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domenica 21 ottobre 2012

LA CASA DEL TEMPO SOSPESO di Mariam Petrosjan




Scopro e condivido!
Lo avete letto?

LA CASA DEL TEMPO SOSPESO
di Mariam Petrosjan

La casa del tempo sospeso
Ed. Salani
Mondi fantastici Salani
800 pp
20 euro
2011
Trama

Nella periferia di una città qualunque, una Casa si staglia tra le altre, ordinaria e un po' inquietante. È un istituto dove, per qualche tempo, si raccolgono ragazzi disabili (fisici o psichici) dall'infanzia all'adolescenza. Ma dal momento in cui varcano quella soglia, tutto cambia.
La realtà cessa di esistere e viene rimpiazzata da un altro mondo con regole, leggi e riti spesso crudeli e oscuri. 
I nuovi eroi – Fumatore, Tabaqui, Lord, Sfinge, Cieco e gli altri – si conoscono e si dividono in gruppi, ingaggiano epiche battaglie nei luoghi a un tempo sconfinati e ristretti della Casa: il Solaio, la Foresta, il Tetto diventano gli scenari di una guerra di desideri, di speranze e di immaginazione, dove la posta in gioco è scegliere se tornare al mondo esterno o rimanere, sospesi per sempre in una realtà fantastica.
Tutti hanno abilità straordinarie e segrete, e magiche.
Nella Casa tutto è possibile: l'amore, l'odio e la morte; la perdita, il dolore e la gioia; nella Casa i ragazzi sono liberi, il tempo si ferma e si dilata smisuratamente. 
 In confronto a questa profondità e varietà il mondo di fuori, che non a caso chiamano “Esteriorità”, appare come una landa desolata da temere e rifiutare. 
 E tutti, a diciott’anni, devono decidere: credere alla promessa dell'età adulta e lasciare la Casa o rinunciarvi e rifiutarsi di crescere.

L'autrice.
Mariam Petrosjan è nata in Armenia nel 1969. Discende da una famiglia di artisti e intellettuali: i nonni sono rispettivamente il più grande artista figurativo e il più grande favolista armeni contemporanei. Ha studiato grafica e per vent’anni ha lavorato nel cinema. La Casa del tempo sospeso ha ricevuto il 2010 Russian Literary Award per il migliore romanzo; inoltre è stato candidato al NazBest Literary Award ed è stato finalista al 2010 Russian Booker Prize.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz