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giovedì 4 luglio 2024

🌺 RECENSIONE 🌺 IL GIARDINO DEGLI INCONTRI SEGRETI di Lucinda Riley


Conoscere la storia di un passato nel quale affondano le proprie radici è una tappa fondamentale per la protagonista, che riuscirà a trovare anche la forza per rinascere dopo una grave perdita e aprire il cuore a un futuro ancora tutto da scrivere e da vivere.




IL GIARDINO DEGLI INCONTRI SEGRETI
di Lucinda Riley


Giunti
trad. L. Maldera
590 pp
Julia Forrester è una donna a cui la vita ha dato tanto ma a cui ha richiesto molto di più; pianista di successo internazionale, si è rinchiusa nel proprio dolore dopo aver perduto i due amori della sua vita, il marito Xavier e il figlioletto di due anni Gabriel, morti in un incidente stradale.

È un anno che Julia ha praticamente smesso di condurre una vita sociale, scegliendo la solitudine nei luoghi in cui è cresciuta ed è stata felice; si è presa un tempo di ritiro anche da lavoro ed è venuta, infatti, a vivere nel Norfolk, in un cottage isolato, senza tv né vicini di casa invadenti; a trovarla va solo la sorella maggiore Alicia, che cerca in tutti i modi di spronarla a tornare a vivere e a non continuare a macerare nel proprio, seppur immane e comprensibile, dolore.

Benché riconosca la bontà delle intenzioni della sorella - da sempre vista da Julia come la donna/mamma/moglie/figlia/sorella perfetta -, la stessa è molto irritata dalle sue continue attenzioni e pressanti premure; preferirebbe essere lasciata in pace e non sentirsi chiedere costantemente: Hai mangiato? Hai messo il naso fuori casa? Come ti senti oggi?

Eppure, c'è una proposta di Alicia che smuove Julia dall'apatia in cui è sbarrata: fare un salto nella tenuta di Wharton Park, l'incantevole dimora della famiglia Crawford.

Julia è affezionata a quella villa immensa e circondata dal verde in quanto era una meta da lei frequentata durante l'infanzia; suo nonno Bill, infatti, era il giardiniere di fiducia dei signori Crawford e, nel prendersi cura del giardino, amava in particolare coltivare le orchidee, "creando" anche degli ibridi rari e bellissimi.

Pensare a Wharton Park infonde serenità e benessere nella mente di Julia, che ripensa a quando, tanti anni prima - lei era poco più che una bambina appena rimasta orfana di madre - aveva provato l'ebbrezza di suonare il pianoforte dei padroni di casa, su sollecitazione di un loro nipote, il giovanissimo Christopher (Kit).

E nel recarsi nella tenuta, Julia si imbatte proprio in Kit, ormai un uomo affascinante e gentile come un lord, sinceramente entusiasta all'idea di rivederla.
Julia scopre che la villa è purtroppo in vendita perché Kit - l'erede più vicino - non riesce a gestire i costi per mantenerla e sistemarla..., per cui il destino della casa è finire in mani più "larghe" e ricche.

Dopo essersi ritrovati, Kit e Julia iniziano a vedersi spesso e traggono una grande gioia nella reciproca compagnia, il che manda Julia in confusione, essendo lei una moglie e madre in lutto che ancora soffre per la morte dei suoi cari.

A legarla sempre più Kit ci pensa il ritrovamento (all'interno di Wharton Park), da parte di lui, di un diario risalente al 1940 e che pare fosse appartenuto a nonno Bill.
Incuriosita oltre misura, Julia - accompagnata dall'inseparabile Kit - va a trovare nonna Elsie, che ha trascorso la propria vita accanto all' amato marito; l'anziana donna è pronta a rivelare la vera storia che si cela dietro quel diario e che è stata finora tenuta segreta.
Anzitutto, quel diario non è stato scritto da Bill, bensì da lord Harry Crawford, il proprietario di Wharton Park, morto da diversi anni.

Ciò che emergerà dalla lettura di quel memoriale e dalle parole di Elsie sarà una lunga storia che è cominciata in Inghilterra per poi interrompersi nell'assolata e stupenda Thailandia (durante e poco dopo il secondo conflitto mondiale) e infine tornare nuovamente lì, nel grigio e rigido Norfolk.

Una storia di famiglia, di amori, di inganni e segreti.

Ed è così che, anche in questo come negli altri suoi romanzi, Lucinda dà al lettore una storia parallela a quella principale; una serie di personaggi e vicende collocate nel passato e che sono il punto di partenza per comprendere il presente.

Conosciamo così i Crawford: lady Adrienne e suo marito Christopher Crawford, il loro unico figlio Harry e la giovane Olivia, che cattura le simpatie di Adrienne tanto da indirizzare Harry verso la ragazza, affinché la sposi e dia un erede a Wharton Park.
Soprattutto tenendo conto del fatto che i rumori di un'imminente guerra si fanno sempre più vicini e forti e se, Dio non voglia, ad Harry dovesse accadere qualcosa sul campo di battaglia, che almeno lasci un erede ai Crawford...!

Harry sposa Olivia, così carina, educata e sinceramente interessata alla tenuta: lei è la moglie ideale e sarà sicuramente anche una buona madre; piace alla mamma dello sposo, per cui questo matrimonio ha la benedizione di tutti.

Olivia, inoltre, è davvero innamorata di Harry, lui glielo legge negli occhi e la cosa gli fa senza dubbio piacere.
Ma Harry ama Olivia?

Le prime difficoltà coniugali sorgono immediatamente e la guerra non fa che peggiorare le cose e allontanare - fisicamente e non solo - Harry dall'Inghilterra, da Wharton Park e dalla sua Olivia.

Fatto prigioniero dai giapponesi, Harry vivrà la drammatica esperienza della prigionia in mano nemica e, seppure tra mille privazioni, la splendida terra thailandese (in cui lui e il suo buon giardiniere e amico, Bill, sono costretti a stare, anche dopo essere stati liberati, a causa di brutte condizioni di salute) sa offrire una nuova vita a lord Crawford, che farà un incontro speciale in nome del quale sarebbe capace di rinunciare alla vita precedente in Inghilterra.

Ma non sempre il destino prende le strade che vorremmo e i doveri, si sa, vengono prima dei piaceri.

Harry tornerà a Wharton Park per fare ciò che è chiamato a fare ed essere: il signore di una tenuta in cui ha lasciato non solo la famiglia, ma anche dei dipendenti, che devono essere guidati e stipendiati.

L'infelicità e la frustrazione sono dietro l'angolo e ogni luce di serenità e gioia fuggirà per sempre da Wharton Park.

La storia che Elsie racconta - con l'ausilio del diario di Harry - a sua nipote e a Kit, sconvolge Julia in quanto apprende un aspetto del proprio passato, delle proprie origini, che non conosceva e che mette in discussione le poche certezze che aveva circa sé stessa, la propria identità, le proprie radici famigliari.


Affrontare il passato è solo una delle sfide che Julia dovrà attraversare; il suo presente, infatti, è sconquassato anche dal ritorno improvviso e sconvolgente di una persona che la getterà nuovamente in un baratro di confusione e dolore dal quale lei dovrà decidere come  uscirne, ma non sarà sola: chi l'ama c'è e l'aiuterà a ritrovare sé stessa e la propria strada.
Una strada costellata dalle splendide orchidee di nonno Bill e che conduce verso un amore genuino e sincero e verso una villa antica e maestosa che le ha sempre trasmesso quella pace di cui Julia ha disperatamente bisogno.

"Il giardino degli incontro segreti" è un romanzo appassionante, in cui ho ritrovato le tematiche e gli elementi sempre presenti nei libri di Lucinda Riley e che personalmente me la fanno tanto apprezzare:

  • l'importanza della famiglia: quella "nota", in cui si è cresciuti, e quella "segreta", da scoprire attraverso la lettura di documenti e memorie del passato e attraverso i...
  • viaggi: solitamente essi portano la protagonista in paesi esotici, dove ci si confronta con culture differenti, opposte ma altrettanto arricchenti; ovviamente è un viaggio anche interiore, necessario per ritrovare sé stessi, per conoscersi meglio e per affrontare sfide personali utili alla propria crescita.
  • la scoperta delle proprie vere radici: la protagonista è costretta dagli eventi a mettere in discussione ciò che è per scoprire la verità su sé stessa e sulla sua vera famiglia.
  • l'amore: le storie d'amore viaggiano su binari paralleli, separati da anni e chilometri ma in qualche modo trovano, negli eventi del presente, una loro fine e una loro ragione;
  • la presenza di inganni, bugie, segreti, che sono stati tenuti chiusi a chiave per decenni ma che adesso devono essere svelati, raccontati, perché la ricerca della verità circa ciò che è successo è la chiave centrale e imprescindibile per comprendere l'oggi.

Anche questo romanzo è super promosso e mi ha regalato ore ricche di emozioni.


9 commenti:

  1. Ciao Angela, anche a me è piaciuto molto questo romanzo, un po' come tutti quelli della Riley, tanto che sono già molto curiosa di leggere quello che uscirà postumo a settembre :-)

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  2. Lo avevo regalato a mamma qualche anno fa. Lo aveva adorato, ricordo!

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  3. Ciao Angela, è un genere che non sono solita leggere, però grazie alla tua recensione la storia mi ha incuriosita molto.

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  4. Ciao Angela, come sempre leggerti è un piacere e anch'io, come Fra, inizio a pensare che sia giunto il momento per dedicarmi a letture divere dal genere che prediligo. Un caro saluto :)

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    1. Io anche amo I thriller e i gialli però spesso mi piace alternarli con letture meno "cupe", per non parlare del fatto che ci sono momenti in cui ho proprio bisogno di romanzi leggeri (⁠◕⁠ᴗ⁠◕⁠✿⁠)
      Ciao Aquila

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz