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giovedì 20 febbraio 2020

Gente che viaggia, gente che legge (#3)



Come è mia abitudine, da lettrice curiosa, sbircio i titoli dei libri che i pendolari come me leggono sul pullman mentre si va a lavoro.

Questi tre libri hanno costituito la lettura di un'unica viaggiatrice, che è una lettrice davvero veloce e vorace, accanto alla quale mi sono ritrovata spesso seduta; il primo è l'unico cartaceo che le ho visto in mano e, ovviamente, è stato facile da individuare non appena l'ha tirato fuori dalla borsa; gli altri due ho visto che li leggeva su un dispositivo digitale e per scovare i titoli ho dovuto dare più di una sbirciata per captare un nome o una frase da cercare su Google ^_^



I SEGRETI DI VILLA DURANTE
di Caroline Montague


Ed. Newton Compton
trad. C. Nubile
512 pp
Londra, 1937. Alessandra Durante, diventata l’erede di una villa in Toscana, parte insieme a sua figlia Diana, con la speranza di ricominciare una nuova vita in mezzo alla natura.
sono anni difficili, c'è la guerra e ben presto la villa diventa un ricovero per tutti coloro in cerca di un rifugio.
L’arrivo di Davide, un giovane che nasconde un segreto importante, è destinato a cambiare per sempre la vita di Diana.
Intanto, a Londra, il secondo figlio di Alessandra, Robert, si arruola come pilota della RAF.
È determinato a fare la sua parte per liberare l’Italia dalla morsa del fascismo. Il suo coraggio lo porterà ad accettare una missione pericolosissima, che lo vedrà infiltrarsi oltre le linee nemiche.
Riusciranno Alessandra, Diana e Robert a sopravvivere alla guerra senza tradire loro stessi?




Il secondo romanzo letto dalla signora l'ho scovato facendo caso al nome di un personaggio e, prima ancora di andare a controllare chi fosse e in quale libro apparisse, e il ricordo della sinossi di un thriller che ho intenzione di leggere mi ha acceso una lampadina: Pietro Gerber, creato dalla penna di Donato Carrisi in...

LA CASA DELLE VOCI


Longanesi
400 pp
Pietro Gerber è uno psicologo specializzato in ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini di sovente traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini.
Ma un giorno una collega gli sottopone il caso di un'adulta, Hanna Hall, tormentata da un ricordo vivido che risale alla sua infanzia e che potrebbe non essere reale: un omicidio.
Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci».


Per il terzo romanzo mi è stata d'aiuto una frase, balzatami agli occhi in quanto incipit di un capitolo.

"Ricordo con chiarezza solo l'inizio e la fine. Il resto, nella mia memoria, è disarticolato e scomposto come in un quadro di Braque".


LA MISURA DEL TEMPO
di Gianrico Carofiglio



Einaudi
288 pp

Tanti anni prima Lorenza era una ragazza bella e insopportabile, dal fascino abbagliante. La donna che un pomeriggio di fine inverno Guido Guerrieri si trova di fronte nello studio non le assomiglia.
Non ha nulla della lucentezza di allora, è diventata una donna opaca. Gli anni hanno infierito su di lei e, come se non bastasse, il figlio Iacopo è in carcere per omicidio volontario.
Guido è tutt'altro che convinto, ma accetta lo stesso il caso; forse anche per rendere un malinconico omaggio ai fantasmi, ai privilegi perduti della giovinezza.
Comincia cosí, quasi controvoglia, una sfida processuale ricca di colpi di scena, un appassionante viaggio nei meandri della giustizia, insidiosi e a volte letali.


ANCHE VOI, COME ME,
VI LASCIATE ANDARE A CONTORSIONISMI ASSURDI
E NON VI DATE PACE PRIMA DI AVER SCOPERTO
 I TITOLI DEI LIBRI LETTI DA ALTRI LETTORI INCONTRATI PER CASO?

9 commenti:

  1. Sì, anch'io spio come posso!
    Di questi ho letto solo Carrisi, che mi ha deluso un po'.

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    1. Ricordo la tua recensione. Vorrei iniziarlo quanto prima, imprevisti a parte :)

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  2. Io vado a lavorare in macchina o in bici, per cui non incontro altri lettori. Ma se mi capitasse, mi ingegnerei esattamente come hai fatto tu. :)

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  3. Questo non l'ho letto ma di solito Carrisi in entrambe le vesti sia di regista che scrittore non delude mai. Anch'io se vedo qualcuno che legge cerco di capire che libro sta leggendo, e se è un quotidiano, su quali notizie si è soffermato. Curiosità :-)))

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  4. Invece io, ovunque vada, trovo solo gente col naso sul telefono... non mi capita mai di vedere gente che legge, mannaggia! ;o)

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    1. Eh purtroppo questa è una abitudine sempre più diffusa, tra gente di tutte le età...

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz