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venerdì 6 febbraio 2015

Frammenti di... "A nome tuo"



Le mie letture scorrono e scorre anche Mauro Covacich con "A nome tuo".

Ecco un "pezzettino" per voi...:

"Sai, - dico - non c'è niente che mi tocchi di più di veder passare un aereo di notte. Guardo le sue luci muoversi  nel buio e penso a tutte quelle persone sospese verso un nuovo capitolo della loro vita. Penso che potrei essere uno di loro, lo penso anche quando sto bene e non sento il bisogno di fuggire. Una sorta di nostalgia per l'invissuto.
C'è sempre qualcosa di meglio dall'altra parte. Anche guardando la tv, mi fermo su un film e tempo che su un altro canale stiano dando un documentario ancora più bello. Mi immalinconisce l'idea di essere così inquieto".

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz