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sabato 2 giugno 2012

NOVITA' IN LIBRERIA: Il senso di una fine - Soffio di vaniglia tra le dita, Non c'è dolcezza




Vediamo alcune interessanti novità librarie, di recente pubblicazione!!
Iniziamo con la Einaudi

IL SENSO DI UNA FINE
di Julian Barnes

Il senso di una fine
Edizioni Einaudi
Collana Supercoralli
Traduzione di Susanna Basso
160 pp
17,50
Uscita maggio 2012


Product Details
The sense of an ending


Sinossi

Tony Webster è un uomo senza qualità. Negli studi e nel lavoro, nei sentimenti e, c'è da scommetterci, anche nel sesso. Ma la lettera con cui un avvocato gli annuncia il lascito di cinquecento sterline e di un diario proveniente dal passato scuote il fondo limaccioso della sua esistenza.
Tony deve ora scoprire chi gli ha destinato quell'ingombrante eredità e perché ha scelto proprio lui, e quale segreto rabbiosamente custodito quel diario potrebbe rivelare. 
Nel porsi queste domande, s'imbatterà in risposte che avrebbe preferito non conoscere e dovrà imparare a sue spese che «la nostra vita non è la nostra vita, ma solo la storia che ne abbiamo raccontato».

La vita di Tony Webster è stata un fiume relativamente tranquillo, da costeggiare al riparo di scelte ragionevoli e sistematici oblii. Ora però la lettera di un avvocato che gli annuncia un'inattesa quanto enigmatica eredità sommuove il termitaio poroso del passato, e il tempo irrompe nella noia del presente sotto forma di parole risalenti all'adolescenza, quando Tony procedeva all'educazione morale, sentimentale e sessuale che ne avrebbe fatto, inavvertitamente come spesso accade, l'adulto che è.
Il percorso a ritroso nelle zone d'ombra della vita, con i suoi dolori inesplorati e i suoi segreti, diventa cosí riflessione sulla fallacia della storia, «quella certezza che prende consistenza là dove le imperfezioni della memoria incontrano le inadeguatezze della documentazione», secondo il geniale amico dei tempi del liceo, Adrian Finn. Ed è dunque a quel punto di congiunzione, ai ricordi imperfetti come ai documenti inadeguati, che il vecchio Tony deve ora guardare per comprendere le vicissitudini del Tony giovane. 
Come ha potuto la ragazza di allora, Veronica Ford, preferirgli l'amico raffinato e brillante, Adrian? 
Ci sono solo Camus e Wittgenstein dietro l'estrema decisione di Adrian? Da che cosa ha voluto metterlo in guardia tanti anni prima la madre della ragazza? Perché a distanza di quarant'anni Veronica ritorna nella sua vita con un bagaglio di silenzi e il rifiuto di dargli ciò che è suo?
Gli indizi da studiare tessono un filo d'Arianna di reminiscenze inaffidabili, ipotesi errate e parole d'ordine ribadite; di fatti, nomi e immagini giustapposti a intuizioni filosofiche e rivelazioni poetiche; di un corpus di parole interne al testo - lettere, e-mail, pagine di diario - ed esterne a esso, nella forma di rimandi espliciti o piú spesso impliciti al sapere che puntella l'assunto ideale del romanzo: da Stefan Zweig a Philip Larkin (il «poe-ta» senza nome cui il narratore piú volte si richiama), dall'immaginario Patrick Lagrange al Flaubert di Madame Bovary (significativamente citato nel modo quasi-esatto che la memoria consente) fino a Frank Kermode, con il cui testo chiave questo romanzo condivide il titolo, l'insistenza sul ruolo del tempo e il proposito di «dare un senso al modo in cui diamo un senso al mondo».
Tempo e memoria. Con quelli si entra nel libro, attraverso la lista di flashback che il tempo ha cristallizzato in immagini. La memoria di Tony Webster predilige ricordi d'acqua, nel cui fluire controcorrente passa il racconto della sua sommersa inquietudine.




Julian Barnes è nato a Leicester nel 1946. Si è dedicato al giornalismo, scrivendo sul «New Statesman», sul «Sunday Times» e sull'«Observer». Tra le sue opere Einaudi ha in catalogo: Storia del mondo in 10 capitoli e 1/2, Amore, ecc. («Einaudi Tascabili»); Oltremanica, England, England («Supercoralli»), Amore, dieci anni dopo («Coralli») e Arthur e George(«Supercoralli»). Il senso di una fine (pubblicato nel 2012 nei «Supercoralli») è risultato vincitore del piú importante premio letterario di lingua inglese, il Man Booker Prize 2011.


NON C'E' DOLCEZZA
di Anilda Ibrahimi


Non c'è dolcezza
Edizioni Einaudi
Collana I coralli
200 pp
17.50
Uscita: 29 maggio 2012
Sinossi

Arlind non è ancora nato che già la vita si prende gioco di lui. Sua madre Lilla ha sognato che partorirà un'altra femmina, la quarta. Perciò ha promesso di darla in adozione alla cognata Eleni, che non può avere figli. Ma quando nascerà un maschio, Arlind, Lilla rinuncerà lo stesso a lui, perché in un villaggio albanese venir meno alla parola data attira la cattiva sorte. Arlind cresce con un profondo senso di smarrimento, che diventa a poco a poco dolore, e poi odio profondo. Unico punto di riferimento, il nonno Kristo che gli insegna "il discreto rumore del perdono". Nel frattempo un'onda travolge il mondo attorno a lui: il crollo dei regimi dell'Est. Cambia il mondo dei vivi, ma anche quello dei morti: e chi è stato creduto morto, si scopre essere vivo.




L'autrice
Anilda  Ibrahimi, scrittrice e giornalista albanese; nel 1996 ha vinto a Losanna il primo premio per la poesia albanese contemporanea e ha pubblicato la raccolta di poesie "Cristallo di tristezza".
Nel 2008 è stato pubblicato da Einaudi il romanzo "Rosso come una sposa", scritto in lingua italiana e incentrato sulle vicende delle donne di una famiglia attraverso i cambiamenti sociali della storia albanese; è del 2009 "L'amore e gli stracci del tempo".

UN SOFFIO DI VANIGLIA TRA LE DITA
di Meg Donohue

cover originale
un soffio di vaniglia tra...
Edizioni Garzanti
Collana Edizioni Speciali
Traduzione di S. Caraffina
320 pp
9,90 euro
Uscita 31 maggio 2012
Sinossi

Nessuno meglio di Annie conosce la magia di certi ingredienti. Nessuno meglio di lei sa che mescolando un pizzico di vaniglia, una spolverata di cioccolato, qualche fragola e la giusta quantità di zucchero si può cambiare una vita, far nascere un'amicizia, colmare un vuoto del cuore.
È stata sua madre a insegnarglielo, è stata lei a passarle la ricetta segreta delle cupcakes. Annie era solo una bambina, e si ricorda ancora di quelle sere passate a cucinare nella grande casa dei St. Claire, a San Francisco, dove sua madre faceva la domestica. Quei dolci sono l'unico ricordo che le rimanga della madre, morta troppo presto. E di Julie, primogenita dei St. Claire, quasi una sorella per lei. Ma la loro amicizia è finita a causa di un tradimento imperdonabile.
Sono passati anni da allora. Annie ha lottato per affermarsi, si è ribellata alle convenzioni, ha studiato per fare della sua passione e del suo talento un lavoro. E ce l'ha fatta. Adesso è tornata a San Francisco e vuole realizzare il suo sogno: aprire una pasticceria. C'è una sola persona in grado di aiutarla: Julie. La ragazza, ormai avviata a una brillante carriera di donna d'affari, sta per sposarsi, ma non ci pensa due volte. Aiuterà l'amica, e forse questa sarà la chance per farsi perdonare. Ma funesti e inspiegabili incidenti cominciano ad accadere, uno dopo l'altro. Qualcuno sta cercando di sabotare in tutti i modi il loro progetto. Perché i conti con il passato non sono affatto chiusi. E c'è un segreto che non è stato ancora svelato.


Giudizi 

«Una storia romantica, avvincente e che profuma di dolce.»
«Publishers Weekly»

«Meg Donohue ha costruito una storia piena di grazia attorno a due protagoniste che nella loro imperfezione sono estremamente e intensamente reali.»
«Kirkus Review»

«Un esordio delizioso, romantico e ottimista.»
«Usa Today»

L'autrice
Meg Donohue, nata e cresciuta a Philadelphia, vive a San Francisco con il marito e due figlie piccole. Un soffio di vaniglia tra le dita è il suo primo romanzo.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz