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venerdì 5 settembre 2014

L'ULTIMO IMPERATORE di Arnold C. Brackman


Ieri ho ricevuto un mega regalo...: una mia amica mi ha portato una busta piena di libri....!
Sono tutti edizioni economiche ed usati, ma io faccio poco la snob e ho assolutamente gradito il dono!
Pian piano ve li mostrerò!
Sono tutti romanzi molto noti!!

Ecco il primo che vi presento e che entra nella rubrica dei Narratori dell'Est.

L'ULTIMO IMPERATORE
di Arnold C. Brackman


Ed. Sperling&Kupfer
361 pp
1975
Trama

Incoronato nel 1906 a 3 anni, Pu Yi, l'ultimo imperatore di una Cina trasformata dal 1912 in repubblica, vive fino all'età adulta a Pechino chiuso nella Città Proibita, per secoli residenza degli imperatori cinesi e delle loro concubine.
Marionetta degli invasori giapponesi negli anni Trenta, Pu Yi fa vita da playboy nello stato fantoccio del Machukuo, in Manciuria, dove la moglie Wan Rong scivola verso la follia: catturato poi dai russi, l'ultimo imperatore dovrà subire 5 anni di prigionia in Russia e dieci di rieducazione in patria da parte dei comunisti cinesi, che lo avevano processato e condannato come criminale di guerra.
Infine viene riabilitato e finisce i suoi giorni come giardineiere nella sua ex reggia, ora meta turistica.
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Ispirandosi a questa tormentata vicenda umana, nel 1987 Bernardo Bertolucci ha realizzato il film omonimo, interpretato da John Lone e Joan Chen, ottenendo un grande successo internazionale e premiato con numerosi riconoscimenti, tra cui ben 9 Oscar.

L'autore.
Arnold C. Brackman, nato a New York il 6 marzo 1923, autore pluripremiato che ha scritto ampiamente sul sud-est asiatico, ha fondato la sua reputazione di giornalista e autore che copre il Giappone, Indonesia, Vietnam, Cambogia e altri paesi asiatici. Laurea in giornalismo alla New York University. Il suo primo lavoro importante è stato come corrispondente asiatico per la United Press. Successivamente ha lavorato per The Christian Science Monitor e The Week in Review del New York Times.


pu yi bambino

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz