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venerdì 11 maggio 2018

Dietro le pagine di ... "La ragazza delle perle"



Cari lettori, come spesso mi accade con i romanzi ben contestualizzati nel tempo e nello spazio, anche stavolta il libro di Lucinda Riley, "La ragazza delle perle", ha stimolato la mia curiosità circa alcuni personaggi e fatti, presenti nella narrazione, che hanno un fondamento storico, reale.

In particolare, in questi momenti, mi soffermerò - seppur brevemente - sul pittore aborigeno Albert Namatjira, sulla missione di Hermannsburg e sulla tragedia del Koombana, una nave che affondò in mare mentre tornava in Australia, nel 1912 (stesso anno in cui affondò il Titanic); questi personaggi ed eventi sono tutti menzionati dall'Autrice.


Ciò che leggiamo spesso è ed della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo
trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books"
 e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerche che riuscirò a fare)
 a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?".


Albert Namatjira


Albert (Elea) Namatjira (1902-1959) è nato il 28 luglio 1902 a Hermannsburg (Ntaria), nel Territorio del Nord; Elea apparteneva alla tribù aborigena degli Arrernte. Nel 1905 la famiglia fu accolta nella chiesa luterana, ad Elea fu dato il nome Albert (anche ai genitori venne dato un nome "cristiano" dopo il battesimo).
Albert frequentò la scuola missionaria di Hermannsburg, le cui regole prevedevano che lui vivesse separato dai genitori, alloggiando in un dormitorio con altri ragazzi. A 13 anni trascorse sei mesi nella boscaglia e subì l'iniziazione. Lasciò la missione all'età di 18 anni e sposò Ilkalita, da cui ebbe diversi figli.
La famiglia si trasferì a Hermannsburg nel 1923 e Ilkalita fu battezzata (col nome di Rubina). 

Sin dalla fanciullezza Albert ha abbozzato le scene di vita che si svolgevano attorno a sè: il cortile del bestiame, gli allevatori con i loro cavalli e i cacciatori dopo la partita. 
Incoraggiato dalle autorità della missione, iniziò a produrre placche in legno di mulga; lavorò come fabbro, falegname, operaio.

Gli Arrernte avevano familiarità con le illustrazioni delle scene bibliche, ma nessuno di essi aveva visto paesaggi raffiguranti il ​​proprio ambiente. Motivato da un profondo attaccamento al suo paese e con la speranza di poter campare col proprio talento, Namatjira manifestò interesse verso la pittura.

Nel 1936 accompagnò l'artista Rex Battarbee come cammelliere in escursioni di due mesi presso la catena montuosa Macdonnell Ranges e Battarbee restò colpito dal suo evidente talento. 
Successivamente il pastore Friedrich Albrecht, sovrintendente di Hermannsburg, espose dieci acquerelli di Namatjira ad una conferenza luterana tenutasi a Nuriootpa, nell'Australia meridionale. 
Anche Battarbee aiutò l'amico a far conoscere le proprie opere e gli insegnò l'arte della fotografia.

Anche se Namatjira è conosciuto in particolare per i suoi paesaggi acquerellati delle Macdonnell Ranges e delle zone limitrofe, nei primi anni i suoi disegni includevano disegni di tjuringa (oggetti sacri di legno o pietra, simboli dei grandi eroi dei tempi mitici, utilizzati durante i rituali dell'iniziazione.), temi biblici e soggetti figurativi. Ha anche prodotto manufatti intagliati e dipinti, e per qualche tempo ha dipinto su pannelli di legno di fagioli. 
E' considerato  il primo eminente artista aborigeno a lavorare in un linguaggio moderno.


Palm Valley (1940)
fonte

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La missione di Hermannsburg
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chiesa


La missione fu fondata sulle rive del fiume Finke (a 125 km da Alice Springs) da missionari luterani della Società missionaria di Hermannsburg e dalla Chiesa evangelica luterana d'Australia nel 1877 e fu uno dei primi insediamenti dell'Australia centrale; il nome tedesco fu scelto dai pastori, che organizzarono tale missione per raggiungere gli aborigeni Arrernte ed evangelizzarli.
In questa comunità  è nato l'antropologo Ted Strehlow, che si è dedicato allo studio proprio della tribù degli Arrernte.
Nel 1896 fu costruita una Missione scolastica e creati dormitori separati per ragazzi e ragazze, costruiti nei corso di una decina d'anni (1894-1904). 
I missionari impararono la lingua Arrernte e tradussero gran parte del loro materiale spirituale ed educativo in questo idioma affinchè i propri insegnamenti fossero compresi dalla popolazione. 
La Missione di Hermannsburg operò sotto il controllo luterano fino al 1982, quando la terra fu finalmente restituita al popolo locale di Arrernte.


La tragedia del Koombana

Nel marzo 1912 la nave SS Koombana si mise in viaggio da Port Hedland a Broome (Australia).
Costruita da Alexander Stephen&Sons, fu la prima nave ad essere destinata per trasportare passeggeri e merci lungo la costa occidentale australiana.
L'imbarcazione prende il nome da una delle proprietà pionieristiche della famiglia Forrest vicino a Bunbury; la parola "Koombana" appartiene alla lingua della tribù aborigena Noongar e pare significhi "calma e pace".

Ma ahimè non ci sono state nè l'una nè l'altra per il Koombana, che dopo soli tre anni di navigazione e 37 viaggi, andò incontro al suo ultimo viaggio il 20 marzo 1912, infausto giorno in cui scomparve per sempre nelle acque del mare.
A causa di un ciclone tropicale, morirono 156 persone, cioè tutto l'equipaggio (74 membri) e i passeggeri (80 più due turisti), e la stessa nave non fu mai ritrovata, se si fa eccezione di una piccola quantità di relitti trovati in mare vicino a Bedout Island.

Gli archivi di stato di quel periodo mostrano come questa immane tragedia abbia colpito dolorosamente tutta la comunità.
Generalmente la maggior parte delle persone che viaggiavano sul Koombana aveva interessi commerciali nel settore delle perle, della lana e nell'estrazione mineraria; quella volta, a bordo c'erano anche 22 tosatori, un importante compratore di perle, un certo Abraham Davis; c'erano solo sette donne sulla nave, tra cui due assistenti di volo. Una delle passeggere era Louise Sack, appartenente ad una famiglia in vista e la sua morte ha avuto un grande impatto sulla comunità locale.
E poi c'era Harry Briden, un negoziante con quattro bambini piccoli, che stava vivendo un periodo difficile: sua moglie era in ospedale a Perth e la sua attività stava fallendo. Ha lasciato i figli dicendo che sarebbe andato a Broome per trovare lavoro, ma perse la vita nella tragedia in mare.




Siti consultati per il post:

http://www.sro.wa.gov.au
http://www.thestarfish.com.au (anche foto del Koombana)
http://koombanadays.com
http://adb.anu.edu.au (anche foto Namatjira)
https://northernterritory.com


N.B.: immagini e info prese dal web, per lo più tenendo conto dei diritti di licenza. Per eventuali violazioni, basta segnalare e l'immagine sarà prontamente rimossa.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz