ha una trama intrigante!
      Montalbano a me piace, però ti confesso... di non aver mai letto i libri della serie di Camilleri; lo amo più che altro attraverso la serie tv :-D

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz