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martedì 18 ottobre 2016

Recensione: LA STRADA NELL'OMBRA di Jennifer Donnelly



Buongiorno cari readers!!
Questa giornata uggiosa e umida inizia con una bella recensione (bella nel senso che mi è piaciuto il libro e quindi è bello scriverla :-D )!

LA STRADA NELL'OMBRA è un romanzo di Jennifer Donnelly che ci regala molte emozioni, suspense e avventura grazie a uno sfondo suggestivo e misterioso, a un intreccio ricco di colpi di scena, ai tanti momenti resi dinamici e attraversati da una bella tensione narrativa grazie a un tocco di "giallo", e soprattutto grazie ad una protagonista che, per quanto molto giovane, rivela una personalità caparbia, determinata, coraggiosa e uno spirito nobile, alla ricerca di giustizia e libertà.


LA STRADA NELL'OMBRA
di Jennifer Donnelly


Ed. Mondadori
trad. B. Servidori
18 euro
SETTEMBRE 2016
La nostra storia ha inizio in un giorno di metà settembre del 1890, a New York.
Conosciamo immediatamente la protagonista, Josephine (Jo) Montfort, studentessa 17enne che frequenta l'Istituto per Giovani Signore di Miss Sparkwell e comprendiamo subito che è un tipetto sveglio e deciso, che aspira a diventare una giornalista.
Ma non una giornalista qualsiasi, piuttosto una reporter che racconti le condizioni disagiate di categorie di persone meno fortunate di lei, come ad esempio le lavoratrici in fabbrica, sottoposte ad orari e condizioni di lavoro massacranti.
E chi sono, infatti, i suoi modelli?
Due personaggi (realmente esistiti) a lei contemporanei che hanno fatto dell'inchiesta e della denuncia sociale i loro obiettivi di vita e professionali: Nellie Bly e Jacob Riis.

Ma queste sue nobili aspirazioni non sono ben viste da chi la circonda, perchè Jo appartiene a un mondo, che è quello delle famiglie ricche e importanti della società newyorchese, in cui alla donna è riservato solo e soltano un modo di essere e vivere: la donna non deve lavorare ma essere unicamente una buona moglie e madre, partecipare a feste e ricevimenti, chiacchierare e spettegolare con le amiche, godendosi la propria vita di agi senza avere grilli libertini per la testa.

Ma Jo non è fatta per questo tipo di esistenza grigia e ingabbiata: lei è uno spirito libero, è intelligente, arguta, ribelle, combattiva, sa scrivere ed esporre le proprie idee senza paura ma con vivo entusiasmo e convinzione.
Eppure sa che i genitori si aspettano da lei che si sottometta a quel modo di vivere e sa già cosa l'aspetta: un futuro radioso come consorte di un giovane rampollo di una delle famiglie più in vista della città (Bram Aldrich, suo amico d'infanzia) e una vita all'ombra della richezza e della serenità.

A spezzare questa serenità però ci pensa una tragedia inaspettata: suo padre Charles viene ritrovato morto in casa, nel suo studio, una sera.
Tutto fa pensare che si sia stato un fatale incidente (mentre puliva la rivoltella), e la polizia conferma ufficialmente questa versione.

Jo non si dà pace: suo padre non era uno sprovveduto e chissà quante volte ha pulito una pistola!
Il suo sesto senso le suggerisce che qualcosa non va e l'incontro fortuito con un giovane reporter (che lavora per il giornale del padre) costituirà lo spunto per dare avvio ad una vera e propria indagine.
Il ragazzo si chiama Eddie Gallagher, è bello, spigliato, intelligente, desideroso di approdare alla verità proprio come lei.

I due, dopo un approccio iniziale burrascoso, cominceranno a farsi delle domande su come sono andate davvero le cose ed emergerà una prima intuizione: altro che incidente, Charles si è suicidato molto probabilmente!

Per Jo è uno shock: ok, suo padre - che era un uomo d'affari noto, potente, facoltoso, stimato... - poteva avere problemi e preoccupazioni, ma non si sarebbe mai suicidato!

Ed in effetti, grazie a Eddie e a un suo amico che lavora in obitorio ed è esperto nel "leggere indizi sui cadaveri", Oscar Rubin, emerge un'ulteriore e più certa verita: Charles Montfort non è nè morto accidentalmente e nè s'è suicidato.

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Quindi? C'è forse un assassino che si è introdotto furtivamente in casa loro e quella notte ha ammazzato a sangue freddo (e silenziosamente) suo padre?
E chi è quell'uomo dall'aria sinistra, dallo sguardo duro e dal volto ricoperto di tatuaggi che la sera tardi, spesso e volentieri, si apposta sotto la finestra dello studio di Charles? Forse è lui l'assassino?

Partendo da quella sfuggente ma inquietante presenza e da un'agendina appartenuta al padre in cui ci sono nomi, date e sigle per Jo incomprensibili, la nostra improvvisata ma scrupolosa reporter, accompagnata da un altrettanto preciso e impavido Eddie, inizierà a indagare, chiedendo inizialmene informazioni a chi le è vicino, come il fratello del padre, il caro zio Phillip, che però le lascerà intendere da subito che...

«La verità può essere una cosa difficile da accettare, Jo. Spesso è meglio tacerla» disse Phillip con unfilo di voce.

Ma Jo non le manda a dire:

«Sono in grado di affrontare le cose difficili. Non sono più una bambina. Sono cresciuta, ormai.»

E il motto di famiglia - "Fac quod faciendum est" - diventerà anche il motto suo e del compagno d'avventure: quando si comincia a camminare nell'ombra si può solo andare avanti per cercare la luce, non conviene più tornare indietro, e spesso non è neanche possibile.

La ricerca affannosa della verità sul padre si allargherà al mondo degli affari dello stesso, che vede coinvolta la società di navi Van Houten, di cui il padre era co-socio; non solo, ma essa introdurrà la giovane in una parte di N.Y. ben diversa da quella dorata, fatata e quasi irreale in cui è nata e vissuta, scoprendole realtà più squallide, tristi, pericolose, in cui i ragazzini vengono addestrati e obbligati a diventare abili borseggiatori, le ragazze vengono sfruttate per dare il proprio corpo a uomini immorali, e dove le minacce sono sempre dietro l'angolo perchè se immischi il naso in faccende in cui non dovresti, qualcuno che poi desidera tranciartelo c'è sempre...

Ed Speleers
Per fortuna a proteggerla c'è Eddie, che dimostra più saggezza e autocontrollo di Jo, e che le farà aprire gli occhi su verità spiacevoli e difficili da accettare e che vedono coinvolte persone a lei care.
Persone stimate e stimabili che però evidentemente hanno fatto cose ignobili, per le quali un uomo chiede vendetta ed è pronto a comparire dal passato, come un fantasma, per restituire le sofferenze subite.

In mezzo a queste avventure pericolose e perdifiato, Eddie e Jo avrammo modo di stare molto tempo insieme, di conoscersi a fondo e inevitabilmente sboccerà un sentimento sincero tra loro.

Ma Jo non può abbandonarvisi con leggerezza perchè i due appartengono a mondi diversi, lontani, e il futuro di lei sembra già deciso dalla sua famiglia...

Considerazioni.

L'Autrice ha intessuto una tela narrativa intricata, con tanti misteri, domande e intrighi che rendono il ritmo necessariamente vivace, molto dinamico, con tanti piccoli colpi di scena; viviamo insieme a Jo e Eddie le tante graduali scoperte che man mano ci avvicinano alla verità (anche se i depistaggi e gli errori non mancano) e questo crea molti momenti di suspense che, personalmente, mi "costringevano" ad andare avanti nella lettura per sapere che sarebbe accaduto dopo.

Il mondo apparentemente pulito e dorato dei ricchi si mescola con quello "sporco" e squallido dei poveracci e dei ladri e Jo dovrà fare i conti con brutte veritàche le faranno crollare diverse certezze.

Jo è un personaggio forte, incosciente, intuitivo, è coraggiosa (mi ha ricordato molto Fiona de "I giorni del tè e delle rose", personaggio che ho amato molto), pronta a sfidare almeno alcune delle convenzioni sociali che vorrebbero imbrigliarla, seppur combattuta tra ciò che vuole e i doveri verso la famiglia.
Ammiriamo la sua sincera propensione a combattere contro ogni ingiustizia ed aiutare le persone meno fortunate di lei e infelici a riscattarsi, ma in questo percorso di investigazioni giungerà ad una verità fondamentale: la prima persona che deve "liberare", riscattando da prigioni non fisiche ma mentali e sociali, è se stessa.
Jo deve capire cos'è la libertà vera, quella che rende felici e appagati, e decidere se e quanto sacrificare ciò che finora è stata e ha avuto, pur di raggiungerla, com'è suo diritto.

I nemici sono ovunque e, cosa più triste, sono proprio lì dove lei mai avrebbe immaginato e proprio quando la verità sembra avvicinarsi, eventi inaspettati e non facilmente prevedibili, rischieranno di mandare tutto all'aria.

Ma non ci sono solo nemici, bensì anche tanti alleati che daranno il loro significativo contributo alla risoluzione del complicato caso che i due reporter si sono messi in testa di affrontare e che, strada facendo, seminerà morti, agguati e tanto altro.

"La strada nell'ombra" è un romanzo davvero molto carino, di una scorrevolezza incredibile, si legge tutto d'un fiato, ha un ritmo via via sempre più incalzante, è coinvolgente perchè Jo è una protagonista alla quale ci si affeziona, che condivide con i lettori dubbi, sentimenti, paure, intuizioni; tanti i colpi di scena e le sorprese, che verso la fine si susseguono velocemente creando molta tensione.

Un romanzo adatto a lettori più giovani (vista l'età della protagonista) ma che cattura anche i più grandi grazie allo stile della Donnelly sempre intrigante e fluido, alle sue storie così ben incastrate in precisi riferimenti e contesti storici, alla sua capacità di portarci nelle strade più buie e pericolose di una New York di fine Ottocento che ammalia proprio perchè pericolosa e imprevedibile, e ai suoi personaggi così ben descritti che paiono prender vita dalla carta.

Assolutamente consigliato, una lettura molto molto piacevole e avvincente!

12 commenti:

  1. Ciao Angela! Sai che avevo appena letto una recensione del tutto negativa di questo libro?? Ed ecco che tu mi dai un parere opposto!! A questo punto la curiosità è troppa, sarà il caso di fare un salto in libreria...

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    1. no dai, negativa?? :-D
      a me è piaciuto molto, non ho trovato un solo difetto!
      immagino che spesso sia una questione di aspettative, e io ero già ben disposta verso la Donnelly perchè l'ho apprezzata con altri sui tre libri.
      Se doessi leggerla, sarei curiosa di sapere il tuo parere ;)

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  2. Ciao Angela, bellissima recensione! La trama è davvero allettante, spero di trovare il tempo di leggerlo presto :)

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    1. eh si, a me è piaciuto! spero piaccia anche ad altri :-D

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  3. Ciao Angela, con l'altro post mi hai incuriosita, così ho letto anche la tua recensione che mi era sfuggita: sembra un romanzo molto bello, me lo segno!

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    1. ariel, a me è piaciuto molto, lo consiglio! è una lettura molto piacevole!

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  4. Devo iniziarlo quanto prima *_* fantastica recensione Angela!!!

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  5. Ma che bella recensione ( Qua trovi anche la mia) ^^
    Io ho davvero adorato questo romanzo per la sua ambientazione, il suo grande realismo e questa atmosfera borghese in contrasto con quella fuligginosa dei bassifondi... Ah, bello bello bello!
    Un'unica pecca: Jo. Lei e la sua igenuità mi sono stati in odio fin da subito!
    Un abbraccio,
    Rainy

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz