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sabato 27 dicembre 2014

PROSSIMI ARRIVI NERI POZZA (Gennaio 2015)



Per il nuovo anno ci sono davvero tante anteprime in cantiere!!
Ecco tre prossime pubblicazioni Neri Pozza!

- Il settimo bambino: Con una trama ricca di suspense e una scrittura impeccabile, Il settimo bambino – venduto in dodici paesi, vincitore del Glass Key per il miglior giallo scandinavo – è un thriller psicologico «drammatico e accattivante» (Berlingske Tidende). Erik Valeur affronta i fantasmi propri dell’infanzia e, lasciandosi ispirare dalle atmosfere delle fiabe di Hans Christian Andersen, si addentra a fondo nella vita di coloro che nascono indesiderati, e sono costretti a vivere sotto il feroce marchio dell’abbandono.

-  Istituto di bellezza Margaret Thatcher : L’ultimo romanzo dell’autrice Codi Caffè Babilonia.
Un romanzo pieno di grazia e di fascino che unisce culture e mondi differenti.
Un collage di storie armoniose e toccanti, esotiche e divertenti.
Un inno al potere magico della letteratura.

Pioggia sul viso: Dopo lo strepitoso successo de Le quattro casalinghe di Tokyo, Natsuo Kirino torna con un noir adrenalinico che riunisce tutti gli ingredienti che l’hanno fatta conoscere e amare nel mondo: il sesso, gli intrighi di potere, i desideri più inconfessabili degli uomini e «gli estremi della psiche umana che si affacciano sull’orrore» (The Washington Post).


IL SETTIMO BAMBINO
di Erik Valeur 

El séptimo niño (Mistery Plus)
Ed. Neri Pozza
800 pp
20 euro
PROSSIMAMANTE

Il nuovo caso editoriale del crime nordico
Vincitore del premio Glass Key
per il miglior giallo scandinavo
N° 1 della classifica danese

Trama

E' l’11 settembre 2001, una giornata che il mondo non potrà mai dimenticare, quando su una spiaggia a nord di Copenaghen, viene rinvenuto il cadavere di una sconosciuta. Poche ore dopo, la polizia danese chiude il caso come «morte accidentale».
Eppure, sul luogo del ritrovamento vengono raccolti quattro oggetti che rimandano palesemente a un macabro rituale: un libricino di fantascienza, un ramo di tiglio, un piccolo cappio e un raro canarino con il collo spezzato. 
A poche centinaia di metri dalla spiaggia si erge, inoltre, il celebre brefotrofio di Kongslund diretto da Martha Ladegaard, cui nessuno ha pensato di rivolgere la benché minima domanda.
Queste e altre considerazioni si affollano nella testa di Knud Tåsing, giornalista screditato da uno scandalo e sull’orlo del licenziamento, allorché, sette anni dopo, apre la lettera anonima che gli è stata recapitata e ne esamina il contenuto: un articolo del 1961 che parla del brefotrofio e una foto che ritrae sette bambini. Alcuni di loro sono volti noti della società: un astronomo, un noto presentatore televisivo, un avvocato e persino l’assistente di un ministro. Uno solo, invece, tale John Bjergstrand, non compare da nessuna parte. Come se non fosse mai esistito.
Chi è quel bambino? E perché qualcuno sta cercando di attirare l’attenzione su di lui dopo così tanto tempo? Possibile che le mura di quel benemerito istituto abbiano ospitato una mente perversa capace di far scomparire un bambino senza lasciare traccia? Tra rivelazioni inaspettate, morti violente e velate minacce da parte delle più alte cariche del governo, Knud è sempre più convinto che la chiave per risolvere quell’enigma stia nella soluzione del mistero della donna rinvenuta sulla spiaggia. Un mistero, tuttavia, davvero complicato.

L'autore.
Erik Valeur
l'autore
Erik Valeur è uno dei giornalisti più noti e premiati di Danimarca. Collabora con il Berlingske Tidende, Danmarks Radio e Information. È stato opinionista per Politiken e Jyllands-Posten. Il settimo bambino è stato premiato con il prestigioso premio Glass Key per il migliore giallo scandinavo, in passato vinto da Stieg Larsson e Jo Nesbø.






PIOGGIA SUL VISO
di Natsuo Kirino

Ed. Neri Pozza
I Neri
352 pp
17 euro
PROSSIMAMENTE
Trama

Dalle finestre del suo appartamento all’undicesimo piano, Murano Miro - 32 anni, il volto pallido e i capelli corti - osserva la foschia che avvolge i grattacieli e i locali a luci rosse di Tokyo e intanto si sente inquieta: sarà la pioggia o l’incubo in cui le è apparso in sogno il fantasma del marito.
Oppure è colpa della telefonata notturna a cui non ha risposto. Quando il campanello suona e sulla porta appaiono Naruse – l’amante della sua cara amica scrittrice Yoko – e uno sconosciuto «ripugnante», Miro apprende finalmente a cosa attribuire la sua sgradevole sensazione: Yoko ha rubato cento milioni di yen a un pericoloso boss della yakuza e poi è scappata!
La giovane donna non si è ancora ripresa dallo shock di quella notizia, che i due uomini la trascinano ai piani alti di un grattacielo di Shinjuku, dove il boss Uesugi le concede una settimana di tempo per recuperare i soldi o dimostrare la propria estraneità ai fatti. 
Scortata da Naruse e dal giovane yakuza Kimishima, Miro intraprende una disperata corsa contro il tempo. Cerca tracce dell’amica nel suo appartamento, interroga editori, familiari, amici, e persino Fujimura e Yukari, gli assistenti di Yoko. Tutti, però, si dicono all’oscuro dei fatti. 
Anche se è convinta che qualcuno di loro stia mentendo, in mano non ha nessuna prova, nessuna pista – niente di niente.
Quando il celebre musicista Kawazoe Katsura le racconta che Yoko si trovava in Germania per scrivere un reportage sulle discriminazioni razziali dei giapponesi a Berlino e lì, travestita da prostituta, ha assistito all’assassinio di un pericoloso capo neonazista, i dubbi e le domande di Miro, anziché dileguarsi, aumentano.
Chi ha rubato i soldi? Dov’è ora Yoko? E per quale motivo frequentava assiduamente locali di bondage e sadomaso?
Natsuo Kirino
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L'autrice.
Natsuo Kirino, nata nel 1951, ha scritto ventuno romanzi, quattro raccolte di racconti e una di saggi. Ha vinto sette premi letterari in Giappone, tra cui il prestigioso premio dell’Associazione giapponese degli autori di romanzi polizieschi con Le quattro casalinghe di Tokyo (Neri Pozza 2003) e il Premio Izumi Kyoka per la Letteratura con Grotesque (Neri Pozza 2008, BEAT 2012). Pubblicate in ventotto paesi, molte delle sue opere sono state trasposte sul grande schermo. Le quattro casalinghe di Tokyo, la sua prima opera tradotta all’estero, è stata nominata per il prestigioso Edgar Award. Vive a Tokyo.



ISTITUTO DI BELLEZZA MARGARET TATCHER
di Marsha Mehran

Ed. Neri Pozza
Le tavole d'oro
268 pp
16,50 euro
PROSSIMAMENTE
Trama

Siamo a Buenos Aires, ed è la primavera del 1982. 
Al numero 1796 di avenida de Florida si erge l’Anna Karenina, uno splendido palazzo storico che ospita un gruppo di fuoriusciti iraniani. 
Tra loro c'è Haji Khanoum, che esegue ogni mattina la danza rotante dei sufi. È grazie a lei che nel condominio fa la sua comparsa una giovane donna con la figlia. 
Zadi, così si chiama la ragazza, ha appreso in Iran l’antica arte del band andazi, la depilazione con il filo, e decide di aprire un salone di bellezza proprio nel palazzo, che da quel momento si anima magicamente. 
Un altro inquilino, chiamato il Capitano, inizia a raccogliere intorno a sé i suoi connazionali appassionati di poesia, che non vogliono recidere il legame con il loro tormentato paese.
Conosciamo così Haji Khanoum e del grande amore della sua vita. O il Capitano Soheil Bahrami, che dopo quasi trent’anni trascorsi nel famigerato carcere di Evin vive ora con la figlia Sheema, una studentessa di medicina innamorata di una naturalista americana. 
E ancora, Parastoo, l’apprendista di Zadi, sposata con un uomo che le ha fatto credere di poter fare fortuna in America, e che adesso la tiranneggia.
E mentre l’Inghilterra di Margaret Thatcher dichiara guerra all’Argentina per le Falkland, una nuova inquilina si presenta al numero 1796 di avenida de Florida. 
Dice di chiamarsi Khanoum Soltani, ma somiglia moltissimo all’attivista per i diritti delle donne iraniane Farzaneh Farahanguiz, scomparsa dal suo paese in modo misterioso. E gli abitanti del palazzo, tra amori segreti, confessioni commoventi, riflessioni profonde e ricordi di un tempo perduto per sempre, aiutati dalla loro «antica arte del raccontare storie, percorrono il viaggio della vita rafforzati dall’unità e dalla comunanza»
.
Con una trama avvincente e una lingua aggraziata che mescola culture e mondi lontani, Marsha Mehran ha lasciato ai suoi lettori un collage di storie armonioso e toccante che ne conferma l’assoluto talento, e accresce la commozione e il rimpianto per la sua prematura scomparsa.

L'autrice.
Marsha Mehran (Teheran, 11 novembre 1977 - Lecanvey, 30 aprile 2014) lasciò l’Iran nel 1979, durante la rivoluzione khomeinista, e si rifugiò con la famiglia a Buenos Aires, dove i suoi genitori aprirono un caffè mediorientale. Dopo un periodo negli Stati Uniti e in Australia, visse a lungo in Irlanda, dove sono ambientati i suoi primi due romanzi, Caffè Babilonia (Neri Pozza 2009, BEAT 2013) e Pane e acqua di rose (Neri Pozza 2009). È scomparsa in Irlanda nell’aprile 2014. Aveva 36 anni.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz