Tra amore e destino, tra luce e oscurità, i miracoli possono accadere.
Da questo romanzo il film omonimo diretto da Akiva Goldsman nelle sale cinematografiche italiane il 13 febbraio 2014.
Il film, prodotto dalla Warner Bros., con Colin Farrell, Russell Crowe, Will Smith e William Hunt è una storia meravigliosa che trascina il lettore in un mondo dove tutto è possibile, dove ogni cosa e persona, anche la più insulsa, pericolosa o disperata, può scoprire dentro di sé una forza magica in grado di cambiare tutto.
Divertente, profondo, emozionante».
New York Times
«Il romanzo di Helprin lascia senza fiato e lui è un grande talento».
Los Angeles Times Book Review
STORIA D'INVERNO
di Mark Helprin
Ed. Neri Pozza I Narratori delle Tavole 848 pp 18 euro 16 GENNAIO 2014 |
Peter Lake è un ladro. Un ladro nella Manhattan dei primi del Novecento in cui la guerra tra bande regala ogni mattina un mucchio di cadaveri a Five Points sul fronte del porto e in luoghi insoliti come campanili, collegi femminili e magazzini di spezie.
Peter lavora in proprio, e perciò non interessa più di tanto alle forze dell’ordine sguinzagliate contro il grande crimine.
Sta particolarmente a cuore, invece, ai Coda Corta, una dozzina di sgherri guidati dal feroce Pearly Soames. Pearly ha occhi lucidi e argentei simili a lame di rasoio e una cicatrice che gli solca il viso dall’angolo della bocca all’orecchio.
È un criminale e, come tutti i criminali, vuole oro e argento, ma non per amore della ricchezza alla maniera di volgari rubagalline.
Li vuole perché brillano e sono puri. Affascinato dai colori, legge i giornali e i cataloghi delle aste, e capeggia i Coda Corta giusto per trafugare opere d’arte «degne di lui», importate dall’Europa a bordo di lussuosi panfili.
Il campo di manovra è troppo ristretto e la posta in gioco troppo alta perché Pearly Soames possa tollerare la presenza di Peter Lake a Manhattan.
Avvezzi come sono all’omicidio e alla corruzione, i suoi Coda Corta l’avrebbero eliminato da un pezzo, se il ladro non avesse un prezioso alleato: un cavallo che sembra una statua eroica, un enorme monumento bronzeo, capace di balzi strabilianti, voli di sei metri di lunghezza e due e mezzo di altezza. Si chiama Athansor e in un giorno d’inverno conduce Peter Lake incontro al suo destino: a West Side, nella lussuosa dimora dei Penn.
Peter si intrufola nella casa con l’intenzione di uscirne con l’argenteria, il contante e magari mezza dozzina di Rembrandt arrotolati. Ne esce col cuore trafitto da una ragazza intenta a suonare al pianoforte una struggente melodia; una giovane donna bella, radiosa, con i capelli scarmigliati raccolti in una treccia e il viso segnato da una spossatezza simile quasi all’ebbrezza o all’abbandono: Beverly Penn.
Il campo di manovra è troppo ristretto e la posta in gioco troppo alta perché Pearly Soames possa tollerare la presenza di Peter Lake a Manhattan.
Avvezzi come sono all’omicidio e alla corruzione, i suoi Coda Corta l’avrebbero eliminato da un pezzo, se il ladro non avesse un prezioso alleato: un cavallo che sembra una statua eroica, un enorme monumento bronzeo, capace di balzi strabilianti, voli di sei metri di lunghezza e due e mezzo di altezza. Si chiama Athansor e in un giorno d’inverno conduce Peter Lake incontro al suo destino: a West Side, nella lussuosa dimora dei Penn.
Peter si intrufola nella casa con l’intenzione di uscirne con l’argenteria, il contante e magari mezza dozzina di Rembrandt arrotolati. Ne esce col cuore trafitto da una ragazza intenta a suonare al pianoforte una struggente melodia; una giovane donna bella, radiosa, con i capelli scarmigliati raccolti in una treccia e il viso segnato da una spossatezza simile quasi all’ebbrezza o all’abbandono: Beverly Penn.
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Romanzo animato da una galleria di personaggi indimenticabili – dal bizzarro reverendo Mootfowl, un artigiano folle, un genio degli attrezzi che accoglie Peter nella sua fucina, all’imponente, grassoccio Craig Binky, che se ne va in giro per New York con il suo «salsicciotto», un piccolo dirigibile floscio – e costellato di luoghi incantati – dalla Grand Central Station, nel cui soffitto Peter ha il suo rifugio, alle paludi, alle baie, ai laghi – Storia d’inverno viene considerata una delle opere più importanti della narrativa americana contemporanea.
L'autore.
Mark Helprin è nato a New York. Ha studiato a Harvard, Princeton e Oxford, e ha prestato servizio militare nell’esercito e nell’aviazione israeliana. È ritenuto uno dei maggiori scrittori americani contemporanei. Collabora con il New York Times e vive in Virginia. Tra le sue opere: In Sunlight and in Shadows, A Dove of the East and Other Stories,Refiner’s Fire, A Soldier of the Great War.
L'autore.
Mark Helprin è nato a New York. Ha studiato a Harvard, Princeton e Oxford, e ha prestato servizio militare nell’esercito e nell’aviazione israeliana. È ritenuto uno dei maggiori scrittori americani contemporanei. Collabora con il New York Times e vive in Virginia. Tra le sue opere: In Sunlight and in Shadows, A Dove of the East and Other Stories,Refiner’s Fire, A Soldier of the Great War.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz