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venerdì 13 giugno 2025

Recensione || SFUMATURE di Alessio Falavena



Tre persone di diversa età, giunte a una fase della vita in cui si sentono smarrite, piene di incertezze, timori, dubbi, in un arco di tempo piuttosto breve, in una sera e in una piazza come tante, si ritrovano a condividere pochi ma significativi attimi che li faranno sentire in qualche modo uniti, intrecciati, fino a fondersi in qualcosa di nuovo e complesso.


SFUMATURE 
di Alessio Falavena



Ed. Scatole parlanti
104 pp
15 euro
"...tutti sono, in fondo, l’unione degli incontri con le persone che incontrano."


David ha appena lasciato il proprio impiego in un'azienda in cui lavorava da sette anni per inseguire il sogno di scrivere canzoni; lui ama mettere nero su bianco ciò che prova e pensa, e farne una canzone, una melodia che qualcuno suonerà e delle parole che una cantante canterà al posto suo.

Valentina è una ragazza che fa la commessa in un negozio di abbigliamento ma è un'attività che trova impersonale, verso la quale non sente alcun entusiasmo. Nonostante la giovane età, è un tipo solitario con scarsa vita sociale e questo le sta bene.
Attualmente, vive ogni giorno, da mesi, con la sensazione di correre e restare sempre nello stesso punto.

Andrea ha passato i quaranta, ha un matrimonio naufragato alle spalle e una grande amarezza nel cuore a causa di questa relazione finita, i cui strascichi ancora gli pesano sul cuore.

I tre non si conoscono, pur abitando nella stessa città, e una sera le loro strade si incrociano, per pura casualità in una piazza.

Quella sera accade qualcosa che costituirà per i due uomini e per la ragazza una sorta di spartiacque, un momento cruciale dopo il quale nelle loro vite cominceranno a maturare nuove consapevolezze su sé stessi e il modo in cui stanno conducendo le proprie esistenze.

Andrea, in particolare, è colui che mette in atto una condotta che lascia gli altri due sgomenti, perplessi e, per alcuni secondi, impauriti; sì, perché egli si sente arrabbiato, furioso con sé stesso e con il mondo intero e istintivamente questa furia rischia di esplodere proprio al cospetto di quei due estranei. 

Nasce una scintilla di tensione tra Andrea e Valentina, la quale sta passando per quella piazza, e la ragione è di per sé piuttosto futile; ad essa assiste David, che si intromette "a difesa" di Valentina e ambedue diventano oggetto della rabbia (immotivata ed esagerata) di Andrea, che si comporta male soprattutto con David, provocandolo e manifestando un'aggressività decisamente inopportuna in un contesto che non giustifica comportamenti violenti.

Dopo poco, i tre si separano e tornano ciascuno alle loro vite, ma qualcosa quella sera è successo dentro di loro e il pensiero di quell'incontro casuale non li abbandonerà, anche perché da quel momento il ... caso?, il destino? li farà incontrare ancora.

Se David e Valentina restano perplessi ripensando alla condotta di Andrea, quest'ultimo è consapevole di essersi comportato male e ripensa con vergogna a quella sera in piazza.
Una parte di lui vorrebbe trovare la forza di scusarsi con entrambi.
Ma intanto, ciò che gli resta sono giornate di nervosismo e amarezza nel pensare all'ex-moglie e al fallimento che è stata la loro relazione, e di tristezza nell'interagire con un padre ormai anziano e fragile ma di cui ha sempre sofferto le assenze.

Tanto Valentina quanto David si sentono spinti a ritrovare loro stessi, a recuperare i sogni chiusi in un cassetto e quel fuoco dentro che una quotidianità scialba sembra avere, se non spento, offuscato; ciascuno si sforza di cercare la propria strada e di dare importanza a sensazioni, pensieri, turbamenti, stati d'animo, esperienze, compresi i fatti di quella fatidica sera in piazza e l'incontro a tre, che ha generato un fiume di emozioni contrastanti che li hanno avvolti, travolti, coinvolti e, per qualche minuto, uniti.

Andrea, David, Valentina: tre persone con esistenze "fratturate", sospese, temporaneamente interrotte, schiacciate da paure, delusioni, dal timore di non potercela fare. 

Tre persone come tante, caratterialmente diverse eppure accomunate dal loro essere irrisolte.

Il loro incontro, senza che essi sappiano poi spiegarlo razionalmente, innesca l'opportunità di riflettere e di cambiare interiormente, intraprendendo un primo, piccolo ma necessario passo per risolvere i conflitti che li tormentano e lasciare entrare più luce nelle ombre che occupano i loro cuori.

Sfumature è un romanzo breve ma di cui ho avuto modo di apprezzare la penna profonda, la scrittura intensa e delicata, che sa cogliere e raccontare la quotidianità di gesti, abitudini, sentimenti, pensieri e insicurezze come ne hanno tutti gli esseri umani e di farlo con una bella capacità introspettiva, un linguaggio che, nella sua semplicità, sa avvicinare il lettore al mondo emotivo del personaggi.

La narrazione è in terza persona quando entriamo nelle giornate di Valentina ed Andrea, mentre la prospettiva di David è narrata in prima persona; dei tre protagonisti emergono con chiarezza i temperamenti, i vissuti che li hanno formati e segnati, le sconfitte, il senso di smarrimento ma anche la voglia di non restare impantanati nelle proprie umane paure.

Consigliato, un libro breve ma molto piacevole e scorrevole nello stile e profondo nei contenuti.

 




6 commenti:

  1. Ciao Angela, in questi momenti così difficili è confortante trovare un libro che parla delle nostre paure. Mi sembra di capire che ogni personaggio ha una paura e riflette le nostre fragilità. Il mondo avrebbe bisogno di coraggio, il coraggio della pace, per poter sperare in un domani migliore. Un abbraccio :)

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    1. Non c'è uomo che non abbia delle paure, delle insicurezze.
      I personaggi di questo libro cercano di affrontarle e andare oltre
      Grazie Aquila 🥰

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  2. Salve Aquila reale : è proprio così. È un romanzo che parla dei nostri vuoti e di come in qualche modo possiamo provare a uscirne, o almeno come ci provano i tre protagonisti:)

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  3. Ciao Angela, non conoscevo né il libro Sfumature né l'autore. A dire il vero, la storia non è proprio il mio genere, ma la tua recensione mi ha comunque incuriosito... Come sempre.
    Un abbraccio e buon weekend 😘

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz