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giovedì 15 febbraio 2018

Dietro le pagine di... "L'uomo di gesso" (The Chalkman")




La rubrica "Dietro le pagine... - Storie dietro storie" mi piace molto perchè c'è da fare ricerche, ma proprio per questo richiede un po' di tempo e finisco per trascurarla.

Ma la lettura di un thriller bello come "L'uomo di gesso" ha stuzzicato il mio interesse, portandomi a farmi la fatidica domanda: "Cosa/chi ha ispirato l'Autore nella scrittura del romanzo?".



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Ciò che leggiamo spesso è ed della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?
".


Il romanzo ha al centro una serie di tragici eventi accaduti al protagonista, Eddie, e ai suoi amici quando erano solo dei ragazzini; eventi che ruotano attorno ad un uomo dai modi di fare enigmatici e a un innocente ma altrettanto inquietante "gioco" che prevede il disegnare tanti piccoli ometti di gesso su mura e non solo...
Per saperne di più, QUI c'è la mia recensione!

fonte
L'idea ispiratrice che sta alla base dell'intricata e appassionante storia è molto semplice: un amico dell'Autrice ha comprato alla figlia di quest'ultima, Claire, un secchio di gesso per il suo secondo compleanno.
Il giorno dopo, uscendo di casa, alla bimba è venuta voglia di disegnare sul vialetto, così ha iniziato a farlo e sono venute fuori queste figure stilizzate in diversi colori in posizioni differenti (alcune saltavano altre ballavano...).
Mamma e figlia hanno coperto il vialetto con queste figure stilizzate e con strani e piccoli simboli, e poi sono entrate in casa perchè si era fatto sera. Più tardi, quella notte, la Tudor ha aperto la porta per far uscire il cane, le luci di sicurezza si sono accese... e c'erano tutte queste strane piccole figure in tutto il vialetto d'accesso! Ha chiamato subito il marito, Neil, dicendogli: "Neil, questi uomini di gesso sembrano davvero inquietanti nell'oscurità!"
In effetti, sostiene la donna, il tutto aveva un aspetto davvero sinistro, pur essendo i disegnini così... innocenti!
Da lì è nata l'idea e ha iniziato a scrivere il libro sin dal giorno dopo.

Anche se  nel suo insieme ogni personaggio è frutto della fantasia, l'Autrice riconosce che comunque ci sono piccoli frammenti - parole, frasi, battute - che lei attribuisce alla propria infanzia.
Ad es., la dinamica presente nel gruppo di amici del protagonista è molto simile a quella tipica di alcune gang che ricorda di aver visto crescere e formarsi; in ogni piccolo gruppo che cresce insieme a te, spesso ci sono un paio di persone che sono più vicine, e non di rado si crea una certa tensione tra e con gli altri, e questo sia che si tratti di "bande" femminili, maschili o miste. Sono dinamiche molto presenti nel romanzo.
La scrittrice ammette di identificarsi un po' con Eddie, un ragazzino con tratti un po'... "ossessivi" (colleziona un sacco di oggetti), perchè anche lei ha questa caratteristica, tra cui, appunto, collezionare roba, tra cui cose strane.
Nel romanzo, anche oggetti o situazioni che dovrebbero avere connotazioni esclusivamente positive, in quanto adorabili ed innocenti in sè, poi non lo sono... Fiere, pagliacci, bambole... c'è quella strana e sottile linea di demarcazione tra cose innocenti e divertenti da un lato, che però d'improvviso possono anche assumere caratteri davvero molto angoscianti...!
La scelta di usare due diversi livelli temporali è venuta scrivendo, non è stata programmata: avere due periodi di tempo è di solito un buon "metodo" per creare suspense nel lettore; un capitolo nel 1986 poi uno nel 2016 è un modo per creare una pausa, che ti permette di lasciare delle cose in sospeso alle quali poi tornerai. È interessante notare che C. J. Tudor ha scritto i due pezzi separatamente - prima le parti del 1986, e in seguito ha iniziato a costruire quelle del 2016, per poi apportare modifiche man mano in base alla piega che prendevano fatti e personaggi.


Fonti:

http://crimebythebook.com/blog/2018/1/8/author-interview-cj-tudor-the-chalk-man
https://www.readitforward.com/author-interview/c-j-tudor/



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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz