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lunedì 15 febbraio 2016

Recensione film: PERFETTI SCONOSCIUTI di Paolo Genovese



Buon pomeriggio, cari amici e lettori!
Ieri sera sono stata al cinema e ho scelto una commedia all'italiana davvero molto molto carina!


PERFETTI SCONOSCIUTI


dall'11 febbraio 2016 al cinema
Regia: Paolo Genovese

Cast: Giuseppe Battiston, Edoardo Leo, Kasia Smutniak, Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Anna Foglietta, Alba Rohrwacher.


Ognuno di noi ha tre vite: 
una pubblica, una privata e una segreta. 


Un gruppo di amici - tre coppie e un single - si ritrova a cena a casa di due di loro, Eva (K. Smutniak) e Rocco (M. Giallini).

Eva e Rocco sono sposati da molti anni, stanno vivendo una fase del matrimonio non proprio serena, ed hanno una figlia adolescente eternamente in conflitto con la madre e più in sintonia col padre, che ha deciso di essere con lei più comprensivo e meno apprensivo della bella moglie.

Attorno al tavolo ci sono gli amici di sempre: Lele (V. Mastandrea) e sua moglie Carlotta (A. Foglietta), che stanno insieme da una decina d'anni; Cosimo (E. Leo) e Bianca (A. Rohrwacher), sposi novelli, e poi c'è Peppe (G. Battiston), il paffutello della compagnia, che finalmente quella sera dovrebbe presentarsi a cena con la nuova fidanzata, Lucilla; ma con grande delusione di tutti, si presenta solo soletto.

I sette amici si vogliono bene, sono in grande sintonia tra loro, si sfottono bonariamente..., insomma, l'atmosfera è molto rilassata e famigliare.
Forse troppo, pensa Eva, che decide quindi di darle movimento proponendo un gioco, che parte da una sua convinzione: se ognuno di loro potesse leggere nel telefonino del partner, scoprirebbe cose spiacevoli che potrebbero portare a litigi o addirittura separazioni.
Insomma: cosa succederebbe se tutti e sette decidessero di rendere pubblica, seduta stante, la propria vita privata e segreta racchiusa in quella scatolina che si chiama cellulare?

 L'idea di Eva è di mettere i cellulari sul tavolo, e ad ogni squillo, chiamata, messaggino... condividerne il contenuto, mettendo in viva voce un'eventuale chiamata o leggendo ad alta voce un messaggio.

Un gioco che potrebbe essere divertente. O magari rivelarsi alquanto perfido e pericoloso...!

Inizialmente non tutti son d'accordo con il gioco proposto da Eva, in particolare i maschietti; e se Rocco e Peppe mostrano un'aria soltanto perplessa e scettica, Lele e Cosimo sembrano quasi spaventati all'idea di dover mettere in piazza tutto ma proprio tutto ciò che c'è dentro quella benedetta Sim.
Le donne, invece, si fanno prendere dall'euforia, sicure come sono che nè loro nè i mariti abbiano nulla da nascondere.
Ma è davvero così?

Nel corso della serata i cellulari di tutti squilleranno: chiamate, messaggini e foto su whatsapp..., di tutto e di più, e quella che sarebbe dovuta essere una tranquilla cena a base di un buon vino, gnocchi, polpettone e tiramisù, si trasformerà in una sorta di incubo, che metterà a nudo i piccoli grandi segreti di tutti, con tanto di equivoci e buffi fraintendimenti, litigate, urla e pianti.

Perfetti sconosciuti, attraverso momenti di divertimento e pure risate, alternati ad altri che raggiungono picchi più seri e drammatici, ci mostra come ognuno di noi è in grado di condurre una vita "ufficiale", quella fatta di famiglia, amici e lavoro, ed un'altra che chi ti è accanto ignora, e la chiave per accedere a quest'ultima spesso sta "semplicemente" in un cellulare, che è diventato - da strumento utile e innocuo per comunicare - la personale scatola nera, in cui sono racchiuse cose che teniamo solo per noi, perchè se venissero fuori metterebbero a rischio gli equilibri della nostra vita.

Bugie, silenzi imbarazzanti, domande insistenti...: nessuno si risparmierà dal curiosare nella vita dell'altro, ma non verrà neanche risparmiato dall'altrui curiosità, fino a far emergere scomode verità che potrebbero fare molto ma molto male.

Ciò che emerge di serio da un film che strappa molti sorrisi e risate, è che tanto all'interno della coppia (anche di quelle più consolidate) quanto in un gruppo di amici (che sono tali dall'infanzia) non è detto che ci si conosca realmente e fino in fondo.
Si crede di conoscere tutto del partner o dell'amico che ci è accanto, ma in realtà basterebbe uno squillo ad aprirci un mondo di cose che non sappiamo, che non immaginiamo, e che l'altro ci ha tenuto nascosto. E viceversa, ovviamente.
Si può stare insieme ed essere amiconi da anni... e non conoscersi davvero.

Se è vero che da una parte c'è la pretesa di saper tutto dell'altro in nome dell'amore e dell'amicizia, della stima e della fiducia, e l'eventuale scoperta che il partner o l'amico ci nasconde qualcosa di importantissimo inevitabilmente ci ferisce (perchè preferiremmo un'amara verità ad una bugia, pensiamo), dall'altra è pur vero che scoprire queste "cose non dette" spesso non ci fa sentire meglio, anzi, ci restiamo malissimo, non ci sentiamo pronti ad affrontarle e... avremmo preferito non saperlo!

Un film allegro e vivace, con scene e dialoghi simpatici, con attori molto spontanei, i cui personaggi ci riservano tanti piccoli colpi di scena, fino a quello finale, il tutto col risultato di una commedia esilarante, divertente ma assolutamente non sciocca, anzi, col suo significato.

Consigliato!!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz