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domenica 7 aprile 2013

Recensione di "Borgo Propizio" di Loredana Limone



Buona sera!!!!

Eccomi con un "fuori programma": una recensione!!
Entusiasta di questo libro, di cui vi ho parlato qualche giorno fa:




BORGO PROPIZIO
di Loredana Limone




Ed. Guanda
288 pp
16.50 euro
2012 

Sinossi
Quasi tutte le fiabe cominciano con C’era una volta, ma questa è diversa.


Questa comincia con C’è una volta...


Perché è oggi che Belinda ha intenzione di ripartire e Borgo Propizio, un paese in collina, in un’Italia che può sembrare un po’ fuori dal tempo, le pare il luogo ideale per realizzare il suo sogno: aprire una latteria. Il borgo è decaduto e si dice addirittura che vi aleggi un fantasma... ma che importa!
A eseguire i lavori nel negozio, un tempo bottega di ciabattino, è Ruggero, un volenteroso operaio che potrebbe costruire grattacieli se glieli commissionassero (o fare il poeta se sapesse coniugare i verbi).


Le sue giornate sono piene di affanni, tra attempati e tirannici genitori, smarrimenti di piastrelle e ritrovamenti di anelli… Ma c’è anche una grande felicità: l’amore, sbocciato all’improvviso, per Mariolina, che al borgo temeva di invecchiare zitella con la sorella Marietta, maga dell’uncinetto.


Un amore che riaccende i pettegolezzi: dalla ciarliera Elvira alla strabica Gemma, non si parla d’altro, mentre in casa di Belinda la onnipresente zia Letizia ordisce piani, ascoltando le eterne canzoni del Gran Musicante. Intanto i lavori nella latteria continuano, generando sorprese nella vita di tutti...
L'autrice.
Loredana Limone (Napoli, 1961) ha pubblicato libri gastronomici e per bambini. Ha ideato e conduce il laboratorio di scrittura creativa «Sapori letterari» di cui ha curato l’antologia omonima, con la prefazione di Allan Bay.




il mio pensiero

Ok, lo dico subito così mi tolgo il pensiero; in genere si dice alla fine, ma in questo caso facciamo il contrario: il libro lo consiglio assolutamente, leggerlo è stato un piacere, impossibile non sorridere, impossibile restare indifferenti davanti allo stile godibilissimo e piacevole dell'Autrice, impossibile non farsi coinvolgere dai personaggi presentati e dalle loro storie.
Vi chiederete: e di che potrà mai "parlare" questo libro, per essere tanto attraente e coinvolgente?

Borgo Propizio è come un film all'italiana, di quelli che ti prepari a vedere sapendo che il linguaggio, i personaggi, le storie... non saranno poi tanto lontane da te perchè i protagonisti sono "gente come te", persone che vivono in un paesino d'Italia come tanti ce ne sono, persone che hanno timori, preoccupazioni, desideri, sogni, passioni, cantanti preferiti!,.... come li ho io, come li hai tu..., come li hanno tanti di noi.
Borgo Propizio è un romanzo che ti dice: Siediti sulle mie dolci colline, nelle mie piazze e strade semideserte e ascolta, osserva la vita di uomini e donne comuni che, a un certo punto della loro vita, nel momento più "grigio", insignificante o triste della propria esistenza, diventano protagonista ognuno di vicende che finalmente danno un tocco di colore e vitalità, una direzione diversa lì dove c'era davvero bisogno e desiderio di cambiamento.
Ed è così che il lettore, che si ritrova immerso in questo pacifico borgo già dalle primissime pagine, incontra ed impara a conoscere le due sorelle zitellone Mariolina e Marietta, che finora hanno vissuto "io per te e tu per me", in apparenza soddisfatte (o rassegnate?) della propria esistenza monotona, ma che finalmente riceveranno una scossa che aprirà loro la mente e il cuore verso la felicità e l'appagamento.
Tutto ha inizio con un incontro di fortuna, tra la 46enne Mariolina e il 36enne Ruggero, due personaggi la cui vita procede fin troppo calma ma che troveranno l'un nell'altra la gioia di vivere ed amare.
Da loro in poi, incontreremo la giovane Belinda, desiderosa di aprire una latteria nel borgo sperduto; della ristrutturazione del locale se ne occuperà proprio Ruggero; conosceremo il padre della ragazza, l'avvocato Cesare, il cui cuore soffre per la separazione dall'amata moglie Claudia, unica donna mai amata da lui; conosceremo la di lei zia, Letizia, personaggio simpaticissimo, amante di un famoso cantante, le cui canzoni faranno da sfondo alla nostra storia; un cantante che è poi anche l'idolo di mia madre, il che mi ha fatto sentire ancora di più vicina al romanzo (non vi dico chi è!!!!!!!!!).
E poi ci sono le donne del borgo, che amano spettegolare, impicciarsi, pure per distrarsi un po' dai propri problemi: Gemma, Elvira, Ornella..., ognuna con tratti e caratteristiche divertenti e pittoresche.
Come divertenti e pittoreschi sono davvero tutti i personaggi che nel proprio modo di parlare, di agire, di pensare, ci appaiono così vicini e ci strappano un'infinità di sorrisi, ci appassionano nella lettura, perchè nel lettore, pagina dopo pagina, nasce il desiderio di sapere come si risolveranno i diversi piccoli equivoci che inevitabilmente sorgono tra gli abitanti, le cui vite e storie si intrecciano  in una esilarante "commedia umana" che prende vita nel "piccolo teatro" che è Borgo Propizio, il quale non fa solo da sfondo, ma quasi ci appare come uno spettatore silenzioso ma divertito che da tempo aspettava che qualcosa o qualcuno desse vita alla monotonia delle sue strade e delle sue botteghe.

E così, tra oggetti misteriosi di valore ritrovati per caso nei posti più improbabili (l'elemento "giallo" percorre gran parte della narrazione, senza essere preponderante ma come una "spia" che lampeggia, e che a fine libro in qualche modo viene "risolta" e spenta), tra matrimoni organizzati in quattro e quattro otto, inaugurazioni di latterie alle quali è stato invitato l'amato Vip, coppie che scoppiano (alcune si ricongiungono, altre proprio no..), zie furbe e sveglie che vegliano sull'esistenze delle proprie nipoti, zitelle che trovano uno scopo e uno slancio rinnovato nella propria vita...., il lettore conoscerà un mondo piccolo ma vivace, dal quale non vorrebbe allontanarsi più, per come gli è diventato familiare.

Ho già detto che il linguaggio e lo stile dell'autrice sono piacevolissimi, scorrevoli, "alla mano", colorati di espressioni simpatiche e genuine, adatte per presentarci situazioni spassose e, in tanti momenti, da "sit-com" (come non ridere davanti ai vecchi e burberi genitori di Ruggero, che spesso e volentieri, tra un rimbrotto e l'altro, si danno ... delle arie...? ^_^).
Un libro che mi ha fatto sentire orgogliosa che ci siano scrittori italiani come Loredana Limone e libri come Borgo Propizio nel panorama letterario contemporaneo. 

Un libro che non si può non consigliare: una lettura scorrevole e attraente nella quale, attraverso situazioni simpatiche ed originali e personalità semplici ma divertenti, ognuno di noi si può specchiare e ritrovarsi.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz