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martedì 24 luglio 2012

Wishlist: "C'era una volta un fiume" - "Una bugia su mio padre"



                                                                                       Che bella immagine vero?
magic book
Mi piace perchè mi fa sognare e pensare al potere dei libri, dei buoni libri, di quelli che, con i loro personaggi, le loro storie, ti aprono orizzonti nuovi ed incredibili, scenari che non credevi esistessero o che forse ti era difficile immaginare... ma che leggendo scopri, conosci, ami (a volte più, a volte meno...) e che ti travolgono con la loro magia... *_*

Ecco, introduzione che non c'entra un emerito "capperum" con i libri che vi presento oggi e che mi piacerebbe entrassero a far parte della sempre troppo piccola libreria di casa mia, in quanto sono libri tutt'altro che "magici", storie on proprio da favola, insomma...
Del resto, lo confesso: a me piacciono le storie drammatiche, emotivamente "forti" e coinvolgenti...., se sono vere, poi, mi lascio prendere davvero molto, fino a piangere come una sciocca :D

Eccoli qui ... 

C'ERA UNA VOLTA UN FIUME
di Bonnie Jo Campbell

C'era una volta un fiume
Ed. Neri Pozza
Collana I Narratori delle favole
368 pp
17 euro
Gennaio 2012
Sinossi

Margo Crane ha quindici anni e vive da sola con il padre lungo le rive del fiume Stark, nelle foreste rigogliose del Michigan.
È bellissima, ma non lo sa. Lei vuole soltanto spellare conigli con le sue mani, imbracciare il fucile e sparare con una mira impeccabile, trascorrere giornate intere alla deriva sul fiume, a osservare le tartarughe d'acqua, a pescare o contare gli aironi in volo.
È una bambina selvaggia che vuole attraversare la vita come un fiume la terra, scivolando lievemente, senza paura. Non sa che la grazia dei suoi gesti, l'incanto del suo volto sono attentamente scrutati da occhi avidi, turbati, stravolti dalla smania di possesso.
Il giorno successivo al Ringraziamento, durante la festa nella grande fattoria di zia Joanna e zio Cal, i parenti ricchi che hanno ereditato la Murray Metalli, la fabbrica che scarica ogni giorno nel fiume un miscuglio di scolo, olio e solventi, accade l'irreparabile. 
Zio Cal, l'uomo più attraente dell'ostinata e cocciuta tribù dei Murray, la convince a seguirlo nel capanno dipinto di bianco, la afferra tra le braccia, la stende sul pavimento di terra battuta, le mormora qualcosa a proposito della sua «sacrilega», «spaventosa» bellezza... e la prende.
L'esito di questo gesto è scontato lì, tra le foreste del Michigan: una drammatica resa dei conti che aggiunge lutti a lutti.
Sola, in una terra dove alla bellezza della natura non corrisponde la virtù degli uomini, a Margo non resta che affidarsi al fiume e alla vecchia barca del nonno.
cover originale

Parte così per un avventuroso viaggio lungo lo Stark, un viaggio alla ricerca della madre che l'ha abbandonata anni prima e alla ricerca di se stessa. 
Un viaggio tra pericoli inauditi, la violenza della natura e quella degli uomini accecati dallo splendore della ragazza. Un viaggio in cui Margo compie il suo itinerario: cessa di essere una bambina selvaggia in balia del mondo, la bellezza che tutti vogliono usare e possedere, e diventa una donna grazie anche all'amicizia con lo scontroso, solitario Smoke, troppo vecchio per rappresentare una minaccia e troppo saggio per non insegnarle che al mondo si può e si deve cedere anche alla dolcezza.


GIUDIZI:
«L'odissea e il terrore, l'avventura e la straordinaria bellezza di Margo Crane, uno dei personaggi letterari per i quali ci ricorderemo di questi anni». 
Laura Kasischke 

«Bonnie Jo Campbell ci racconta i gesti, i pensieri e i sentimenti di Margo con una precisione ammaliante: lo sparo di un fucile, il dolore di un muscolo che rema contro corrente, il peso di un uomo sul suo corpo di ragazza... Un romanzo magnifico, destinato a provocare ed estasiare il lettore». 
Booklist 

«Mark Twain possiede i fiumi d'America, e gli scrittori che si avventurano in quelle acque sono obbligati a riconoscere il suo predominio. Il romanzo di Bonnie Jo Campbell, che narra di un'adolescente in fuga sui corsi d'acqua del Michigan, rende omaggio al bardo del Mississippi, ma lo fa magnificamente». 
Sam Sacks, The Wall Street Journal 

«Bonnie Jo Campbell è una poetessa, una cantastorie dalla voce potente». 
Lisa Schwarzbaum, Entertainment Weekly 

«Una meravigliosa parabola americana sulle conseguenze del nostro ideale preferito: 
la libertà».
New York Times Book Review 

L'autrice.
Bonnie Jo Campbell è cresciuta in una piccola fattoria del Michigan con la madre e quattro fratelli. Ha studiato filosofia all'Università di Chicago prima di viaggiare da sola attraverso il Canada e gli Stati Uniti e poi anche in Russia e nei Paesi baltici. Per le sue opere precedenti è stata finalista del National Book Award e ha vinto numerosi premi, tra cui l'AWP Award for Short Fiction, il Pushcart Prize e l'Eudora Welty Prize. Vive a Kalamazoo nel Michigan dove insegna alla Pacific University.

flowers



UNA BUGIA SU MIO PADRE
di John Burnside

Una bugia su mio padre
Ed. Neri Pozza
336 pp
16.50 euro
Uscita: maggio 2012
Sinossi

Accade a volte che dei libri riescano a commuovere e a toccare profondamente il cuore senza concedere nulla al facile sentimentalismo, mostrando, anzi, le verità più scomode e sconvolgenti con una scrittura brillante e travolgente.
È questo il caso di Una bugia su mio padre, un grande libro del poeta scozzese John Burnside sul suo tragico e intenso rapporto col padre. 
Il libro muove dalla descrizione di una cupa giornata autunnale in cui Burnside offre un passaggio in macchina a uno sconosciuto. 
A un certo punto, lo sconosciuto attacca a parlare di suo padre come solitamente si usa tra estranei, con frasi fatte e luoghi comuni. 
cover
E invita Burnside a fare lo stesso. John scopre con sgomento di non potere fare altro che mentire. Impossibile per lui parlare davvero di suo padre; del terrore che quell’uomo alcolizzato seminava in casa; della violenza e del querulo teatrino dei suoi pentimenti; del vizio del gioco e dei suoi attacchi di mania distruttiva; del modo ossessivo in cui lo sgridava quando lui era troppo piccolo e spaventato per difendersi. 
Impossibile dirgli che lui, John Burnside, ha sepolto suo padre con gratitudine non solo nella terra fredda e umida della desolata città industriale dove è morto, ma anche nel gelido sottosuolo dell’oblio. Impossibile soprattutto riferirgli della sconvolgente scoperta fatta anni dopo quella morte: che suo padre non era stato adottato, come aveva fatto sempre credere, ma era sempre stato un orfano di cui nessuno poteva occuparsi, in quegli anni segnati dallo Sciopero generale prima e dalla Grande Depressione poi, un bambino, insomma, rifiutato da tutti. 
Aveva indossato una maschera con il solo scopo di sfuggire alla realtà troppo dolorosa che la vita aveva approntato per lui.
 Un maschera che per John Burnside, ormai poeta e scrittore scozzese affermato, merita non più oblio e disprezzo, ma la più profonda, umana compassione.

GIUDIZI:

«Avvincente e profondamente toccante… Questa biografia mirabilmente scritta è letteralmente un viaggio in un cuore di tenebra − 
una tenebra qui rischiarata dalla bellezza e dalla verità».
The Independent

«Un libro eccezionale… Una grande prova di compassione e immaginazione».
Financial Times

«Il mondo ha bisogno dell’ennesima triste storia vera? 
Se si tratta di biografie oneste e ineccepibili come Una bugia su mio padre
, il cui scopo è più generoso della mera catarsi personale, allora sì, credo proprio di sì. Biografie così belle portano luce in qualcosa di più vasto. 
È un esercizio di comprensione, compassione e perdono. 
E Dio sa se non ne abbiamo bisogno sempre di più».
The Telegraph 


L'autore.
John Burnside, nato in Scozia nel 1955, era un ingegnere informatico prima di consacrarsi alla letteratura. La prima delle sue tredici raccolte di poesie, The Hoop, è stata pubblicata nel 1988; l’ultima, Black Cat Bone (2011), gli è valso il Forward Poetry Prize (assegnato in passato a Seamus Heaney, Don Paterson e Ted Hughes). È autore di numerosi racconti e romanzi, tra cui A Summer of Drowning eGlister. Attualmente insegna scrittura creativa alla University of St Andrews, in Scozia, dove vive con la moglie e i due figli.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz