GROTESQUE, edito dalla Neri Pozza, è un libro della scrittrice Natsuo Kirino, nata nel 1951 a Kanazawa, un’antica città del Giappone centrale.
Nel 1993 si è aggiudicata il premio Edogawa Ranpo con il romanzo Pioggia sul viso. Con Le quattro casalinghe di Tokyo (Neri Pozza 2003) ha raggiunto una notorietà internazionale e ha vinto il prestigioso premio dell’Associazione giapponese degli autori di romanzi polizieschi.
Morbide guance (Neri Pozza 2004) ha vinto il premio Naoki. Nel 2008 è stato pubblicato con grande successo Grotesque.
La fama mondiale della scrittrice è in costante ascesa, e viene ormai considerata un’autrice capace di innovare la lezione di autori come Chuck Palahniuk e Murakami Haruki.
SINOSSI:
Al loro destino si accosta quello di un contadino cinese immigrato in Giappone, cresciuto con la famiglia in condizioni di estrema povertà, che viene accusato degli omicidi. Ammetterà di aver commesso il primo, di aver ucciso la bellissima Yuriko, ma non è stato l’artefice del secondo, seppure le due violenze siano cosí simili, le coincidenze cosí schiaccianti…
Due prostitute di Tokyo, Yuriko e Kazue, sono state uccise in modo feroce, e la loro morte ha lasciato una serie di domande senza risposta, un mistero che va oltre la necessità di scoprire il loro assassino.
Chi erano queste due giovani donne, quali eventi hanno condotto la loro vita verso un esito cosí tremendo, dove si annida l’enigma di una perdizione che nulla sembra poter arrestare…
La sorella maggiore di Yuriko racconta parte della storia tornando indietro nel tempo, quando le due ragazze uccise erano studentesse di una scuola prestigiosa dominata da una rigida gerarchia sociale. Una è figlia di madre giapponese e di padre svizzero, dotata di una bellezza quasi sovrannaturale che le rende tutto facile, l’altra deve invece lottare per ogni risultato, forte di una caparbia determinazione, mai del tutto consapevole della propria costante impopolarità.
Nel corso degli anni le loro esistenze si scontrano con le convenzioni sociali, perché entrambe scoprono che per essere davvero libere dovranno trasformarsi in donne «grottesche», mostri di perversione ed eccessi, di irriducibile quanto tragica volontà di indipendenza.
La sorella maggiore di Yuriko racconta parte della storia tornando indietro nel tempo, quando le due ragazze uccise erano studentesse di una scuola prestigiosa dominata da una rigida gerarchia sociale. Una è figlia di madre giapponese e di padre svizzero, dotata di una bellezza quasi sovrannaturale che le rende tutto facile, l’altra deve invece lottare per ogni risultato, forte di una caparbia determinazione, mai del tutto consapevole della propria costante impopolarità.
Nel corso degli anni le loro esistenze si scontrano con le convenzioni sociali, perché entrambe scoprono che per essere davvero libere dovranno trasformarsi in donne «grottesche», mostri di perversione ed eccessi, di irriducibile quanto tragica volontà di indipendenza.
Entrambe, per motivi diversi, sceglieranno di diventare prostitute, fino a ricongiungersi in una morte drammatica e inaspettata.
Al loro destino si accosta quello di un contadino cinese immigrato in Giappone, cresciuto con la famiglia in condizioni di estrema povertà, che viene accusato degli omicidi. Ammetterà di aver commesso il primo, di aver ucciso la bellissima Yuriko, ma non è stato l’artefice del secondo, seppure le due violenze siano cosí simili, le coincidenze cosí schiaccianti…
HANNO DETTO DI GROTESQUE...
« Un romanzo che si pone a metà tra i classici russi e l'immortale Il ritratto di Dorian Gray: decadentismo ed estetismo viaggiano a braccetto e il rapporto tra ciò che è visibile agli occhi e ciò che è intimamente nascosto in ognuno di noi è il perno attorno a cui ogni cosa gira sino all'inaspettata chiusa».Carlotta Vissani, Mucchio
«Grotesque è un romanzo ambizioso e di ampio respiro, un libro dalla voce rabbiosa che è al contempo un'indagine meticolosa sella psiche femminile e un atto di accusa nei confronti di una società che ancora oggi fatica ad accettare che le donne non sono nate soltanto per servire».
Tommaso Pincio, Il Manifesto
«La scrittrice di Tokyo, famosissima in patria, è infatti una delle contestatrici più formidabili delle istituzioni sacre alla società nipponica».
Lara Crinò, Il Venerdì
«Un ipnotico e impietoso affresco naturalista al femminile, 900 pagine governate con mano ferma da Natsuo Kirino».
Tiziano Gianotti, D - la Repubblica delle donne
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz