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martedì 30 aprile 2024

RECENSIONE: I MUSICANTI DI ROMA di Massimo Ricciardi [ Review Party ]



Nei locali di una vivace Roma dei giorni nostri, c'è chi cerca di sfondare nel mondo della musica underground, che sia il manager in cerca di nuovi talenti o il cantante emergente che vuole sfondare o la band sconosciuta che ha degli inediti chiusi in un cassetto finora rimasto chiuso.



I MUSICANTI DI ROMA
di Massimo Ricciardi



277 pp
10.40 euro
Giulio Bambucci è un liutaio che riesce a fatica a tirare avanti con ciò che guadagna; tenta di risollevarsi acquistando un locale e mettendo in piedi un'etichetta musicale indipendente, con cui contribuire a diffondere bella musica, ma bella davvero e non le canzonette commerciali che vanno per la maggiore ma che, se cerchi sostanza, ti accorgi che non ce n'è.

Il giorno in cui va a vedere un locale che sembra fare al caso suo, conosce un giovanotto, tale Emilio Renetta, che di lì a pochi a giorni diverrà un amico, oltre che un suo dipendente.

Giulio ed Emilio si rimboccano le maniche per cercare di scritturare dei cantanti validi con cui cominciare ad avviare seriamente l'attività, ma attorno a loro c'è un mare di squali, ben più grossi e avidi, che non hanno intenzione di lasciare loro spazio ma, semmai, di divorarli.

Nonostante tutto, Giulio e il suo fido aiutante convincono un cantautore promettente, il cui soprannome - Malandrino - è già tutto un programma, a lavorare con loro.
Malandrino ha un bel caratterino e, soprattutto, è restio a seguire regole e consigli, per non parlare, poi, della puntualità e serietà quando si tratta di andare agli appuntamenti di lavoro! Un ritardatario cronico, che neppure si sogna di scusarsi ma, anzi, si irrita se viene rimproverato.

Quando il contratto sembra pronto per essere firmato (con tanto di clausola rescissoria vantaggiosa per l'etichetta discografica), ecco che l'avvocato di Malandrino (che tra l'altro è sua madre) si appella a presunti cavilli, per spingere il legale assoldato da Bambucci a modificare il contratto.

Ma se Giulio crede che le rogne sul contratto del talentuoso ma capriccioso Malandrino siano il suo più grande problema, si sbaglia di grosso, perché nell'arco di pochi giorni la sua placida esistenza verrà vivacizzata da una serie di eventi e personaggi bizzarri e buffi.

Tanto per cominciare, Francesco Diamante (ex-compagno di scuola di Bambucci), anch'egli a capo di un'etichetta musicale già ben avviata e molto nota a Roma - e che ha tra le sue file cantanti e musicisti molto bravi e che fatturano parecchi soldini -, gli rifila un bel tiro mancino, soffiandogli da sotto il naso un cantante...

E dentro casa, Giulio non vive più sereno e senza pensieri che al lavoro: la sua compagna, Zoe, è una convinta e devota animalista e questo la induce a portarsi a casa (che, per inciso, è casa del fidanzato) gatti e cani soli.

Per carità, non che Giulio non ami gli animali, ma c'è quel benedetto gatto nero, Pongo, che combina un sacco di guai e, se l'uomo tenta di fare amicizia con una carezza, la bestiola lo graffia.
Per fortuna c'è la cagnetta Birba, simpatica, giocherellona e affettuosa; proprio grazie a lei, Giulio conosce una bella ragazza, Elena, che lavora in un negozio di toelettatura per cani.
Tra i due scocca una spontanea simpatia praticamente dai primi momenti.
Peccato, però, che Giulio sia fidanzato...

Beh, vero è che con Zoe non è che proprio, ultimamente, stia vivendo una relazione soddisfacente: lei è distratta, assente in tutti i sensi ed è sempre super impegnata con i suoi amici e volontari di un'associazione animalista, tra cui spicca una sorta di "guru", un certo Miguel, un mezzo spagnolo esaltato, dalla parlata decisamente buffa e pure un po' irritante.

Sarà proprio a partire da una assurda mission impossible di tipo animalista, organizzata dal furbo Miguel, che la casa di Giulio si troverà piena di rumorosi ospiti (umani e non solo) e la sua etichetta discografica si arricchirà di inusuali e virtuosissimi talenti che potrebbero rivelarsi un vero colpo di fortuna a livello professionale.

Ma non sempre le cose vanno come speriamo... e non è detto che sia necessariamente un male!

"I musicanti di Roma" è un romanzo divertente, che regala molti momenti allegri e spensierati, grazie ad una scrittura che scorre senza intoppi e rallentamenti, a un ritmo vivace, a un susseguirsi di eventi bizzarri e, soprattutto, grazie alla presenza di personaggi (sia umani che animali) che danno vita a dinamiche piene di sorprese e comicità.

Il filone principale che attraversa tutto il romanzo è sicuramente la musica e, nello specifico, quella underground romana; è forte la ricerca, da parte del protagonista, di poter produrre un tipo di canzoni e di cantanti che facciano musica autentica, libera dalle imposizioni delle grandi case discografiche, lontana dalla musica mainstream, che vende tanto e fa ascolti, è vero, ma i cui pezzi, poi, si assomigliano tutti, col rischio di appiattire la produzione musicale contemporanea, riducendola a qualcosa di meramente commerciale, priva di una vera identità e di originalità.

Oltre all'ambito musicale - e al fatto che c'è sempre qualcuno più furbo e con più soldi che vuol fare le scarpe ai "pesci piccoli" -, tra queste pagine leggiamo di rapporti di amicizia, di relazioni sentimentali e, soprattutto, dei legami tra gli esseri umani e gli animali, la cui presenza, in questo romanzo, crea situazioni decisamente simpatiche e briose.

Una lettura che sa intrattenere amabilmente il lettore, regalando non pochi sorrisi.




Ringrazio Elisa dell'Ufficio Stampa di "Saper Scrivere" per avermi coinvolto nel Review Party (iniziato ieri) dedicato a I MUSICANTI DI ROMA e vi rimando alla prossima tappa.


29 aprile: Paper Purrr
30 aprile: Chicchi di pensieri
2 maggio: Lilith Hendrix
3 maggio: AnnaEsposito68
10 maggio: Milioni di particelle

8 commenti:

  1. Ciao Passata a trovarti ed a farti un saluto, Non so come sia questo libro, sicuramente può avere i suoi meriti, non conosco ne libro ne autore ma il titolo non è per niente originale, troppo preso dalla vecchia favola dei Musicanti di Brema . . . Buon martedì e sereno mese di Maggio in arrivo

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    1. Ciao Arwen grazie per essere passata :))

      E' un'autopubblicazione, ci sta che in tanti non la conoscano; circa il titolo, credo sia un rimando esplicito alla favola da te citata, in quanto gli animali in questo romanzo hanno un ruolo non marginale ;-)
      Buona giornata <3

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  2. Ciao Angela, l'autore, che si è auto pubblicato, ha tutta la mia stima.
    Non è facile farsi notare nel mondo dell'editoria, quindi, brava ad avergli fatto pubblicità.
    Un saluto 😘

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    1. È proprio così e infatti sono anni che cerco di contribuire a dare più visibilità a tanti autori emergenti che si autopubblicano.
      Un caro saluto 😘

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  3. Una storia stravagante che ci porta a riflettere su temi importanti. Hai stuzzicato la mia curiosità con la tua dinamica e raffinata recensione. Buon primo maggio :)

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    1. Grazie Aquila, e buon primo maggio a te (⁠ ⁠ꈍ⁠ᴗ⁠ꈍ⁠)

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  4. Interessante e originale soprattutto per l'abbinamento fra musica e animali. Mi sembra una storia gradevole, me la segno. Grazie Angela, buona giornata! :o)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz