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lunedì 4 agosto 2014

Recensione "UOMINI SOTTOMESSI" (Endora, 1 vol.) di Fernanda Romani



Come anticipato, eccomi con la seconda recensione.

UOMINI SOTTOMESSI
Primo Episodio di "Endora"
di Fernanda Romani


romance
formato digitale
71 pp ca.
0,99 euro
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Sinossi

Il Regno di Endora è una società matriarcale dove gli uomini vivono in condizioni di sottomissione, penalizzati in ogni aspetto della loro vita. 
Quelli più attraenti vengono avviati alla prostituzione fin da ragazzi diventando così “liberi amanti”, gli unici individui di sesso maschile che hanno la possibilità di diventare ricchi.

Killiar era uno di loro; ambito e ricchissimo, si è innamorato e ha ceduto al matrimonio con una militare di carriera, Izrhad. È stata un’unione felice ma, alla morte della moglie, in guerra, ha perso tutto.
A Endora gli uomini non hanno diritti ereditari.

Naydeia, ufficiale dell’Armata, Comandante del reggimento “Giglio”, era la migliore amica di Izrhad, la moglie di Killiar, ed è innamorata di lui da prima che loro si conoscessero. 
Ha sempre vissuto il proprio amore come una condanna; si è allontanata dalla sua amica, incapace di vederla felice assieme all’uomo che anche lei avrebbe voluto, ma gli Dei o il destino hanno deciso di darle un’altra occasione…

Daigo è un Aldair, uno straniero che a Endora può solo fare il mercenario sessuale per le donne dell’esercito che, per evitare di rimanere incinte, usano per il proprio piacere solo uomini di etnie incompatibili con loro. Costretto a prostituirsi per motivi religiosi, Daigo è un guerriero, figlio di un capo tribù. 
Incontrerà Naydeia e Killiar sulla propria strada e questo potrebbe cambiare il suo destino.

Mentre questi tre personaggi intrecciano le loro vite e i loro sentimenti nel corso di una campagna militare piena di insidie contro i temibili Qanaki, nella capitale, Omira, si dipanano intrighi dove la magia ha un ruolo fondamentale. 
Yadosh, l’unico uomo di tutto il regno dotato di potere politico, sta cercando una pericolosa verità, nascosta nelle pieghe della Storia. È un individuo temibile ed è disposto a tutto pur di migliorare le condizioni sociali degli uomini di Endora, ma dovrà misurarsi con avversarie feroci, ben decise a impedire qualsiasi cambiamento.


il mio pensiero

Di solito, la stragrande maggioranza dei romance si caratterizza per la presenza di certi stereotipi fissi ed intoccabili: l’uomo è il macho di turno, il maschio dominatore, che con un solo tocco sensuale o un solo sguardo magnetico riesce a tenere sottomessa a sè una donna; e quest’ultima, d’altro canto, è spesso languida, piena di sospiri d’amore per il suo uomo, cui proprio non riesce a dire di no…

Beh, l’Autrice di questo romance di ambientazione medievale (spruzzato di fantasy e di erotismo) rivoluziona i suddetti stereotipi: le donne comandano e stanno nell’esercito, gli uomini fanno lavori umili, sono sottomessi ai loro voleri, alle loro voglie più lussuriose, ai loro capricci e non hanno diritto alcuno, se non sono le loro padrone a concedergliene.

Che ve ne pare?

Direi che questo cambiamento… "a me me piace"!!  

Nel consegue che non è l’uomo ad avere il suo harem di "amanti formato schiava del sesso", bensì le donne, che si rivelano toste e sicure di sé, con tanto di frustino in mano (e non sempre e non solo per… farci “giochini” di un certo tipo!! ).

Ma uomini e donne restano… uomini e donne, con le proprie passioni, debolezze, emozioni, frustrazioni, rabbie…

E così, nel mondo di Endora, in cui c’è spazio per la guerra con i nemici come per il sesso più sfrenato, non mancano però anche i sentimenti veri: l’amore, la gelosia, il dolore.

E così conosciamo subito il libero amante Killiar, che ha perduto l’amata moglie; e Killiar – bello come un dio – è l’oggetto dell’amore ossessivo della bella e conturbante Naideya, una guerriera sulla quale ha messo gli occhi il giovane e bellissimo Daigo (un mercenario del sesso)…

Un triangolo passionale su cui si allungano misteri e intrighi che l’Autrice anticipa in questo primo breve libro, ma che per scoprire i quali dovremo attendere il secondo.

Per quanto breve, devo dire che il romanzo riesce a catturare l’attenzione del lettore, e per l’ambientazione e per i personaggi stessi, alcuni con i loro lati molto “umani” e poco da “superuomo” (come nel caso di Killiar), altri con i loro lati “torbidi” e un po’ perversi; ma ciò che li accomuna è il loro imporsi sulla scena, ognuno con il proprio carattere, in modo da inquadrarli da subito.
I riferimenti al sesso sono assolutamente presenti ed espliciti, ma non li ho trovati comunque volgari, per quanto, ripeto, non siano affatto allusivi.

Sono curiosa di leggere il secondo e mi sento di consigliare questo primo libro a chi ama il genere!!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz