PAGINE

sabato 6 settembre 2014

Dietro le pagine di "La dea delle piccole cose" di Y. Grannec



Un romanzo di recente uscita:

LA DEA DELLE PICCOLE VITTORIE
di Yannick Grannec


La dea delle piccole vittorie
Ed. Longanesi
17.60 euro
2014
Sinossi

Ottobre 1980, Princeton: una giovane archivista, Anna Roth, riceve l’incarico di recuperare tutti i documenti di Kurt Gödel, il più affascinante ed ermetico matematico del ventesimo secolo
Per farlo deve avvicinare la vedova del grande genio, morto da due anni, un’anziana e spigolosa signora che, spinta forse dal desiderio di vendetta, non vuol cedere un archivio dal valore storico e scientifico incommensurabile. 
Fin dal primo incontro, Adele Gödel si mostra diffidente nei confronti di Anna eppure non la respinge. Si limita a imporle le proprie regole. 
Perché Adele sa che le resta poco da vivere ma c’è una storia che vuole assolutamente raccontare, una storia che nessuno ha mai voluto ascoltare. 



Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?".

Intervistata, l'Autrice spiega che  "La Dea delle piccole vittorie" offre diversi livelli di lettura: una storia d'amore, la genesi di un'amicizia, un'epoca storica e scientifica
godel
(1906-1925)
L'idea era di condividere il suo amore appassionato per la scienza in modo non pesante, tessendo ponti naturali tra matematica, fisica, filosofia e storia, e tra le singole traiettorie e il destino collettivo. 

Il titolo prende spunto dal fatto che, proprio come il suo amico Albert Einstein, Kurt Gödel era un "dio" nell'Olimpo scientifico. Le sue "grandi vittorie" nella ricerca della conoscenza lo hanno reso noto ai posteri; invece le "piccole" vittorie appartengono a Adele, che è stata accanto al marito giorno dopo giorno, in modo devoto, protettivo.

Di Kurt e Adele come coppia non si sa moltissimo, ma l'autrice ha provato a chiedersi: "Come ha potuto questa coppia così malassortita, l'ingegnere e la bella e bionda ballerina di cabaret, sei anni maggiore di lui sopravvivere a 50 anni di vita insieme?".

Ha cercato tutti queii personaggi a loro legati, ne ha letto le biografie e la corrispondenza. 
Il romanzo si svolge nell'arco di quasi un secolo, così ha agganciato una cronologia dettagliata degli eventi personali di Godel con i grandi eventi storici, le scoperte scientifiche, le canzoni dei film...
kurt e adele
La sfida più grande è stata capire alcune materie matematiche o fisiche nel tentativo di parlarne, senza pesantezza. 

Kurt Godel è stato un matematico e logico statunitense di origine boema, noto in special modo per i suoi lavori sull'incompletezza delle teorie matematiche.

Adele Porkert, ballerina divorziata, diviene sua moglie nel 1938 e il suo amore per il marito gli sarà di grande sollievo, soprattutto se si considera che il grande matematico aveva una salute cagionevole alla quale si associavano varie stranezze ed ossessioni, come quella che il cibo fosse una fonte di veleni; ma Adele saprà alleviare le sue sofferenze e le sue crisi, arrivando ad assaggiare ogni cibo per lui, prima di farglielo mangiare.
Quando Adele dovrà essere ricoverata per mesi in ospedale, Kurt andrà in crisi e verrà poi a sua volta ricoverato nel '78 in ospedale, morendone  per denutrizione e debilitazione (dovuti ai disturbi di personalità), convinto che i medici volessero avvelenarlo.
Pesava poco più di 35 kg, alla morte.

Tanto oscuro quanto geniale, dunque, e se oggi possiamo parlare di lui e della vita oltre che dell'eredità scientifica lasciataci da quest'uomo così tormentato, è anche grazie all'amore devoto di una moglie che, morta solo 3 anni dopo di lui, ha continuato ad essere fiera del suo "ragazzo gagliardo" che, pur essendo un gigante dal punto di vista intellettuale,  senza di lei non sarebbe stato l'uomo eccezionale che Adele ha amato e protetto come e finchè ha potuto.

info tratte (anche) da: http://www.kalidoxa.com/

http://people.na.infn.it/~murano/Abilitanti/Brunella%20Schettino%20-%20Godel.pdf

immagini: web, wikipedia

http://www.ias.edu/


Nessun commento:

Posta un commento

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz