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lunedì 14 ottobre 2024

Viaggiare leggendo... a Salem

 

L'ultimo romanzo terminato e recensito sul blog è LA RAGAZZA CHE RUBAVA LE STELLE dell'autrice statunitense Brunonia Barry, che è solita ambientare le proprie storie nella località in cui vive, vale a dire Salem, in Massachussets.


Diamo insieme un'occhiata al "dietro le quinte" del romanzo, con particolare riferimento proprio a Salem (definita dalla Barry "città di streghe e di pirati") e dintorni.


SALEM

Fondata nel 1626, sei anni dopo lo sbarco dei pellegrini a Plymouth, è celebre soprattutto per i processi alle streghe che si tennero tra il 1692 e il 1693.
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In seguito alle accuse di un piccolo gruppo di ragazze, centinaia di persone innocenti furono  imprigionate in quanto ritenute in combutta col diavolo; decine di esse vennero condannate a morte per stregoneria.


Tutto ebbe origine dalla novenne Betty Parris e da sua cugina Abigail Williams, di 11 anni, che da un certo momento  iniziarono a comportarsi in modo molto strano: strisciavano sul pavimento, si nascondevano sotto i mobili, si contorcevano, urlavano e lanciavano oggetti; non sapendo trovare una causa logica a tali comportamenti (dopo un attento esame medico), essi furono attribuiti a stregoneria.

Quando il pastore Samuel Parris chiese alla figlia e alla nipote chi avesse praticato loro l'incantesimo che le tormentava, le ragazzine menzionarono altre donne - Sarah Good, Sarah Osborne e Tituba, la schiava e domestica dei Parris - e ben presto il villaggio di Salem fu preso da una vera e propria isteria collettiva, che diede il via alla caccia alle streghe.
Secondo la documentazione del'epoca, furono impiccate diciannove persone (la ventesima vittima morì a causa della tortura dello schiacciamento del corpo con i pesi), ma altre morirono in prigione in attesa del processo e oltre duecento persone ebbero la reputazione irrimediabilmente rovinata. 

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Purtroppo, nessuno degli accusatori rese mai conto o pagò per le proprie calunnie.

Già nel 1695 i magistrati di Salem furono aspramente criticati per aver perseguitato e condannato a morte degli innocenti e tra il 1700 e il 1703 furono presentate istanze per l'annullamento delle condanne e la riabilitazione degli imputati; nel 1711 fu autorizzato il risarcimento alle famiglie delle persone uccise ingiustamente.




BAKER'S ISLAND

Baker's Island (l'origine del nome non è nota) è situata nel porto di Salem, a quattro miglia dal molo di Salem Willow e a tre miglia da Marblehead; è lunga mezzo miglio e larga un terzo di miglio e comprende 55 acri ed è famosa per il suo faro utilizzato per la navigazione.
Nel 1678 la città affittò l'isola a un certo John Turner, che vi costruì una casa estiva. L'isola rimase alla famiglia Turner fino al 1770; ai nostri giorni, ci sono circa 60 case estive su quest'isola privata.


(https://pin.it/2Wxpomrli)




Curiosità: L'isola di Smuttynose

"...fu menzionata l'isola di Smuttynose, un altro narratore si fece avanti per raccontare dei famosi omicidi che vi erano stati commessi con un'ascia nel lontano 1873. Due donne erano state massacrate sull'isola, mentre una terza era riuscita a sfuggire all'assassino nascondendosi fra le rocce fino al mattino dopo. Il fatto aveva ispirato molti libri, fra i quali il best seller Il peso dell'acqua di Anita Shreve...".


C'è un passaggio del romanzo in cui vengono citati gli omicidi avvenuti nell'isola di Smuttynose; menzione che mi ha incuriosita e che mi ha spinta a cercare notizie in merito.

L'isola in questione è situata al largo della costa del New Hampshire, nel Maine, ed è parte di un arcipelago di nove piccole isole, meglio note come Isole di Shoals.
 
Le due donne, vittime di una feroce mano assassina, erano Karen  Christensen e sua cognata Anethe (moglie del fratello Ivan), di origine norvegese.

Karen era la sorella di Maren, a sua volta sposata con John Hontvet; la coppia era emigrata dalla Norvegia negli Usa in cerca di fortuna; a loro ben presto si unirono la sorella di Maren, Karen, il loro fratello Ivan (con la moglie Anethe) e il fratello di John, Matthew.
Questa bella famigliola viveva di pesca e nel 1872 accolsero in casa un pescatore di nome Louis Wagner che, in cambio di vitto e alloggio, faceva dei lavoretti per gli Hontvet.

La notte del 5 marzo 1873 John, Matthew ed Ivan, per ragioni di lavoro, dovettero assentarsi da Smuttynose, per cui non tornarono a casa e le loro mogli restarono da sole, senza gli uomini.

Louis Wagner era rimasto a terra e pare che quel giorno avesse chiesto a John più volte se realmente non avrebbe fatto rientro quella sera.

Avendo saputo che il marito avrebbe come minimo fatto tardi, Maren lasciò la cena in caldo per gli uomini e si mise a letto; così fecero anche la sorella e la cognata, senza però assicurarsi di chiudersi bene dentro.

Ma nel corso della notte un estraneo entrò in casa e non era né John, né Ivan e né Matthew, tant'è che il cane abbaiava furiosamente.

Proprio mentre Karen urlava al cane di smettere di abbaiare, sentì sua sorella gridare “John mi sta uccidendo” (il che, ovviamente, farebbe pensare che colui che poi verrà accusato, cioè Louis Wagner, non c'entri nulla con gli omicidi).

Maren e Anethe dormivano in una stanza al piano inferiore, mentre Karen, in visita da Appledore, dormiva su un letto fatto con delle sedie in cucina vicino alla stufa.

Louis Wagner si intrufolò nell'abitazione degli Hontvet verso le 1:07 di notte.

Al sentirla urlare, Maren cercò di raggiungere Karen, ma l'assassino aveva bloccato la porta con un bastone; anche Anethe fu colpita (con un'ascia) mentre era corsa fuori per fuggire, e Maren la sentì gridare "Louis. Louis. Louis".

Maren poi riuscì a raggiungere sua sorella Karen, che però era ferita gravemente e non poteva scappare, cosa che fece Maren, uscendo dalla finestra a piedi nudi assieme al cane appena in tempo. 
Louis, infatti, era lì lì per raggiungerla ma ottenne solo di colpirla con una sedia.
Da lontano, riferì  Maren, vide una lanterna accendersi in casa, poi udì le ultime grida di Karen.

La sopravvissuta si nascose tutta la notte dietro delle rocce e in seguito accusò il pescatore Louis Wagner del duplice omicidio.
L'uomo fu condannato a morte per impiccagione e la condanna fu eseguita nel giugno 1875.
Si dichiarò innocente fino all'ultimo istante e in tanti, sia a quel tempo che successivamente, credettero alla sua innocenza.

Adesso sono curiosa di leggere Il peso dell'acqua.


E per oggi è tutto ^_^





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4 commenti:

  1. Ciao Angela, ho letto il tuo post con molto interesse. Salem è sicuramente un luogo che affascina e ho adorato conoscere la sua storia stando comodamente seduta sul mio divano. Grazie per questo viaggio alla scoperta di Salem :)

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    1. Vero, anche se purtroppo, non di rado, dietro un passato ricco di storia ci sono le nefandezze dell' uomo :⁠-⁠\
      Ciao Aquila e grazie 😚

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  2. Ciao Angela, bel post. Stephen King ha ambientato un romanzo e diversi racconti a Salem, diminutivo di Jerusalem's Lot: un paese immaginario situato nel Maine e infestato da vampiri assettati di sangue umano... È il mio libro preferito 😍
    A presto, un abbraccio 😘

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    1. Uh interessante!! Grazie per questa chicca ❣️
      Un abbraccio a te

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz