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sabato 1 giugno 2024

GUERRA di Khrystyna Gryshko [ RECENSIONE ]

 

GUERRA è una raccolta di poesie (pubblicata da Bertoni Editore, 2021) della scrittrice ucraina Khrystyna Gryshko.

Come suggerisce il titolo stesso della silloge poetica, centrale è il tema della guerra come evento che

Bertoni Ed.
84 pp

porta inevitabilmente morte e devastazione, non solo fisiche ma ancor prima morali, emotive, psicologiche; la guerra provoca la morte delle speranze, delle illusioni, dei sogni, distrugge giovani vite in un attimo, stronca relazioni e amori, mai più tornati a casa.


Ai bombardieri
che l’altro ieri
hanno versato
non il latte
ma il sangue
innocente,
della povera
gente.
Si sente
il boato.
Non di nuovo.
Ti prego:
non di nuovo…


Non c'è conflitto che non causi povertà, desolazione e in tempi come i nostri, dominati dal progresso in ogni campo, il fatto che ci siano le guerre è una chiara dimostrazione di come i passi avanti nella scienza, nella tecnologia ecc..., non vadano di pari passo con il progresso morale ed etico, anzi: le vite umane non sono tenute in nessun conto, il che annienta e mortifica ogni pretesa di progresso di qualsiasi tipo.

Ovunque guerra, ovunque fucili,
le bombe esplodono sopra i civili,
ovunque si spezzano le vite umane
e le preghiere sono più vane.


Ma le guerre non sono solo quelle tra due Paesi: ogni giorno, che viviamo su questa Terra, ha in sé una qualche forma di conflitto:


Ogni giorno aprendo i nostri occhi assonnati
senza saperlo ci prepariamo alla guerra
della scelta fra il bene e il male innati
presenti dall'inizio sulla Terra.


Non solo, ma ci sono anche le guerre private, che siano quelle con i propri cari o quelle con persone che hanno provato a farci del male.
A tal proposito, nelle note biografiche, l'autrice racconta come, ad es., i rapporti con la madre si siano deteriorati quando ella l'ha condotta dall'Ucraina (dove Khrystyna viveva con i nonni in un villaggio) in Italia; la poetessa aveva allora 13 anni e per lei sua madre era quasi una sconosciuta; nel nostro Paese, inoltre, Khrystyna ha sperimentato sulla propria pelle cosa voglia dire essere bullizzati e non essere accettati.


Ma, come non di rado accade, dalle esperienze negative e dal dolore, possono nascere pensieri, progetti, sogni, aspirazioni che, nel caso dell'autrice, hanno trovato spazio "sulla carta", per diventare racconti, poesie, fiabe.

In questo versi non manca l'Amore, sentimento di sovente accostato a stati di malinconica, rimpianti, tristezza; frequenti anche i riferimenti all'inquietudine, alla stanchezza del cuore al cospetto e al pensiero della guerra; i pensieri, le paure, i sospiri salgono fino al cielo come preghiere per raggiungere Dio, destinatario di suppliche che, si spera, siano ascoltate.


Dio almeno ci deve salvare
e io gli grido dicendogli “Vieni!”
poiché di sgomento ormai siamo pieni.
Ma Egli al solito tace e giace
e noi continuiamo più in guerra che pace.



Le poesie possono avere rime baciate o alternate ma, al di là dell'aspetto formale, "tecnico",  ciò che mi resta principalmente impresso di questa raccolta è la sensazione di aver letto dei versi onesti, lucidi nella loro visione della realtà, nel racconto della guerra e di ciò che essa provoca di negativo, nello sguardo vòlto all'essere umano e alla sua capacità di sperare e di tentare di rinascere nonostante le rovine e la morte attorno a sé, e la poesia (ma possiamo dire la scrittura, in generale) può costituire sicuramente un nobile mezzo per non soccombere e, anzi, per continuare a vivere facendo sentire la propria voce.


Io con rima
creo guerra di parole;
di immagini che sole
sono niente,
ma insieme
arma potente!


Ringrazio l'autrice per la copia digitale della raccolta e non mi resta che invitarvi a leggerla.

4 commenti:

  1. Ciao Angela, grazie di averci fatto conoscere alcune poesie della scrittrice ucraina Khrystyna Gryshko, che personalmente non avevo mai sentito nominare.
    Buona festa della Repubblica 🇮🇹

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  2. Grande recensione,scelta perfetta di cosa recensire e poesie che toccano le corde dell'anima

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz