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lunedì 16 aprile 2012

SCOMPARSA di C. Stevens - recensione




Eccomi a recensire un libro - il primo - vinto con un giveaway!
L'ho divorato, davvero!
E' tosto, lo ammetto, ma a me le storie molto realistiche e drammatiche, che fanno leva su emozioni e pathos, mi son sempre molto piaciute, perchè adoro farmi coinvolgere emotivamente.
Ho iniziato a leggere questo libro carica di "speranze" e non mi ha affatto delusa!!

SCOMPARSA

di Chevy Stevens

Scomparsa
Ed. Fazi
364 pp
18.60 euro
2011
È una mattina d'estate qualunque per la giovane agente immobiliare Annie O'Sullivan. Quel giorno, le sue uniche preoccupazioni sono l'ennesima lite con la madre, l'open house da organizzare in una casa in vendita nel pomeriggio e la cena con Luke, il suo fidanzato. L'open house va per le lunghe, ma quando si presenta un potenziale acquirente dal sorriso gentile, Annie pensa che possa essere il suo giorno fortunato. Non è così. L'uomo le punta una pistola addosso e, dopo averla drogata, la chiude in un furgone. Al risveglio, Annie scopre di essere stata portata in una casa sperduta tra le montagne. Dove si trova? E chi è quell'uomo? Intrecciato con la storia dell'anno di prigionia che viene svelata durante gli incontri con la psichiatra - un secondo filo narrativo racconta l'incubo del ritorno dopo la liberazione: la lotta di Annie per ricomporre un'esistenza ormai spezzata, le ricerche della polizia per identificare il rapitore e il turbamento per la consapevolezza che questa esperienza, sebbene conclusa, è molto lontana dall'essere superata. 
Un thriller mozzafiato, una storia di paura e dolore, ma anche di sopravvivenza, della forza di raccontare e di esplorare i recessi più oscuri della psiche umana, dove la verità non sempre rende liberi.


RECENSIONE


Il racconto è affidato alla voce e ai ricordi della protagonista, la quale sta ripercorrendo la tragedia accadutale con la psichiatra, dalla quale sta andando per cercare di recuperare e se stessa e non lasciare che la propria vita vada davvero definitivamente a rotoli...
Ma andiamo per gradi.
La protagonista è Annie O'Sullivan, una giovane donna che sta cercando di far carriera come agente immobiliare.
La sua vita è apparentemente serena e felice: ha un fidanzato, Luke, un'amica carissima - Christina -, il lavoro, i colleghi ... insomma, pare non le manchi nulla!
Ma nel passato di Annie c'è un dolore forte: la morte, per un incidente, della sorella maggiore Daysi e del papà...
Il rapporto con la madre, che è un tipo molto particolare, con il viziaccio dell'alcolismo, non è mai stato facile e le due non hanno mai avuto slanci d'affetto particolarmente sinceri e spontanei.
Ma la vita va avanti e un pomeriggio, Annie organizza un open house, finito il quale si appresta per tornarsene a casa..., ma ecco sopraggiungere un uomo, dall'aspetto gentile e affabile, che dice di voler vedere una casa.
Annie accetta di mostrargliela e da quel momenti inizia un incubo, lungo più di un anno, che vedrà la donna soffrire come mai avrebbe pensato di poter soffrire.
L'uomo - che si fa chiamare David, ma che Annie chiamerà, dentro di sè e nel corso dei propri racconti alla psichiatra, il PAZZO, è un uomo squilibrato, che rapisce la povera donna, caricandola bendata in un furgone e conducendola in uno sperduto chalet di montagna.
Quello sarà il teatro dei soprusi, delle vessazioni, delle violenze psicologiche e fisiche che Annie sarà costretta a subire per troppo tempo, per mano del Pazzo...!

Nonostante tutto, Annie resta lucida, si impone di essere "fredda", di concentrarsi sui particolari più assurdi e irrilevanti per tentare di non soffermarsi sul dolore, sull'umiliazione e mantenere il più possibile il controllo di sè: cerca di stare attenta a tutti i dettagli, prova addirittura ad instaurare un rapporto con lui, a volte sente pietà per quell'uomo traumatizzato dal proprio passato, rendendosi però che è la circostanza anomala che sta vivendo a portarla a questi sentimenti ambivalenti; ma la sua mente sa che deve trovare il modo di fuggire, così lo fa parlare, per carpire segreti, particolari che l'aiutino a capire cosa c'è dietro al suo rapimento (PERCHE' PROPRIO LEI?)...

Saranno mesi angoscianti, pieni di dolore, che segneranno la povera Annie nel profondo.
Ma la donna non resterà nello chalet per sempre...
Il sequestro finisce ed Annie, che si troverà sbattuta su giornali, tv..., tutti che parlano di lei e pensano di sapere chi sia, cosa ha subìto... ma in realtà Annie sente tutto così lontano, freddo e solo lei sa quanto terrore viva ancora ogni notte, tanto da dormire nell'armadio, perchè a letto si sente "troppo scoperta", troppo vulnerabile...
I colpi di scena non sono finiti però...:grazie all'aiuto di un poliziotto che ha votato la propria carriera alla ricerca delle persone scomparse, riuscirà a far luce su molte cose... e a scoprire una verità fin troppo amara, che di nuovo le metterà sotto al naso la meschinità della natura umana e chiamerà all'appello tutta la sua forza di volontà per "andare oltre" e riprendersi la propria vita.
Nonostante tutto, un soffio di speranza resta anche nel cuore di una donna che, per volere di altre persone, ha perso un po' di se stessa, arrivando a toccare suo malgrado un abisso nero e doloroso.

Davvero un thriller mozzafiato, coinvolgente..., a me pareva di stare nello chalet con Annie e del resto, quando un autore riesce a farti immedesimare tanto nei personaggi, quasi da sentire la loro "mancanza" a fine libro... , beh vuol dire che è stato bravo...!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz