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martedì 3 settembre 2019

Draghi, dèi e la camelia giapponese



Il fiore di oggi è la camelia.
Ne parliamo attraverso una leggenda giapponese.


Un'antica leggenda, racchiusa in un libro giapponese, racconta le gesta di Susanowo, dio del vento, della pioggia e dell’uragano, che a causa di una punizione fu costretto a vivere nel regno di un orribile serpente a otto teste, che ogni anno pretendeva il sacrificio della più bella fanciulla.
Stanco di lasciare che il paese fosse tenuto sotto scacco dal mostro, Susanowo scese nel regno dei morti e in una fucina incantata forgiò una spada imprigionandovi un raggio di luce.

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Con la magica spada Susanowo si recò all’ingresso della grotta del mostro e attese pazientemente. 
Intanto un lungo corteo attraversava la valle accompagnando al sacrifico la dolce principessa "Campo di riso".
Alla prima luce del giorno il drago apparve dalle profondità della caverna, terrificante come sempre.
L'impavido Susanowo gli si lanciò addosso ingaggiando con lui una terribile lotta ma alla fine vinse e abbatté il drago. 

Susanowo si avvicinò quindi alla meravigliosa principessa "Campo di riso" per chiederla in sposa e appoggiò sull’erba la spada affilata e insanguinata: come per magia i verdi steli si tinsero di rosso e apparve un grande arbusto dal lucido fogliame e dai bellissimi fiori bianchi chiazzati di porpora.
I fiori vennero chiamati "Tsubaki" o "rose del Giappone" e la loro caratteristica di non sfogliarsi, ma di cadere interi dalla pianta, venne assunta a simbolo di sacrificio di ogni giovane vita umana, a ricordo delle dolci principesse vittime della crudeltà del terribile drago.


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2 commenti:

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz