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sabato 15 marzo 2014

Remembering Lovecraft



Come sapete, mi piace sbiricare in web su compleanni, decessi ed altri avvenimenti importanti relativi a scrittori ed opere letterarie.

In questa giornata, giusto qualche anno fa, moriva uno scrittore statunitense del genere horror.

Howard P. Lovecraft

Nacque il 20 agosto del 1890 a Providence, nel Rhode Island. 
Dopo un’infanzia trascorsa in totale solitudine, si guadagnò da vivere con il mestiere ingrato di revisore dei testi narrativi di aspiranti scrittori. Grazie ai suoi romanzi e racconti è l’unico scrittore americano a poter rivaleggiare con Edgar Allan Poe. 
In vita però, come spesso accade, fu meno apprezzato che dopo la morte.
Alcuni suoi racconti vennero criticati perchè  troppo stranianti, non godette mai di buona fama se non dopo la sua morte. 
Molte delle sue opere sono state fonte di ispirazione per artisti di tutto il mondo, nella letteratura così come nel cinema e nella musica. Infatti, uno dei maggiori studiosi lovecraftiani, S.T. Joshi, definisce la sua opera come "un inclassificabile amalgama di fantasy e fantascienza
Morì nella sua Providence, alla quale era legato in maniera viscerale, il 15 marzo del 1937. 
Moriva l’uomo, nasceva il mito. 
Di Lovecraft la Newton Compton ha pubblicato La casa stregata, Le Montagne della Follia; I racconti del Necronomicon; La tomba e altri racconti dell’incubo e il volume unico Tutti i romanzi e i racconti.

LA CASA STREGATA


Ed. Newton Compton
128 pp
0.99 euro
2013
Trama

La casa stregata, forse l’opera più celebre del maestro dell’horror, fu ispirata a Lovecraft da una casa realmente esistente, «maledetta o nutrita di cadaveri», a Providence.

Antichi orrori che si risvegliano, aure demoniache, il soprannaturale che opprime la vita quotidiana: sono questi i temi che Lovecraft padroneggia come nessun altro. E sono i temi anche del celebre L’orrore a Red Hook: la precisione con cui riporta alcune formule usate durante rituali esoterici ha convinto molti che lo scrittore fosse un affiliato di una setta occulta. Verità o ennesima leggenda fiorita intorno al mito del genio di Providence? Quello che è certo è che queste due gemme oscure della letteratura dell’incubo risplendono nelle tenebre, sposano la narrativa all’angoscia, sussurrano all’animo umano le sue paure più oscure.



LA TOMBA e altri racconti


Ed. Newton Compton
Trad. S. Fusco
480 pp
4.90 euro
Sinossi

«Un colpo di luna? Un accesso di febbre? Vorrei crederlo! Ma quando, al calar della notte, mi ritrovo solo nei luoghi deserti ove mi conducono i miei vagabondaggi, e ascolto attraverso il vuoto infinito gli echi demoniaci di quelle urla e di quei ringhi bestiali, e il rumore orrendo delle ossa spezzate, rabbrividisco ancora al ricordo di quella notte dannata.»

Scritto nel 1917 e pubblicato per la prima volta nel marzo 1922 nella rivista «The Vagrant», La tomba ha per protagonista il giovane Jervas Dudley, un sognatore, un visionario. 
È il primo degli avatar letterari nei quali Lovecraft fotocopierà ossessivamente la propria figura di «estraneo» al mondo triviale, antiestetico, noioso dell’esistenza comune. 
Il suo ingresso nella tomba della famiglia Hyde sarà un vero e proprio rito di passaggio verso un mondo diverso, in cui non la ragione ma il desiderio e l’orrore trionfano sull’uomo, assottigliando la linea di confine tra reale e irreale fino a dissolverla. 
Questo, come anche gli altri racconti di Lovecraft qui riuniti, costituisce un invito ad attraversare le insondabili profondità e le inquietanti dimensioni che l’Orrore Soprannaturale può assumere.

LA MONTAGNA DELLA FOLLIA


Ed. Newton Compton
Trad. G. Pilo
160 pp
6 euro
Trama

Artista geniale e spietato indagatore del lato oscuro dell’animo umano, Lovecraft è, insieme a Edgar Allan Poe, il padre della narrativa gotica americana, uno degli autori più affascinanti di tutti i tempi. 
Le Montagne della Follia è il suo romanzo più avventuroso, quello dove il genere dell’orrore trova nella dimensione psicologica il luogo da pervadere con un senso di inquietudine sottile e contagioso. Ambientato in Antartide, racconta le gesta di una spedizione scientifica alle prese con reperti vecchi di milioni di anni; vestigia di un’antichissima civiltà, scomparsa da millenni, custodite da esseri che, giunti sulla Terra dalle profondità del Cosmo, sono tornati alla vita dopo un lungo periodo di ibernazione. 
Nel sottosuolo antartico, i protagonisti della vicenda vivranno una serie di avventure da incubo, che li spingeranno sull’orlo della pazzia. 
Lovecraft, mettendo in scena la sua originale visione del Cosmo, tesse una trama avvincente, catapultando il lettore in un mondo visionario e fantastico dominato dalla paura e dall’orrore.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz